“L’UCCELLINO ROSSO” IL RITORNO DI ASTRID LINDGREN, L’AUTRICE DI PIPPI CALZELUNGHE

ABITUARE I NOSTRI BAMBINI A SAPER MANEGGIARE LIBRI, ECCO UN MERAVIGLIOSO VOLUME DA REGALARE A NATALE.

di Cristina Marra 20/11/2019
Recensione
astrid pippi calzelinghe uccellino rossoReggio Calabria. E’ il numero 13 della collana I Miniborei dedicata a piccoli lettori che comprende opere di scrittori nordici diventato cult, illustratori contemporanei che colgono splendidamente l’anima delle storie, alcune delle quali inedite in Italia, o con nuove traduzioni.

“L’uccellino rosso” di Astrid Lindgren regala, a lettori di ogni età, quattro storie con protagonisti bambini e animali scritte negli anni Cinquanta e illustrate da Anna Pirolli e tradotte da Laura Cangemi.

La Lindgren diventata famosa con “Pippi Calzelunghe” racconta le vicende “magiche” di bambini tristi, poveri o malati a cui si affaccia ben presto la possibilità del riscatto. Un pizzico di magia insieme al prodigioso intervento della natura con i suoi dolci animali e la rigogliosa vegetazione aiuteranno i protagonisti a superare difficoltà e crudeltà a cui la loro seppur giovane età li sottopone. Nel racconto che dà il titolo al libro, il rosso acceso di un uccellino illumina e scalda la vita triste e misera dei fratellini Mattias e Anna che, rimasti orfani a Pratofiorito, finiscono per vivere con un contadino di Myra e a lavorare duramente nella sua stalla. Il grigio del tempo, della povertà, dei vestitini logori muta quando incontrano sulla neve bianca l’uccellino dalle piume rosse che porterà una nuova primavera nella loro gioventu’. 

Malin, protagonista di  “Suona il mio tiglio, canta il mio usignolo?” ha otto anni eppure finisce nell’ospizio della parrocchia di  Norka abitato da vecchi e poveri un po' svitati o avviliti dalla fame .Pompadulla, la “custode” dell’ospizio prende la bambina come assistente e la porta con sé nei giri continui a chiedere l’elemosina. Malin è sempre pronta ad aiutare i coinquilini e sa che le cose belle della sua giovane vita sono finite quando ha dovuto lasciare la casa dei genitori morti di tisi, ma non si arrende e cerca ancora con perseveranza la bellezza nella poesia e nella natura.

Un bimbo molto malato, afflitto da una forte febbre è il protagonista di “Messe Nils di Eka” il racconto che chiude la pregevole raccolta. Vive nel casolare di Eka dove si credeva a varie superstizioni come quella legata al canto del cuculo che preannuncia una morte. Nils, consumato dalla febbre sembra prossimo alla morte, dorme nella stanza bella della sua umile casa e si aggrappa all’unico tesoro che lo fa sognare e fantasticare e cioè la tenda avvolgibile con sopra dipinto un castello con torri e guglie. Tra visioni, immaginazione e una parte di verità, il bambino combatterà la sua battaglia contro il male e rivedrà la luce calda del sole.

L’autrice mescola poesia e fantasia e le storie di cui sono protagonisti bambini sfortunati ma determinati a reagire alle difficoltà e alle ristrettezze, sono quattro quadri di pregevole valore narrativo che fanno emergere quanto il regno incantato dell’immaginazione possa essere la medicina per tutte le malattie sia fisiche che dell’anima.

Incipit “Molto tempo fa, nei giorni della miseria, c’erano due fratellini rimasti soli al mondo. Ma i bambini non possono stare soli al mondo: con qualcuno devono pur vivere, e fu così che Mattias e Anna di Pratofiorito andarono a finire dal contadino di Myra”    

Autore Astrid Lindgren
Titolo   L’uccellino rosso
Editore Iperborea collana I Miniborei
Prezzo euro 12,00

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