INTERVISTA A LORENZO BECCATI AUTORE DI “IL PESCATORE DI LENIN”
INDIMENTICABILE IL PERSONAGGIO DEL PESCATORE CAPACE DI SUSCITARE RIFLESSIONI E RIMORSI IN LENIN NEL SUO SOGGIORNO A CAPRI.
di Cristina Marra
24/03/2021
Le interviste di Cristina

L’autore si sofferma sulla figura del futuro padre dell’Unione Sovietica scandagliando passioni, timori, tendenze e flussi di coscienza di un uomo solo e in cerca di un contatto con la natura per riscoprirsi e lo fa affiancandogli un personaggio fittizio come Antò o muto, isolano doc che lo guida sull’isola e con devozione e amicizia lo aiuta nel suo percorso personale.
Lorenzo, anche nel nuovo romanzo unisci rigore storico e finzione narrativa. Quanto ti piace indagare i lati meno conosciuti e a volte inediti di personaggi celebri?
M i piace molto. Mischiare il vero con il plausibile è un esercizio godibile un piacere intellettuale irrinunciabile. Dopo aver letto i miei libri in parecchi, dubitando, mi chiedono quali siano i personaggi inventati e quali reali. Per me è un complimento.
Come hai scelto Lenin?
Lenin è un personaggio controverso che fa parte però della mia cultura politica da post sessantottino. (come Marx, Engels). Inoltre la molla è scattata quando ho appreso che a Capri c’è l’unico monumento in Europa dedicato a Lenin. Capri e Lenin uno strano accostamento che ha mosso la mia curiosità,
A Lenin affianchi Antò o muto, un personaggio all’opposto del russo, eppure così vicino a lui?

Antò rappresenta il popolo e le angherie di cui è vittima. La sete di uguaglianza e di giustizia sociale del pescatore coinvolgono Lenin e lo toccano nell’intimo.
In questo romanzo curi molto l’ambientazione. Oltre Lenin e Antò, è Capri la terza protagonista?
Sì, Capri è una dei protagonisti del romanzo con le sue clamorose bellezze, gli abitanti e gli stranieri che la popolano, i suoi segreti, i suoi misteri.
Con uno stile asciutto e una scrittura poetica fai scoprire Capri e attraverso l’isola racconti anche i subbugli, le debolezze, le scoperte inattese del giovane Lenin?
Questo è lo scopo delle mie pagine. Il futuro padre della Rivoluzione scopre la sofferenza del popolo pur trovandosi così distante dalla Russia. Per i proletari e le discriminazioni dei padroni le frontiere non esistono.
Antò è muto eppure si fa capire da tutti, è più difficile ascoltare che comunicare ?
Nei primi del Novecento ben pochi parlavano le lingue, ma proprio perché è muto Antò è più attento al linguaggio non verbale, al linguaggio del corpo, giungendo a capire gli stranieri dell’isola.
I personaggi femminili accompagnano i due amici, chi sono le donne capresi di Lenin e Antò?
Una in particolare: Elizaveta. La bellissima amante francese che Lenin ha realmente frequentato. In alcune cronache ho appreso che vi era una presenza femminile durante il soggiorno a Capri del capo dei bolscevichi. Io credo plausibile che si trattasse proprio di lei, visto il periodo.