“SONO RIMASTA SOLA CON LA MIA IMMAGINAZIONE VOLUME 2” DI FEDERICO LO SCHIAVO

ARRIVA IN LIBRERIA IL SEQUEL. ECCO L’INTERVISTA CON L’AUTORE

CRISTINA MARRA 15/01/2025
LETTO E RECENSITO
SONO RIMASTA SOLAIl tanto atteso sequel di Sono rimasta sola con la mia immaginazione di Federico lo Schiavo è arrivato in libreria. Col personaggio di Tara, adolescente fortemente provata da un grande dolore e allo stesso tempo determinata nella sua ricerca della verità, il giovane scrittore Lo Schiavo ha appassionato tantissimi lettori ed il libro è stato adottato come testo di narrativa in molti istituti scolastici. Nel secondo volume, ritroviamo Tara adulta, moglie e madre ma ancora una volta risucchiata da una serie di trappole esistenziali che la porteranno a compiere scelte azzardate o non sempre condivise dai suoi affetti e che la metteranno ancora una volta di fronte allo specchio.

La storia di Tara diventa un caso mediatico e la donna continua la sua fuga e stavolta scappa da se stessa ma solo per ritrovarsi, provare a volersi bene e riscoprire la verità. La trama assume i tempi e le dinamiche di un giallo in cui rientra un nuovo personaggio fortemente legato al territorio del cuore di Tara che proverà a “sciogliere tutti i nodi di quella lunga corda”.  Lo Schiavo, ha il pregio e il talento di saper condensare in una narrazione breve tutti gli elementi di un mystery senza mortificare o trascurare l’approfondimento psicologico. Tra indagini, rivelazioni e colpi di scena, il libro è una piccola chicca ed un invito a credere ai propri sogni.
 
Federico nel secondo volume Tara è adulta, com’è stato entrare nel personaggio quarantenne?

"Nel secondo volume, assistiamo a una profonda evoluzione del personaggio di Tara. La vediamo maturare notevolmente, passando da un'adolescente più impulsiva a una giovane donna riflessiva e consapevole. Questo cambiamento mi ha richiesto uno sforzo interpretativo maggiore, poiché mi sono dovuto immedesimare in una persona con un'esperienza di vita molto diversa dalla mia. Tuttavia, ho cercato di rendere i suoi pensieri e le sue azioni il più autentici possibile, immaginando come si sarebbe evoluto un personaggio che ha vissuto situazioni così complesse e formative."
 
Lasci più spazio al giallo e al mistero, ti piace questo genere?

"Sai, ho sempre avuto una passione per tutto ciò che è avvolto nel mistero. È come un enigma che mi stimola a cercare indizi e a costruire teorie. In questo secondo volume, ho voluto mantenere alta questa tensione, anche se ho deciso di allontanarmi un po' dalla classica indagine poliziesca. Ho introdotto Andrea Savior, un personaggio che porta con sé un nuovo tipo di mistero, più psicologico e introspettivo. Volevo che i lettori si sentissero coinvolti nelle sue ricerche, così come lo ero io mentre scrivevo."
 
La forza di ricominciare, è questo il messaggio o comunque il senso del romanzo?

"Con questo romanzo, ho voluto trasmettere un messaggio di speranza e incoraggiamento. Credo che sia fondamentale credere nei propri sogni e lottare per realizzarli, anche quando le cose si complicano. Allo stesso tempo, ho voluto sottolineare l'importanza di essere consapevoli delle proprie azioni e di rispettare gli altri. È un invito a vivere la vita al massimo, cercando il proprio posto nel mondo e contribuendo a renderlo un posto migliore."
 
La spettacolarizzazione del dolore in TV e nei media è un altro argomento della storia?

Si, assolutamente, i social media e la televisione hanno un impatto enorme sulle nostre vite, sia in positivo che in negativo. Nel caso di Sara, questi strumenti le hanno offerto una piattaforma per condividere la sua storia e connettersi con gli altri. Tuttavia, quando la popolarità raggiunge livelli estremi, si rischia di perdere il controllo della propria immagine e della propria vita privata. È importante riflettere su come la fame di contenuti e l'ossessione per le celebrità possano invadere la sfera personale degli individui, mettendo a rischio il loro benessere.
 
Che rapporto ha Tara con l’amore?

Il personaggio di Tara ci mostra come l'amore possa essere un'esperienza complessa e a volte dolorosa. Nonostante le difficoltà, lei continua a credere nel potere dell'amore, ma la sua storia ci insegna che questo sentimento può assumere molte forme, alcune più salutari di altre. Sicuramente ci fa capire che quando si dice “NO” in una relazione non può avere altre risposte e che bisogna rispettare il proprio partner in qualsiasi caso. Al contrario, Sara rappresenta un tipo di amore più sano, rispettoso e libero, che ci invita a riflettere su ciò che significa veramente amare e essere amati. (Sottolineo che scrivo Tara quando parlo del primo volume e quindi all’età di 17 anni, invece scrivo Sara quando parlo di lei quarantacinquenne).
 
Il finale è sorprendente. Tara tornerà ancora?

"Ogni storia ha un inizio, uno sviluppo e una fine. Anche la storia di Tara ha seguito questo percorso naturale. Ho scelto di concludere il libro in questo punto perché credo che sia importante lasciare spazio alla crescita e al cambiamento. I personaggi, come noi, attraversano diverse fasi della vita e imparano dalle proprie esperienze. Forse un giorno le strade di Tara incroceranno nuovamente le nostre con uno spin-of, ma per ora questo libro rappresenta un capitolo chiuso. Per cui a dico che non ci sarà più un mio libro intitolato “Sono rimasta sola con la mia immaginazione”, questo ovviamente non significa che non scriverò altre opere magari anche con gli stessi personaggi.
 
Con il primo libro hai fatto anche un tour nelle scuole cosa ti aspetti da questo?

Grazie al primo volume, ho avuto la possibilità di partecipare a numerosi progetti, soprattutto nelle scuole. Incontrare i miei lettori è stata l'esperienza più bella, mi ha riempito il cuore di gioia. Spero vivamente di poter realizzare presto altri incontri e di vedere il mio libro adottato in altre scuole. Sarebbe fantastico poter condividere la mia passione con sempre più giovani. Purtroppo, però, questo non dipende da me, è un mondo fatto di conoscenze, si va avanti solo se sei amico o parente con qualcuno, indipendentemente se hai o non hai talento.
 
Sei un sognatore e con la pubblicazione di due libri hai iniziato a realizzare almeno uno dei tuoi sogni, cosa consigli a chi volesse iniziare a esprimersi scrivendo?

Spero che le mie parole possano infondere in ognuno di voi il coraggio di inseguire i vostri sogni più grandi. Credete in voi stessi e non abbiate paura di mettervi in gioco! E a tutti coloro che vogliono intraprendere il meraviglioso viaggio della scrittura, voglio dire: scrivete col cuore, con passione e autenticità. Solo così potrete creare storie che tocchino le anime degli altri e vi rendano davvero soddisfatti.

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