LARS GUSTAFSSON, “STORIE DI GENTE FELICE”
LO SCRITTORE SVEDESE, DEFINITO IL BORGES DEL NORD PER LE SUE IMMERSIONI LETTERARIE TRA FILOSOFIA E PURA EMOZIONE.
di Cristina Marra
13/07/2020
Letto e recensito
Reggio Calabria. (foto di Cristina Marra). Scienziato e scrittore, Lars Gustafsson (1936-2016) è stato un indagatore dell’esistenza , o meglio delle possibilità umane, come sostiene Ingrid Basso nella postfazione di “Storie di gente felice” (Iperborea) dal 15 luglio in libreria in cui cita il filosofo Kierkegaard e il suo concetto di possibilità, perché “ soltanto chi è formato dalla possibilità, è formato secondo la sua infinità”.
In Italia abbiamo conosciuto Gustafsson con “Morte di un apicultore” e da allora il “Borges del Nord” che sa mettere insieme pensieri filosofici ed emozioni, fantasia e concetti temporali, ha collezionato premi letterari, dal Boccaccio al Nonino, incantando i lettori con storie in cui la sua Svezia meridionale fa spesso da sfondo e da testimone.
In “Storie di gente felice”, tradotto da Carmen Giorgetti Cima sono contenuti dieci racconti usciti in Svezia nel 1981 e “si ritrova il meglio della sapidità e della leggerezza della scrittura di Gustafsson.
Si incontrano personaggi tanto reali quanto sognati, i quali permettono di riscoprire il margine sempre imperscrutabile della possibilità con un atteggiamento perennemente curioso, che è però insieme sia malinconico che divertito, anche nel confine tra culture immensamente distanti”. Grecia, Cina, Italia, Svezia sono lo sfondo di storie brevi e intense con protagonisti giovani, filosofi, artisti, scienziati che come in un flash prolungato vedono accendersi una nuova e inaspettata possibilità di considerare e trascorrere la loro esistenza.
Incipit “ Zio Sven era ingegnere chimico alla Ferriera e abitava in una delle ville in collina. Era l’unico a Trummelsberg a sapere con assoluta precisione a quale latitudine e longitudine vivesse: a Trummelsberg il sole sorge esattamente otto minuti e ventinove secondi più tardi che a Stoccolma, per differenza di orario verso ponente, e di conseguenza cala otto minuti e ventinove secondi dopo”
Titolo Storie di gente felice
Autore Lars Gustafsson
Editore Iperborea
Prezzo euro 17,00
In Italia abbiamo conosciuto Gustafsson con “Morte di un apicultore” e da allora il “Borges del Nord” che sa mettere insieme pensieri filosofici ed emozioni, fantasia e concetti temporali, ha collezionato premi letterari, dal Boccaccio al Nonino, incantando i lettori con storie in cui la sua Svezia meridionale fa spesso da sfondo e da testimone.
In “Storie di gente felice”, tradotto da Carmen Giorgetti Cima sono contenuti dieci racconti usciti in Svezia nel 1981 e “si ritrova il meglio della sapidità e della leggerezza della scrittura di Gustafsson.
Si incontrano personaggi tanto reali quanto sognati, i quali permettono di riscoprire il margine sempre imperscrutabile della possibilità con un atteggiamento perennemente curioso, che è però insieme sia malinconico che divertito, anche nel confine tra culture immensamente distanti”. Grecia, Cina, Italia, Svezia sono lo sfondo di storie brevi e intense con protagonisti giovani, filosofi, artisti, scienziati che come in un flash prolungato vedono accendersi una nuova e inaspettata possibilità di considerare e trascorrere la loro esistenza.
Incipit “ Zio Sven era ingegnere chimico alla Ferriera e abitava in una delle ville in collina. Era l’unico a Trummelsberg a sapere con assoluta precisione a quale latitudine e longitudine vivesse: a Trummelsberg il sole sorge esattamente otto minuti e ventinove secondi più tardi che a Stoccolma, per differenza di orario verso ponente, e di conseguenza cala otto minuti e ventinove secondi dopo”
Titolo Storie di gente felice
Autore Lars Gustafsson
Editore Iperborea
Prezzo euro 17,00