“WUHAN – ARIANO IRPINO: DIARIO DI UNA PANDEMIA” DI FLORIANA MASTANDREA

RACCONTI, INCHIESTE ED ESPERIENZE VISSUTE IN PRIMA PERSONA NEL CUORE DEL VIRUS

di Alma Daddario 19/11/2020
Letto e recensito
FLORIANAAriano Irpino.“Chi avrebbe mai immaginato che un virus invisibile, subdolo e pericoloso avrebbe sconvolto le nostre vite? Eppure è accaduto: le nostre certezze in poco tempo sono state sovvertite, inducendoci a meditare che, nell’agognare agi e ricchezze abbiamo perso di vista i valori essenziali e semplici, in primis umanità, empatia e solidarietà” esordisce nella sua ultima fatica letteraria “Whuan – Ariano Irpino” la giornalista e scrittrice Floriana Mastandrea.

Non si tratta di un semplice saggio statistico sulla pandemia che ha coinvolto il mondo, questa sorta di diario è un insieme di racconti, esperienze vissute da operatori del settore, gente comune, esponenti istituzionali, concentrati in una delle aree più complesse e piene di criticità per quello che riguarda la Sanità nazionale: quella della Campania, e in generale del Sud Italia.

Le interviste e le inchieste contenute nel libro, si evolvono a partire dall'esperienza su campo dell'autrice, che risiede proprio ad Ariano Irpino. Tante le domande che vengono poste in quello che diventa la diramazione ideale della drammatica esperienza proveniente dalla pur lontana città di Wuhan. Come si sono originati i focolai da Coronavirus? Ha un ruolo in tutto questo la globalizzazione? Come ha reagito la popolazione ? La Asl locale è stata in grado di affrontare l’emergenza ?

Questi solo alcuni dei temi trattati dagli articoli e dalle interviste raccolte nel testo. Tra un susseguirsi di ordinanze, decreti, informazioni mediatiche a volte contraddittorie, emergono considerazioni e spunti di riflessione sia sull’inadeguatezza delle risposte istituzionali che sulla criticità di una situazione sanitaria al collasso, che difficilmente potrà riuscire in poco tempo a raggiungere livelli ottimali per la cura della popolazione, grazie agli innumerevoli tagli alla sanità pubblica e alla ricerca, dovuti alle politiche scellerate degli ultimi anni.

A questo proposito, come emerge dalle varie testimonianze di tecnici e non, tutti concordano perché ci sia finalmente un’unica regia centrale che sia di riferimento alle varie amministrazioni locali: quella statale.

Eppure, in un contesto così drammatico, l’autrice riesce a suggerire, con ottimistica lungimiranza, un messaggio valido per tutte le latitudini del nostro mondo, nord e sud: “Sud è ogni parte d’Italia ma anche del mondo, sfruttata e impoverita ogni giorno per arricchire una parte minima di persone. La globalizzazione va rivista e corretta: bisogna che inverta la tendenza, creando condizioni di pari opportunità tra i popoli attraverso il sapere. Fornire ai popoli gli strumenti della conoscenza con la formazione, che li metta in grado di raggiungere autonomia e benessere, come sosteneva Albert Schweitzer fin dagli inizi del XX secolo, vuol dire lavorare in direzione di un mondo più giusto, in cui al centro ritorni l’Umanità. E’ utopia ?

Forse, ma occorre sognare in grande, per poter iniziare concretamente a lavorare a un nuovo Rinascimento, a un mondo nuovo in cui all’apparenza sostituire la sostanza di una nuova umanità, empatica e in armonia con l’ambiente”.
 
Per info e per prenotare e ordinare il libro via mail: florianamas@gmail.com
 

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