MARIO BAUDINO "IL VIOLINO DI MUSSOLINI", ALLA RICERCA DEL LIBRO INTROVABILE

QUELLA DI BAUDINO E' UNA SCRITTURA FELINA CHE AMMALIA IL LETTORE CON LE SUE FUSA E CHE GRAFFIA AL MOMENTO OPPORTUNO

di Cristina Marra 29/04/2019
Letto e recensito
cristina, baudinoReggio Calabria. E' "sincera e disperata. Per un libro di cui non conosce il titolo, ma solo l'argomento. E che dovrebbe salvarle la vita", così una donna fa scintillare gli occhi a Duccio, situazione che non sfugge a Demi K aiutante, anzi "scudiero" alla libreria Coraggi "persa alle pendici delle montagne nel celebre borgo della Cluza" dove Mario Baudino ambienta la sua seconda biblio-indagine con "Il violino di Mussolini" (Bompiani).

Duccio, il Capo, come lo definisce Demi, all'anagrafe Demostene, io narrante, "è quasi onniscente per ciò che riguarda tomi antichi, vecchi o vecchiotti, è un supereroe delle biblioteche". Nascosto in paese scova libri introvabili. Stavolta si tratta di un testo che ha a che fare con un violino e con la morte del Duce, una ricerca che alletta il "Pio convento", l'accolita di sapientoni dediti soprattutto "al barolo chinato e a grandi dispute bibliofile oltre che a varie assortite e audaci imprese", formato dal grecista Calafava, il farmacista Malerba, la maestra di sci Gegia, l'alpino Matteo, la giornalista Giuditta e ovviamente Duccio e Demi.

Il clou dell'indagine ruota attorno alla ricerca, ritrovamento e verifica dell'autenticità di un libro "La catastrofe del Duce" che svela che l'omicidio di Mussolini è avvenuto per mano degli inglesi mentre suonava il violino trafitto dalle mitragliate come il suo strumento. Committenti, approfittatori e altri loschi figuri vorrebbero mettere le mani sul volume. La seducente donna che richiede per prima aiuto a Duccio, soprannominata Tigre per la sua avvenenza gioca un ruolo non da poco nell'intera vicenda che coinvolge il grande e grosso Duccio anche sentimentalmente o almeno così lascia credere. Sì perchè la magia narrativa di Baudino risiede proprio in un particolare modo di raccontare con humour e una straordinaria miscela di citazioni e colti rimandi una storia e dei personaggi che non sono come appaiono e che come nei migliori libri hanno diverse chiavi di lettura.

 Baudino ha una scrittura felina che ammalia il lettore con le sue fusa e che graffia al momento opportuno sorprendendolo e divertendolo. Mi piace definire Baudino autore dalla penna felina perchè, proprio come un gatto si muove tra le pagine della vicenda ora con un passo felpato che punta all'indagine pura, ora con uno piu' scanzonato e "miagolante" quando racconta della combriccola di montanari dediti ai libri, al barolo chinato e all'osservazione della natura che in questo secondo romanzo della serie, è quella della primavera rigogliosa e fresca.

Felino è anche quello che a mio parere è il vero personaggio principale o regista che dir si voglia e cioè Monsignore il gatto che si aggira con circospezione o con sicurezza tra i volumi annusandoli e sfregandoli. Monsignore ha un innato intuito e incarna e ingloba un pò tutte le caratteristiche degli altri personaggi colti, ironici, romantici, felici, sognatori, malinconici e anche un pò schivi e scostanti. Monsignore non ha voce ma è un grande ascoltatore e osservatore che non sopporta Calafava e compare e scompare  dalla scena con discrezione ma senza passare inosservato.

Dietro questo personaggio ho il sospetto si nasconda Baudino  autore straordinario che sa giocare con le parole, gli omaggi letterari e  i richiami proprio come un gatto col suo gomitolo o con la preda da rincorrere. Instancabile e sorprendente, lo scrittore è abile nel raccontare con i toni di una commedia  un "mistero" della nostra Storia mettendo sulla scena personaggi-simbolo della nostra società. Non mancano i sentimenti, la solidarietà, l'amicizia e anche l'amore che investe come i profumi della primavera e porta qualche cambiamento.

INCIPIT: "Ma tu pensa le coincidenze." Sparpagliò i fogli e diede una botta a mani aperte sulla scrivania. In questi casi era meglio lasciarlo fare. Una domanda incauta, e subito ne approfittava per rispondere in modo laconico e misterioso, creando un insopportabile clima di frustrazione, soprattutto nel suo fedele scudiero, vale a dire il sottoscritto"

AUTORE MARIO BAUDINO
TITOLO iL VIOLINO DI MUSSOLINI
EDITORE BOMPIANI
PREZZO EURO 16,00
 

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