“UNA VOCE SOTTILE” DI MARCO DI PORTO.
RODI, ISOLA FELICE DEGLI EBREI SEFARDITI FINO ALL’ARRIVO DELLE LEGGI RAZZIALI.
di Cristina Marra
05/10/2020
Letto e recensito
Reggio Calabria. L’isola di Rodi ha accolto per secoli la comunità sefardita dei discendenti degli ebrei costretti a lasciare la Spagna alla fine del Quattrocento, con la sua juderia “fatta di vicoli e casette basse, di sinagoghe e angoli fioriti, di forni comuni per il pane” in una convivenza armonica con le comunità di musulmani e cristiani dei turchi e dei greci.
L’isola è un microcosmo fiorito di ibiscus dove negli anni Trenta “quel vento nero che soffiava in Europa” sembrava non arrivare. Rodi è un luogo della memoria per l’autore che sull’isola verdeggiante e profumata va alla ricerca delle proprie radici e ripercorre le stradine e le scelte del giovane commesso libraio “dagli occhi celesti e malinconici”, Salomone Galante, detto Solly, suo nonno materno.
La vita di Solly scorre sull’isola con i ritmi lenti e delicati impregnati di sapori e fragranze mediterranei e di quei legami familiari forti e inossidabili. Marco Di Porto, giornalista e redattore della rubrica Sorgente di vita su Rai 2 con “Una voce sottile” racconta l’urlo profondo e soffocato degli ebrei felici a Rodi prima delle leggi razziali e della deportazione.
La felicità è palpabile sull’isola dei fiori e la gratitudine del giovane Solly, che ama i romanzi e legge Mandrake, è immensa fino a quando viene recisa come lo stelo di una rosa. Nato e vissuto a Rodi, sopravvissuto a Auschwitz si stabilisce a Buenos Aires e poi a Roma agli inizi degli anni Cinquanta, Solly è un uomo romantico e gentile che si emoziona di fronte a un panorama e incontra l’amore che non conosce le distanze geografiche ma si salda indissolubilmente.
Di Porto mescola la storia con i ricordi, sviscera aneddoti familiari e indaga sui protagonisti di una storia orribile e devastante, mettendo a confronto due uomini e i loro sogni, le loro abitudini e i loro progetti: Solly e Giorgio Cutrera esponente del partito fascista con la missione di scovare gli ebrei di Rodi. Il romanzo ingloba tante storie d’amore, quella tra Solly e la moglie Rosa che si intreccia con le vicende di un’intera comunità, quella dell’autore verso la madre e i nonni a cui dedica il libro e quella della verità che merita di essere recuperata e raccontata.
Incipit “Quando ero bambino, una volta io credo di aver visto Dio. O, per meglio dire, mi è parso di percepire la presenza di Dio, che era lì, nel posto dove mi trovavo in quel momento, e cioè nel soggiorno della nostra casa di viale Trastevere, a Roma”
Titolo Una voce sottile
Autore Marco Di Porto
Editore Giuntina
Prezzo euro 15,00
L’isola è un microcosmo fiorito di ibiscus dove negli anni Trenta “quel vento nero che soffiava in Europa” sembrava non arrivare. Rodi è un luogo della memoria per l’autore che sull’isola verdeggiante e profumata va alla ricerca delle proprie radici e ripercorre le stradine e le scelte del giovane commesso libraio “dagli occhi celesti e malinconici”, Salomone Galante, detto Solly, suo nonno materno.
La vita di Solly scorre sull’isola con i ritmi lenti e delicati impregnati di sapori e fragranze mediterranei e di quei legami familiari forti e inossidabili. Marco Di Porto, giornalista e redattore della rubrica Sorgente di vita su Rai 2 con “Una voce sottile” racconta l’urlo profondo e soffocato degli ebrei felici a Rodi prima delle leggi razziali e della deportazione.
La felicità è palpabile sull’isola dei fiori e la gratitudine del giovane Solly, che ama i romanzi e legge Mandrake, è immensa fino a quando viene recisa come lo stelo di una rosa. Nato e vissuto a Rodi, sopravvissuto a Auschwitz si stabilisce a Buenos Aires e poi a Roma agli inizi degli anni Cinquanta, Solly è un uomo romantico e gentile che si emoziona di fronte a un panorama e incontra l’amore che non conosce le distanze geografiche ma si salda indissolubilmente.
Di Porto mescola la storia con i ricordi, sviscera aneddoti familiari e indaga sui protagonisti di una storia orribile e devastante, mettendo a confronto due uomini e i loro sogni, le loro abitudini e i loro progetti: Solly e Giorgio Cutrera esponente del partito fascista con la missione di scovare gli ebrei di Rodi. Il romanzo ingloba tante storie d’amore, quella tra Solly e la moglie Rosa che si intreccia con le vicende di un’intera comunità, quella dell’autore verso la madre e i nonni a cui dedica il libro e quella della verità che merita di essere recuperata e raccontata.
Incipit “Quando ero bambino, una volta io credo di aver visto Dio. O, per meglio dire, mi è parso di percepire la presenza di Dio, che era lì, nel posto dove mi trovavo in quel momento, e cioè nel soggiorno della nostra casa di viale Trastevere, a Roma”
Titolo Una voce sottile
Autore Marco Di Porto
Editore Giuntina
Prezzo euro 15,00