UN ECONOMISTA PER SALVARE LA LEGISLATURA
UNA INTERESSANTE PROPOSTA ALTERNATIVA PER LA RICERCA DEL FUTURO PREMIER -
di Filippo Russo
09/04/2018
Analisi

Quando si è in guerra sono preferibili capi di governo con esperienza militare, come Churchill, Hitler e Stalin, noi siamo prigionieri della crisi economica, dovremmo auspicare un premier economista, ma non un Monti qualunque, magari benedetto dalla Cancelliera di Germania, occorre un economista che abbia criticato non solo oggi, ma da sempre, le politiche economiche recessive auspicate dalla Commissione e dai trattati europei.
Sto pensando ad economisti come, per fare un esempio, Nino Galloni, che da anni studiano le strategie più efficaci per far aumentare gli investimenti e la moneta circolante, senza nuova “flessibilità”, senza un ulteriore ricorso all’indebitamento dello Stato, cioè di tutti noi.
La nuova figura di premier, che sto ponendo all’attenzione di coloro che hanno “le chiavi” della maggioranza (Salvini e Di Maio) potrebbe anche essere un non parlamentare, come a suo tempo è stato per Ciampi e Renzi, ma certamente dovrebbe dar contenuto a quell’ansia di rinnovamento e di liberazione che spira, oramai irrefrenabile, grazie al voto del 4 di marzo.
Gli uomini del passato, del compromesso al ribasso, gli uomini dell’ossequio ai diktat stranieri, sono stati dagli elettori o “bastonati”, come Renzi, o annichiliti, come Prodi, la cui lista (Insieme) ha ottenuto un “ragguardevole” 0,6%.
Ma per fare un governo, che dia le risposte che gli Italiani si attendono, occorre che i vincitori “morali” delle elezioni esprimano nell’individuazione del futuro premier un pizzico di coraggio e di fantasia in più.