LA FELINA COMMEDIA DI ELISA BINDA E MATTIA PEREGO ILLUSTRATO DA BEATRICE TINARELLI

PER I 700 ANNI DALLA MORTE DI DANTE, ECCO UN ORIGINALE LIBRO ILLUSTRATO DEDICATO AI GIOVANI LETTORI

di Cristina Marra 13/04/2021
Le interviste di Cristina
dante gattoReggio Calabria. Le celebrazioni per i 700 anni dalla scomparsa di Dante Alighieri coinvolgono anche i giovani lettori con nuove edizioni della Divina Commedia tra le quali spicca per originalità e umorismo “La Felina Commedia” di Elisa Binda e Mattia Perego. Illustrato da Beatrice Tinarelli, il libro rende feline le figure chiave della commedia dantesca. Il viaggio tra i gironi/cornici è compiuto da Dante un gatto rosso con gli occhi azzurri che vive con la sua famiglia di umani in una casa in campagna e ama giocare con la piccola silvia che come lui ama la poesia. Un giorno Dante disobbedisce a Silvia e si allontana dal giardino per seguire una farfalla e si perde. Insieme al micio bianco Virgilio conosce la fine che tocca ai gatti che in vita non si sono comportati bene. Gli autori Elisa Binda e Mattia Perego, supportati dalle illustrazioni di Beatrice Tinarelli, fanno riflettere e regalano pagine gradevolissime, e costruiscono un racconto attuale e moderno, avventuroso e poetico che insegna con delicatezza facendo sorridere, perché tutto comincia “nel mezzo del cammin di sette vite”.
 
Elisa, un nuovo libro in coppia con Mattia, come si scrive a quattro mani?dante gatti
 
È molto bello lavorare a quattro mani, così quando scrivi qualcosa di divertente c’è qualcuno che ride insieme a te! Io e Mattia siamo molto metodici: prima facciamo brainstorming, poi stendiamo tutta la trama, suddivisa nei diversi capitoli. Infine passiamo alla scrittura vera e propria e poi all’editing. Più concretamente, lavoriamo collegando il computer al televisore, in modo che entrambi abbiamo sempre gli occhi su quello che viene scritto.
 
L’idea di celebrare Dante con una commedia felina è bellissima. Mi racconti com’è nata?
 
Il mondo di Dante ci ha sempre affascinati e quando abbiamo saputo della ricorrenza dei 700 anni dalla sua scomparsa abbiamo subito pensato che ci sarebbe piaciuto scrivere qualcosa. Volevamo però dare un angolo diverso al libro, in modo che fosse istruttivo, ma che allo stesso tempo potesse intrattenere i bambini. Così, visto che siamo due gattari, abbiamo portato Dante nel mondo felino!
 
Come vi siete organizzati per la stesura della storia?
 
Abbiamo preso le tre cantiche di Dante e le abbiamo rese feline e a misura di bambino. All’inferno abbiamo messo Bruno Gattieri, che serve porzioni minuscole ai gatti golosi, i gatti accidiosi che lavorano senza sosta in un call center infernale e i gatti violenti condannati a fare meditazione e dipingere nature morte. Nel purgatorio felino abbiamo inserito Gattanova, che in vita aveva una gattina su ogni tetto di Venezia e i superbi, che si sentivano grandi e ora sono in miniatura.
dante gattiAbbiamo reso il paradiso il luogo di musicisti, poeti, studiosi e intellettuali: i gatti più meritevoli della storia.
 
Dante è il gatto di Silvia e come lei ama la poesia e va matto per la Gatteide. Mi racconti brevemente quanto è stato difficile e divertente mutuare il capolavoro dantesco nel mondo dei gatti?
 
È stato divertentissimo! Soprattutto scrivere in endecasillabi le battute di Dante e Virgilio. Il processo mentale con cui abbiamo lavorato è stato molto semplice: per ogni cerchio, cornice e cielo ci siamo chiesti come sarebbe stato il corrispondente felino e quale il contrappasso. Inoltre abbiamo voluto creare delle storie nella storia, proprio come faceva Dante, con personaggi come Gattin Hood, Arsenio Gattèn e Ulisse il gatto avventuriero.
 
La commedia è molto attuale, avete inserito ad esempio Zampagram nella cornice dei gatti invidiosi. Che altro troviamo di moderno?
 
La felina commedia è piena di riferimenti ai giorni nostri. In paradiso, ad esempio, c’è una sezione più moderna in cui i gatti possono sdraiarsi sulle tastiere dei computer e giocare con i cavi. Sempre in paradiso abbiamo messo personaggi arrivati nell’aldilà felino relativamente di recente, come l’architetta Zampa Hadid, creatrice di Kitty Life, Amy Baffhouse, Rita Levi Zampettini. All’inferno i gatti accidiosi sono condannati a fare yoga, che è un trend del nostro presente.
 
Chi è il professor Pelo?
 
Il professor Pelo è il gatto divulgatore ed è liberamente ispirato a Piero Angela. L’abbiamo messo nel quarto cielo, tra i gatti sapienti, insieme a William Catspeare, Chat Baudelaire (autoredante gatti dell’erba gatta del male) e Miaocle, con cui Dante discute il senso delle 7 vite. I gatti sapienti vivono in una distesa di alberi di Natale sempre addobbati, che possono distruggere a loro piacimento. Il professor Pelo racconterà a Dante la sua famosa avventura nelle Piramidi, alla ricerca del tesoro del Gattone Tutangatton.
 
Com’ è stato il lavoro di confronto con l’illustratrice?
 
L’illustratrice, Beatrice Tinarelli, è entrata fin da subito nel mood del libro. Anche lei adora Dante e i gatti, quindi è stato tutto molto naturale. Pensiamo che con il suo lavoro abbia colto lo spirito e l’ironia del testo, dando vita a una serie di personaggi bellissimi e divertenti.
 
I gatti saranno ancora protagoniste di vostre storie?
I gatti ci piacciono molto, quindi probabilmente torneranno! Siamo appassionati di fantasy in generale, quindi oltre ai nostri amici pelosetti ci piacciono streghe, maghi, licantropi, fate, orchi, vampiri e chi più ne ha più ne metta. Tutto quello che non esiste ci piace da impazzire!
 

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