“SUPERMAGIC ALCHIMIE”, ILLUSIONI MAGICHE AL TEATRO OLIMPICO
LASER, EFFETTI SPECIALI, VIDEO PANNELLI, IL TRIONFO DELLA TECNOLOGIA SI FONDE CON L'ILLUSIONISMO
di Salvatore Scirè
28/01/2019
Visto e recensito

Sicuramente uno spettacolo di grande spessore, che si basa moltissimo anche sul contorno scenografico, fatto di luci laser, di effetti speciali, di pannelli video che rimandano immagini surreali. E’ innegabile che tale gioco di luci (laser, led in motion) e di immagini proiettate costituisca una cornice surreale e fantasmagorica, ideale per creare nello spettatore uno stato emozionale particolarissimo, specialmente se accompagnato da una cornice sonora sfolgorante e solenne.
Supermagic Alchime intende portare il pubblico indietro nel tempo, in quel passato fatto di rituali alchemici, di pietre filosofali, manipolate da veggenti e stregoni, tanto care all’immaginario collettivo. E lo fa anche con dei momenti suggestivi (ad esempio l’ingresso in platea di “maghi” incappucciati che impugnano una torcia!).
Ovviamente, come spiega Remo Pannain (ideatore e l’organizzatore di Supermagic), noto avvocato penalista romano, ma anche raffinato prestigiatore, la magia è solo un modo convenzionale per indicare quel mondo fiabesco, che affascina da sempre grandi e piccini. Un mondo in cui avvengono cose strabilianti, incredibili, che ci lasciano a bocca aperta e ci fanno rifugiare in quella frase banale, ma quanto mai veritiera: il trucco c’è, ma non... si deve vedere! Ed è proprio questa l’eccezionalità di tale forma d’arte, che si basa sulla capacità di eseguire cose apparentemente impossibili, grazie alla materiale abilità e capacità del “mago”.
Il primo ad esibirsi è Niek Takens, un eccellente manipolatore olandese, che stupisce il pubblico con i suoi incredibili giochi eseguiti con palline e con mazzi di carte colorate.

Tocca poi a Sangsoon Kim, giovane e creativo prestigiatore coreano, che incanta con le stringhe e con infinite scarpe e scarpette. Segue il numero particolarmente suggestivo della statua animata, eseguito da Jerome Murat , un eccezionale artista francese, e chiude la prima parte Lord Martin, uno straordinario illusionista francese in kilt scozzese, che incanta letteralmente la platea con i suoi numeri straordinari.
Il secondo atto si apre con un “magico” momento musicale, che prelude all’esibizione di Maxim, talentuoso prestigiatore romano, il quale presenta lo straordinario numero delle bianche colombe, che fanno sempre la loro figura.
Segue Nathalie Romier, cantante e trasformista francese: lei ci riporta in un clima romanticamente parigino, con i suoi repentini cambi di abito e ironici giochi fatti con dei galli di pezza!
Conclude la rassegna Paolo Carta, straordinario illusionista italiano, che regala al pubblico dei numeri veramente incredibili, assistito anche da ballerine e da uno staff di prim’ordine
Che dire? Sicuramente uno spettacolo da vedere, indicato per tutta la famiglia, per i bambini, per i genitori, per gli innamorati: insomma, per tutti coloro che si voglio regalare un paio d’ore di sogno nella fantasia più libera e più incantata.
Fino al 3 febbraio 2019
Teatro Olimpico
Piazza Gentile Da Fabriano, 17
Info: 06.32659927 – www.teatroolimpico.it e
www.supermagic.it