“L’ESTATE DEI FANTASMI” DELL'INGLESE LAWRENCE OSBORNE
UNA STORIA MEDITERRANEA CHE FA L’OCCHIOLINO A FITZGERALD E HITCHCOCK
di Cristina Marra
09/09/2020
Letto e recensito

Naomi Codrington è la giovane protagonista o meglio, la co-protagonista del thriller psicologico che omaggia Fitzgerald e Hitchcock e racconta una storia mediterranea e nera su una generazione anacronistica e una con poche aspettative. L’isola è un piccolo mondo di grande bellezza naturalistica, che custodisce la sua identità pur accogliendo i turisti di lusso che la invadono.
Sull’isola Naomi incontra un’altra ragazza, Samantha Haldrane, americana, di vent’anni contro i suoi ventiquattro “forse anche lei studiava gli esseri umani e le loro disgrazie” è di New York primogenita di un ricco giornalista in pensione. Due giovani turiste ricche, Naomi lo è sfacciatamente di più, che in quel paesaggio isolano e immobile provano “il desiderio infantile di scompigliarlo e intorbidirlo”.
Comincia con un’amicizia “L’estate dei fantasmi” di Lawrence Osborne, scrittore raffinato e sensibile, che indaga che fantasmi e ombre del passato e del presente di protagonisti e luoghi che subiscono i cambiamenti epocali senza adeguarsi troppo. La vita quotidiana di turisti ricchi e annoiati non accontenta le due giovani donne e l’isola rivela i suoi due volti con “le colline che digradavano su una costa frastagliata, bagnata da un’acqua dello stesso colore della crisocolla…a tratti spuntavano agavi solitarie e gotiche, le cime lacerate dal vento”.
L’incontro con Faoud, un giovane profugo siriano naufragato sull’isola e scoperto dalle due amiche spariglia le carte e cambia il ritmo della narrazione che si insinua nelle pieghe più nascoste delle menti dei personaggi e li mette a confronto. Faoud un fantasma tra i fantasmi, nascosto dall’altra parte dell’isola, è un giovane arrivato dal mare Egeo “pericoloso, infido, attraversato da improvvisi umori malevoli”, è solo e vorrebbe ricominciare a vivere.
I tre ventenni sono in fuga da fame, ricchezza, noia, conformismo, guerre solo da se stessi. Naomi è la leader, decisa e determinata nelle sue scelte che le fanno perdere anche il lavoro presso uno studio legale londinese non può fare a meno della nuova amica Sam, bella e remissiva, che si lascia plagiare e coinvolgere nella sua decisione di aiutare Faoud a lasciare Idra che diventa un gioco pericoloso e criminale che lascia vittime e indagini sospese e i fantasmi ritornano. Osborne è abilissimo nel descrivere l’isola, i suoi colori, i suoi respiri, le sue atmosfere e a renderla personaggio con le rondini, le cicale, i gatti, i cespugli di timo, nelle quattro in cui è diviso il libro.
L’autore si sofferma sui condizionamenti sociali e psicologici, sui destini incerti dei profughi, sui progetti di giovani in carriera e il romanzi prende via via il ritmo dl thriller, dell’indagine on the road, della ricerca di quegli indizi che portano dritto alla coscienza e alla consapevolezza di non conoscerci mai abbastanza.
Incipit In cima al monte, nel versante che dava sul porto, nelle aride mattine i giugno i Codrington dormivano fino a tardi nella loro villa, all’ombra dei cipressi e delle tende da sole allungate sopra le porte”
Autore Lawrence Osborne
Titolo L’estate dei fantasmi
Editore Adelphi
Traduzione MariaGrazia Gini
Prezzo euro 19,00