INTERVISTA A LAVINIA FAGIUOLI ILLUSTRATRICE DI “INTORNO AL FUOCO “

ANTICHE STORIE E LEGGENDE DI POPOLI A NORD DEL MONDO

di Cristina Marra 24/11/2022
Le interviste di Cristina
INTORNO AL FUOCOReggio Calabria. Cent’anni fa veniva pubblicato “Intorno al fuoco” raccolta di fiabe e leggende del popolo Sami di Emilie Demant Hatt artista e viaggiatrice danese,

Demant si appassiona al popolo Sami svedese e vive con loro tra il 1907 e il 1908 e successivamente insieme al marito continua ad ascoltare e raccogliere testimonianze e storie finite nel libro. Curato da Bruno Berni, Intorno al fuoco- Fiabe e storie della terra dei Sami (Iperborea) contiene settanta testi con un’origine geograficamente variegata e molteplici narratori, e di conseguenza vi si percepisce una pluralità di voci. La copertina e i disegni in bianco e nero che accompagnano fiabe e leggende sono dell’illustratrice Lavinia Fagiuoli, affermata e nota sia in ambiti editoriale e della comunicazione che per collaborazioni con privati, fa del disegno una sua necessità primaria. Attratta dal rapporto uomo-natura utilizza molto l’inchiostro nero e tecniche pittoriche tradizionali.

Nel 2019 fonda il collettivo La Touche a Milano, luogo di confronto e sperimentazioni artistiche. 
 
 Lavinia in “Intorno al fuoco” Emilie Demant scrive che il gioco di ombre del fuoco basso è l’unica illustrazione adeguata per le storie raccontate. Per illustrare il testo hai immaginato anche tu di stare davanti al fuoco?

Certamente. Le mie illustrazioni in bianco e nero con texture diverse che si sovrappongono evocano proprio le tante ombre che proiettate sulla neve creano l'elemento principale del libro che per me e l’oralità. Il fatto che si tratti di storie orali che andavano di bocca in bocca è molto evidente ed è la cifra del libro. 
  
Renne, Kote e un grande fuoco sono gli averi dei Sami e li proponi in copertina. Che tecnica hai usato per i disegni?INTORNO AL FUOCO

I disegni sono tutti fatti a mano, con monotipia, bitipia, acquarello e disegni a inchiostro. La tecnica è mista: a volte faccio un semplice dipinto originale, lo scansiono e lo invio alla casa editrice, altre volte faccio dei collage, materici o digitali, di tanti lavori diversi. Le montagne in copertina vengono da un mio quaderno privato e sono uno dei miei disegni personali preferiti. Ho aggiunto digitalmente l’acqua, che avevo dipinto sulla riva di un lago durante l’estate e poi ho associato una monotipia del fuoco e delle stelle ed altri disegni di kote e renne. Ho lavorato sul contrasto tra rosso e verde e le mie illustrazioni hanno sempre molto nero perché l’inchiostro è la parte preponderante.
 
Leggende e fiabe raccontano storie di popoli e animali, credenze e superstizioni. Come hai scelto quelle da illustrare?

La scelta è stata in parte concordata con la casa editrice, in parte del tutto autonoma. Mi hanno lasciato molto libera. Il mio lavoro artistico è molto incentrato sulle relazioni e le influenze tra uomo e natura. Come l'uomo influenza l'ambiente circostante e viceversa. Le interdipendenze. Certamente le storie con le metamorfosi, in tutte le culture, mi attirano molto.
 
Se dovessi sceglierne una, quale hai apprezzato di più?

La mia storia preferita è quella che racconta come i Sami hanno iniziato a vivere con i cani perché il rapporto tra uomo e cane è uno dei temi di maggior interesse per me oggi, sempre nell’ottica delle interazioni tra uomo e natura.

Articoli LETTERATURA

Contattaci