“IO NON TI LASCIO SOLO” DI GIANLUCA ANTONI
ROMANZO DI FORMAZIONE DI DUE AMICI CHE NELLA RICERCA DEL LORO CANE DEBBONO AFFRONTARE E SUPERARE MILLE MISTERI.
di Cristina Marra
17/02/2021
Letto e recensito
Reggio Calabria. Un romanzo di formazione innestato su una trama poliziesca fa crescere una storia che rende le contaminazioni narrative il suo punto di forza e germoglia in microstorie che con linguaggi e salti temporali alternati attecchisce nel cuore del lettore e si fa leggere a più livelli interpretativi.
Il romanzo è Io non ti lascio solo di Gianluca Antoni, ed è la prima delle Stanze dell’omonima collana di Salani Editore.
Una stanza popolata da due giovanissimi amici, Filo e Rullo, in fuga per cercare il cane di uno di loro scappato nel bosco durante un temporale, in fuga lo sono anche gli altri personaggi coinvolti, Guelfo Tabacci che fugge dal mondo circostante e dal passato e si rifugia nella sua casa-cuccia col suo cucciolo che all’improvviso sparisce, fugge la donna di Guelfo dal suo carattere irascibile, vorrebbe fuggire anche il commissario De Benedittis dalla sua caserma in mezzo ai monti dove c’è poco o niente da fare, se non ammazzare il tempo in attività di routine, scappa Scacco, eterno ragazzone sfortunato e si rifugia sugli alberi o nel suo castello tra le nuvole.
Fughe in cerca di amore. La fuga diventa per l’autore un escamotage per raccontare le vite e le scelte di due giovani amici che per ritrovare il cane Birillo, un meticcio di mezza taglia colore nocciola, si infilano in una situazione da brivido che li mette di fronte alla paura ma anche davanti a grandi verità. Rullo e Filo insieme fino in fondo, uno l’alter ego l’altro, uno al posto dell’altro, uno sparisce quando compare l’altro.
Rullo ha l’anima è grande quanto una balena e Filo è il suo leader, il suo faro, diversissimi ma così simili quando si tratta di essere solidali o di aiutarsi a vicenda consegnano la testimonianza della loro ricerca alle pagine di due quaderni-diario, uno rosso e l’altro nero. Diari su cui scrivono forsennatamente la verità delle loro scoperte, la loro invasione nella proprietà di Guelfo Tabacci dove suppongono sia nascosto Birillo, i misteri che come un alone scuro avvolgono quell’uomo gigantesco e brusco, scrivono al chiarore lattiginoso della luna. Filo è il comandante e Rullo un soldato semplice, ma gli sta bene così.
Cercano il dolce Birillo, il cane di Filo compagno di giochi e di malinconie da quando la madre lo ha lasciato e si imbattono in Diablo l’aggressivo cane di Guelfo. Le parole corrono a ritroso nel tempo, chi si difende e chi si nasconde davvero? Quanto è feroce Diablo e quanto indifeso Birillo? Antoni ripercorre la doppia ricerca di un cane e della verità su una vicenda che ha marchiato Guelfo e che investe tutti i personaggi.
Quanto fa soffrire conoscere la verità? Quanto è doloroso penetrare nel mondo degli adulti? Filo e Rullo lo scoprono all’improvviso, supportati dall’aiuto dell’intrepida Amelie e del silenzioso Scacco, perché si precipita dalla salvezza all’abisso in un niente. L’amicizia che lega i due ragazzini li rende forti ma anche vulnerabili quando si tratta di fronteggiare un male dell’anima che scompiglia le loro certezze e li apre al mondo e alla loro quotidianità con occhi diversi.
Antoni ha una scrittura che accarezza o colpisce allo stomaco e ha un’abilità straordinaria nel raccontare un’indagine portata avanti da due bambini e poi passata come nella corsa a staffetta al commissario.
La solitudine legata alla crescita diventa la vera materia investigativa dell’autore che come in un gioco da bambini sorprende e intimorisce e le fa prendere identità inaspettate, rimescola le situazioni, svela segreti e ristabilisce una sorta di ordine. Si è soli da bambini ma anche da adulti e la solitudine ha in un certo senso a che fare con la timidezza che è solo uno scudo apparente di paura tra sé e lo sconosciuto, e che quando lo sconosciuto diventa conosciuto e abbatti lo scudo allora il timido mostra anche l’anima perché rimane senza difese.
