VITO BRUSCHINI “IL TRADITORE DELLA MAFIA”, BUSCETTA UOMO E BOSS.

IL MAFIOSO CHE SVELÒ A FALCONE I SEGRETI DELL’ONORATA SOCIETÀ.

di Belinda Patta 07/01/2020
Recensione thriller
BUSCETTA TRADITORE DELLA MAFIALadispoli (Roma). Il traditore della mafia è un romanzo che spalanca le porte su un mondo che vive di regole proprie, con codici d’onore da rispettare e che non conosce mezze misure, o sei dentro o sei fuori! Lo scrittore Vito Bruschini descrive, con dovizia di particolari, l’intricato meccanismo che lega tra di loro i mafiosi. Svela, usando la voce del suo personaggio,

Tommy Branciforte, i più oscuri segreti e le regole di una realtà che vive insinuandosi nelle pieghe di ogni tessuto sociale. E se da una parte, l’efferatezza, li mostra come uomini crudi e violenti, Vito Bruschini ne mostra, con grande capacità, il lato oscuro.

Racconta del dolore dell’anima di un mafioso che si arrende e che, pentendosi, rivela ciò che avrebbe dovuto tacere per sempre. Un uomo che non ha esitato ad uccidere, che ha dettato legge e che ha tirato i fili del potere ma un uomo che, lungo il racconto, dimostra la sua fragilità.

Un romanzo che non trascura nessun aspetto di quelle mille sfaccettature de Il Traditore della Mafia, raccontando particolari così intimi e nascosti tanto da sentirsene partecipi, quasi che i ruoli si invertano. Non più un lettore che segue il filo del discorso attraverso il magistrato che raccoglie la confessione, ma un lettore che entra in quella stanza e ascolta! Le rivelazioni sono così dirompenti tanto da sentirsene sopraffatti e lo sgomento è così vero, che viene voglia di documentarsi e andare a cercare quella verità che appartiene alla cronaca, amara e dura, della realtà. Un romanzo autentico che racconta, con vivace maestria, fatti noti che vivono, dolorosamente, nella nostra memoria. Vito Bruschini racconta il percorso di un uomo riannodando i fili di una vita. Non il mafioso e basta, ma l’uomo!

L’uomo che uccide ma che ama la sua donna, l’uomo che non esita a liberarsi di chi è di troppo ma si preoccupa dei suoi figli. E si fa fatica a lasciare quelle pagine per una pausa, tanto è forte la voglia di capire, di stare dentro a quei pensieri, a quella testa, a quelle ragioni.

Il Traditore della Mafia spaventa per la sua veridicità, perché ci costringe a scegliere, riga dopo riga cosa, noi, avremmo fatto in quella circostanza. Quanto c’è di forte e di diverso da quell’uomo e cosa ne resta oggi di quel potere, quali mani lo hanno ereditato e quanto ci inquieta questa realtà. Prima non ne sapevamo nulla, ora, dopo questa lettura, non possiamo più ignorare la verità che ci vive accanto!

INCIPIT: "Prima mi chiamavano “il Pacificatore”, poi sono diventato per tutti “il Traditore”, oggi il mio nome è Tommy Branciforte. Sono nato a Palermo e ho rinnegato quella che voi chiamate mafia. Non mi voglio più confondere con quella gente, perché loro hanno tradito l’onore, mentre io sono un uomo d’onore".

IL TRADITORE DELLA MAFIA
VITO BRUSCHINI
EDIZIONI NEWTON COMPTON
PAG 280
EURO 9,90

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