“L’ESTATE DEI FANTASMI” DELL'INGLESE LAWRENCE OSBORNE

UNA STORIA MEDITERRANEA CHE FA L’OCCHIOLINO A FITZGERALD E HITCHCOCK

di Cristina Marra 09/09/2020
Letto e recensito
OSBORNE LAWRENCEReggio Calabria. “Tutte le mattine provava lo stesso desiderio indolente e vago, la stessa insofferenza davanti al ritmo del mondo così come lo conosceva”, si sente sola in quella baia nascosta, si tuffa nel mare freddo “quasi nero prima che il sole salisse tanto da illuminarlo” sull’isola di Idra dove passa le vacanze ogni estate dagli anni Ottanta col padre e la matrigna, per fuggire da Londra e dai suoi ricordi di una madre di cui conserva l’aspetto e di una giovinezza troncata troppo in fretta.

Naomi Codrington  è la giovane protagonista o meglio, la co-protagonista del thriller psicologico che omaggia Fitzgerald e Hitchcock e racconta una storia mediterranea e nera su una generazione anacronistica e una con poche aspettative. L’isola è un piccolo mondo di grande bellezza naturalistica, che custodisce la sua identità pur accogliendo i turisti di lusso che la invadono.

Sull’isola Naomi incontra un’altra ragazza, Samantha Haldrane, americana, di vent’anni contro i suoi ventiquattro “forse anche lei studiava gli esseri umani e le loro disgrazie” è di New York primogenita di un ricco giornalista in pensione. Due giovani turiste ricche, Naomi lo è sfacciatamente di più, che in quel paesaggio isolano e immobile provano “il desiderio infantile di scompigliarlo e intorbidirlo”.

Comincia con un’amicizia “L’estate dei fantasmi” di Lawrence Osborne, scrittore raffinato e sensibile, che indaga che fantasmi e ombre del passato e del presente di protagonisti e luoghi che subiscono i cambiamenti epocali senza adeguarsi troppo. La vita quotidiana di turisti ricchi e annoiati non accontenta le due giovani donne e l’isola rivela i suoi due volti con “le colline che digradavano su una costa frastagliata, bagnata da un’acqua dello stesso colore della crisocolla…a tratti spuntavano agavi solitarie e gotiche, le cime lacerate dal vento”.

L’incontro con Faoud, un giovane profugo siriano naufragato sull’isola e scoperto dalle due amiche spariglia le carte e cambia il ritmo della narrazione che si insinua nelle pieghe più nascoste delle menti dei personaggi e li mette a confronto. Faoud un fantasma tra i fantasmi, nascosto dall’altra parte dell’isola, è un giovane arrivato dal mare Egeo “pericoloso, infido, attraversato da improvvisi umori malevoli”, è solo e vorrebbe ricominciare a vivere.

I tre ventenni sono in fuga da fame, ricchezza, noia, conformismo, guerre solo da se stessi. Naomi è la leader, decisa e determinata nelle sue scelte che le fanno perdere anche il lavoro presso uno studio legale londinese non può fare a meno della nuova amica Sam, bella e remissiva, che si lascia plagiare e coinvolgere nella sua decisione di aiutare Faoud a lasciare Idra che diventa un gioco pericoloso e criminale che lascia vittime e indagini sospese e i fantasmi ritornano. Osborne è abilissimo nel descrivere l’isola, i suoi colori, i suoi respiri, le sue atmosfere e a renderla personaggio con le rondini, le cicale, i gatti, i cespugli di timo, nelle quattro in cui è diviso il libro.

L’autore si sofferma sui condizionamenti sociali e psicologici, sui destini incerti dei profughi, sui progetti di giovani in carriera e il romanzi prende via via il ritmo dl thriller, dell’indagine on the road, della ricerca di quegli indizi che portano dritto alla coscienza e alla consapevolezza di non conoscerci mai abbastanza.

Incipit In cima al monte, nel versante che dava sul porto, nelle aride mattine i giugno i Codrington dormivano fino a tardi nella loro villa, all’ombra dei cipressi e delle tende da sole allungate sopra le porte”

Autore Lawrence Osborne
Titolo L’estate dei fantasmi
Editore Adelphi
Traduzione MariaGrazia Gini
Prezzo euro 19,00

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