Incipit: Il maresciallo Giuseppe De Benedittis rigira i quaderni tra le mani. Nero l’uno, rosso l’altro. Le copertine sporche di fango, gonfie, a stento riescono a trattenere le pagine. Odorano di muffa. Li sfoglia avanti e indietro.
Autore Gianluca Antoni
Titolo Io non ti lascio solo
Editore Salani
Prezzo euro 15,90
Il romanzo è Io non ti lascio solo di Gianluca Antoni, ed è la prima delle Stanze dell’omonima collana di Salani Editore.
Una stanza popolata da due giovanissimi amici, Filo e Rullo, in fuga per cercare il cane di uno di loro scappato nel bosco durante un temporale, in fuga lo sono anche gli altri personaggi coinvolti, Guelfo Tabacci che fugge dal mondo circostante e dal passato e si rifugia nella sua casa-cuccia col suo cucciolo che all’improvviso sparisce, fugge la donna di Guelfo dal suo carattere irascibile, vorrebbe fuggire anche il commissario De Benedittis dalla sua caserma in mezzo ai monti dove c’è poco o niente da fare, se non ammazzare il tempo in attività di routine, scappa Scacco, eterno ragazzone sfortunato e si rifugia sugli alberi o nel suo castello tra le nuvole.
Fughe in cerca di amore. La fuga diventa per l’autore un escamotage per raccontare le vite e le scelte di due giovani amici che per ritrovare il cane Birillo, un meticcio di mezza taglia colore nocciola, si infilano in una situazione da brivido che li mette di fronte alla paura ma anche davanti a grandi verità. Rullo e Filo insieme fino in fondo, uno l’alter ego l’altro, uno al posto dell’altro, uno sparisce quando compare l’altro.
Rullo ha l’anima è grande quanto una balena e Filo è il suo leader, il suo faro, diversissimi ma così simili quando si tratta di essere solidali o di aiutarsi a vicenda consegnano la testimonianza della loro ricerca alle pagine di due quaderni-diario, uno rosso e l’altro nero. Diari su cui scrivono forsennatamente la verità delle loro scoperte, la loro invasione nella proprietà di Guelfo Tabacci dove suppongono sia nascosto Birillo, i misteri che come un alone scuro avvolgono quell’uomo gigantesco e brusco, scrivono al chiarore lattiginoso della luna. Filo è il comandante e Rullo un soldato semplice, ma gli sta bene così.
Cercano il dolce Birillo, il cane di Filo compagno di giochi e di malinconie da quando la madre lo ha lasciato e si imbattono in Diablo l’aggressivo cane di Guelfo. Le parole corrono a ritroso nel tempo, chi si difende e chi si nasconde davvero? Quanto è feroce Diablo e quanto indifeso Birillo? Antoni ripercorre la doppia ricerca di un cane e della verità su una vicenda che ha marchiato Guelfo e che investe tutti i personaggi.
Quanto fa soffrire conoscere la verità? Quanto è doloroso penetrare nel mondo degli adulti? Filo e Rullo lo scoprono all’improvviso, supportati dall’aiuto dell’intrepida Amelie e del silenzioso Scacco, perché si precipita dalla salvezza all’abisso in un niente. L’amicizia che lega i due ragazzini li rende forti ma anche vulnerabili quando si tratta di fronteggiare un male dell’anima che scompiglia le loro certezze e li apre al mondo e alla loro quotidianità con occhi diversi.
Antoni ha una scrittura che accarezza o colpisce allo stomaco e ha un’abilità straordinaria nel raccontare un’indagine portata avanti da due bambini e poi passata come nella corsa a staffetta al commissario.
La solitudine legata alla crescita diventa la vera materia investigativa dell’autore che come in un gioco da bambini sorprende e intimorisce e le fa prendere identità inaspettate, rimescola le situazioni, svela segreti e ristabilisce una sorta di ordine. Si è soli da bambini ma anche da adulti e la solitudine ha in un certo senso a che fare con la timidezza che è solo uno scudo apparente di paura tra sé e lo sconosciuto, e che quando lo sconosciuto diventa conosciuto e abbatti lo scudo allora il timido mostra anche l’anima perché rimane senza difese.
Incipit: Il maresciallo Giuseppe De Benedittis rigira i quaderni tra le mani. Nero l’uno, rosso l’altro. Le copertine sporche di fango, gonfie, a stento riescono a trattenere le pagine. Odorano di muffa. Li sfoglia avanti e indietro.
Autore Gianluca Antoni
Titolo Io non ti lascio solo
Editore Salani
Prezzo euro 15,90