“IL TEATRO DEI SOGNI” DI ANDREA DE CARLO

COME SU UN PALCOSCENICO, I PROTAGONISTI DI DE CARLO CI RACCONTANO QUESTA SOCIETÀ MALATA

di Cristina Marra 28/09/2020
Letto e recensito
ANDREA DE CARLOReggio Calabria. Il titolo contiene due parole magiche e suggestive, teatro e sogni, che Andrea De Carlo scandaglia e investiga con quattro personaggi contemporanei, interpreti di ruoli grotteschi sul palcoscenico reale della nostra società.

Politici, conduttrici e inviate televisive e archeologi di nobili origini diventano il microcosmo narrativo di De Carlo che ancora una volta sa cogliere le dinamiche sociali e i rapporti umani con l’occhio dell’investigatore e del segugio. A De Carlo non sfuggono il malcostume e l’apparenza, le fragilità e le forzature, i compromessi e l’ignoranza di cui si nutrono le figure rappresentative di una società basata sull’apparenza e la virtualità. Politica e informazione sembrano infettarsi a vicenda di un male che si espande  e che crea sterilità nei rapporti umani, corruzione e degrado.

“Il teatro dei sogni” è il suo ventunesimo romanzo e l’autore si cala nella realtà dei nostri giorni, nel modo dei social, del potere mediatico che si intreccia e si mescola con la mala gestione politica, alla devastazione dei territori a favore della speculazione edilizia e del facile guadagno, alla rincorsa del consenso che favorisce gli interessi personali a danno dei patrimoni pubblici. Sulla giostra che gira senza sosta De Carlo fa salire quattro figure simbolo e una quinta che diventa un occhio, un altro punto di vista che agisce dietro le quinte. E’ un teatro simbolico che fa da sfondo alla storia e che diventa il palcoscenico di una commedia amara e ironica in cui la risata diventa denuncia.

Guiscardo Guidarini, Veronica Del Muciaro, Annalisa Sarmani e Massimo Bozzolato, i protagonisti, sono posti in “una situazione fatta apposta per amplificare i dubbi”, davanti allo specchio che fa cadere le maschere del conformismo e della sottomissione alle “leggi” della società malata e corrotta e rivelano delusioni e ambizioni, l’autore entra nei loro panni e diventa regista e attore ponendosi davanti a scelte e a verità che tornano in superficie.

Qual è la distanza tra i sogni e la realtà? A Cosmarate a quindici chilometri da Suverso, torna alla luce un antico teatro e innesca una contesa feroce tra i due sindaci e coinvolge il proprietario del terreno, un archeologo sui generis e una giornalista televisiva che assale pur di fare notizia. Vengono fuori la politica ignorante e pericolosa e la situazione delle donne in carriera che rinunciano alla femminilità come difesa e faticano per affermare le loro idee nel confronto coi colleghi uomini.

De Carlo non racconta un protagonista ma tra tutti emerge la figura dell’archeologo di nobili origini Guiscardo che regala il suo nome al terzo dei suoi cani, un meticcio come lui “poco conforme alla propria linea di discendenza”, un uomo “privilegiato dalla nascita e maltrattato dalla vita” che colpisce il sistema e lancia sassi ai droni spioni che si insinuano in modo invasivo nella sua proprietà. Il romanzo procede a ritmo sostenuto e i quattro personaggi si evolvono dando il meglio e il peggio di sé, si alternano sulla scena rivelando due volti, due recite nel teatro della vita che nella corsa forsennata al potere sotto tutte le sue forme uccide i sentimenti e nega la bellezza. De Carlo chiude il sipario in modo magistrale e ancora una volta strappa un lungo applauso perché abbiamo tanto bisogno di sognare!

Incipit:” Se Veronica Del Muciaro dovesse dire qual è la sua paura più grande, direbbe senz’altro quella di perdere il momento. Fino a più o meno venticinque anni è riuscita a perderne milioni, di momenti: saltati fuori dal nulla senza il minimo preavviso e schizzati via senza che lei neanche riuscisse a capire cosa fossero, figuriamoci agguantarli in tempo”

Titolo Il teatro dei sogni
Autore Andrea De Carlo
Editore La nave di Teseo
Prezzo euro 20,00

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