INCONTRO CON FRANCESCA PARISI, DELLA “PUTIA” NELLA SPETTACOLARE ISOLA DI LIPARI

NELLA “CASA EOLIANA” TROVIAMO GLI STRAORDINARI ACCESSORI E GIOIELLI DELL’ECCELLENZA SICILIANA

CRISTINA MARRA 10/06/2024
ECCELLENZE MADE IN ITALY
PUTIA LIPARILipari. A Lipari, nell’incantevole stradina pedonale che conduce a Marina Corta, un grande cuore rosso attira e attrae a sé, è quello che campeggia sulla Casa Eoliana, il concept store, o meglio la Putìa, di Francesca Parisi.

Interamente dedicata a eccellenze siciliane, la putìa dal 2011 attinge ispirazione per le creazioni proprio dalle isole Eolie e dalle sue tradizioni per poi allargarsi all’intera isola madre, la Sicilia. Da Francesca sono soprattutto i Cori a “arredare” pareti, mensole e vetrine della piccola boutique che palpita come un cuore rosso e appassionato. “Cori” gioiello o oggetti decorativi realizzati da artigiani in pezzi unici in terracotta, ottone, argento, con pietre dure o pomici e ossidiane.PUTIA LIPARI

I cori di La casa eoliana si ispirano e celebrano l’antico e scaramantico cuore che veniva affisso fuori dalle case e la cui forma si ispira a quella della chiave dei forni.

E poi ancora coffe, scialli, stole, borse, prodotti per la cosmesi a base di ingredienti naturali, una scelta che propone il meglio dell’artigianalità isolana. Francesca con la sua bellezza mediterranea e il suo gusto sofisticato sa abbinare tradizione e modernità, raffinatezza ed eccentricità e offre a clienti che provengono da tutto il mondo un ventaglio di oggetti e gioielli che trasuda classicità, mito e made in Sicily. Citata su guide e testate prestigiose, la visita a La casa eoliana è diventata un rituale condiviso da molti clienti che nel tempo sono diventati anche amici di Francesca. Quanto Cori si trova in quella boutique? Tanto!

Ed è un cuore alla continua ricerca della bellezza e dell’emozione e che vuole trasmettere la condivisione e l’attaccamento a luoghi mitologici e magici che diventano di tutti. L’eccellenza di Francesca è proprio in questa sua vulcanicità creativa che ad ogni stagione regala un altro pezzo per costruire come in un mosaico a lei caro, un grande cuore dedicato alle sue isole. 

«Il mio Cori, anzi uno dei miei Cori, è lo Stupor (che indosso in foto con lei) che mi accompagna spesso nel mio errare per lavoro da un capo all’altro dell’Italia, realizzato a mano con fusione di ottone e alpacca è decorato con onice nera e microperle in resina, è un gioiello simbolico che, frutto del lavoro artigianale di esperti orafi siciliani, mi piace indossare in momenti importanti, quando sono attorniata da tante persone ed è ancora più emozionante mostrarlo e comunicare con loro… cu Cori!» 
 
Francesca sei catanese, cosa ti ha spinto dall’Etna  a Lipari?

PUTIA LIPARIDall'Etna a Lipari non è stato un passaggio diretto, in verità io ho vissuto 22 anni in Toscana, a Siena, e in quei 22 anni comunque di crescita su altri fronti ho maturato una grandissima nostalgia nei confronti della Sicilia.
Comunque ero sempre vicino all'arte, io ero mosaicista in Toscana, facevo mosaici, per cui comunque ero vicina all'ambiente dell'arte, del Chianti e di quelle zone senesi. E poi a un certo punto ho capito che dovevo rientrare a casa, dovevo rientrare in Sicilia, però non a Catania che comunque era troppo grande, troppo tutto. Ho deciso le Eolie anche perché c'era un sogno che mi guidava e questo sogno però è complicato e lungo da raccontare, era un sogno ricorrente comunque, e alla fine capìi che mi trovavo in una casa eoliana e quindi  dovevo andare alle Eolie  e mi sono innamorata di Lipari e così è nata anche La casa eoliana, il brand nasce da un sogno ricorrente.
 
Da quindici anni  il tuo concept store è uno scrigno di eccellenze siciliane con pezzi unici e collaborazioni con artigiani e artisti. Come li scegli?

Li scelgo in base all'eccellenza per l'appunto. Artisti e artigiani collaborano con me ormai da 13 anni in verità, dal 2011. Tutte le eccellenze che sono con me sono l'eccellenza dello stile, della tecnica, della tradizione siciliana.
Alcune cose chiaramente le realizziamo anche a Lipari, sono coinvolte anche le eccellenze del luogo, ma gli altri sono tutti esponenti di grande tradizione, alcuni sono chiaramente dei giovani artigiani che lavorano per La casa eoliana e tutti hanno in comune la grande passione, diciamo che lavorano tutti cu cori!
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Il cuore eoliano come racconta Francesca nella pergamena che allega a ogni creazione nasce come la chiave di volta tradizionalmente apposta sui forni a legna . Nel costruire le fornaci tramite tecniche tramandate nei millenni, le pietre del territorio accuratamente disposte a
spirale creavano una culla la cui punta e vertice era un cuneo a forma di cuore, che regalava stabilità. Una copia del cuore era poi murata all’ingresso, come portafortuna a simboleggiare sia provvidenza che generosità. Il forno era infatti luogo di riunione per più famiglie che condividevano tra loro. Vi si produceva il pane per la famiglia, ma anche nutrimento per i poveri e i bisognosi. Il cuore eoliano diventa quindi simbolo di scambio e di altruismo, forza di unione che riduce in cenere l’avarizia  e l’egoismo


Francesca perché hai puntato sul cuore eoliano?

Diciamo che quando ho iniziato a cercare questo cuore praticamente non ne parlava nessuno, era abbastanza sconosciuto, anzi era proprio sconosciuto.PUTIA LIPARI
Ho iniziato praticamente a fare una ricerca e capire questo cuore da dove veniva, intervistando vecchi muratori che adesso non ci sono più e ho ricostruito un po' questo cori che appariva nelle chiavi di volta dei grandi forni e in altri elementi dell’architettura locale.

Ogni anno proponi novità e prodotti vintage, mi racconti come nasce una creazione del brand? Quanto c’è di tuo e quanto coinvolgi il territorio nella tua Putìa?

Una creazione nasce dalla ricerca di ogni anno praticamente. Ogni anno cerchiamo di appunto proporre sempre le tecniche che comunque ormai sono consolidate, la cera persa, lo sbalzo, l'incisione. Cerchiamo di proporre comunque delle nuove creazioni che in qualche modo siano correlate con la storia, oltre che col territorio, intendo con la storia di Lipari.  Ora sono anni infatti, per esempio, che sto proponendo la Nike di Lipari così come è raffigurata nei crateri presenti al museo di Lipari al museo archeologico di Lipari, che è una Nike particolare, è portatrice di doni alle donne, quindi differente da quella di Samotracia o della grecità classica, che era colei che invece porgeva la palma al vincitore. Così come propongo altri elementi, quindi non solo il cuore, ma altri elementi proprio della storia isolana, come le reti. Per le reti chiaramente scelgo le reti di Lipari, che sono anche il tributo alle donne di mare, alle donne pescatrici.

Quest'anno abbiamo fatto una linea di monete in fusione a cera persa che riprendono le monete antiche col delfino e di Efesto ispirate a monete presenti nel museo.

La casa eoliana  è ormai un’eccellenza dell’isola tra turisti curiosi e vip diventati clienti affezionati. Quanto ti emoziona ancora aprire la porta della Putìa? Quali sono le richieste più frequenti della tua clientela?

E sì, ogni anno è sempre un'emozione aprire la  putìa perché ho tutto un gruppo di clienti storici, di amici che ritornano ogni anno. Conoscenti e amici che comunque ritornano su Lipari e quindi mi vengono a trovare, a visitare la putìa a acquistare le eccellenze che propongo. Richieste più frequenti non ne esistono in verità, ogni anno trovano gioielli e oggetti particolari che li attirano e di cui si innamorano e per questo è ancora più gratificante la mia grande ricerca creativa.

CRISTINA MARRA

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