IL COLLETTIVO SICILIA NIURA ORGANIZZA LA RASSEGNA "ISOLE NIURE".
SONO ROSARIO RUSSO, SEBASTIANO AMBRA, GAUDENZIO SCHILLACI E ALBERTO MINNELLA I QUATTRO SCRITTORI ACCOMUNATI DALL’AMORE PER LA LORO ISOLA E PER IL GENERE NOIR.
di Cristina Marra
20/03/2021
Le interviste di Cristina

A un anno da quel lancio, fortemente caratterizzato dall’avvento della pandemia che ne ha condizionato i progetti iniziali relegando al web anche le più piccole discussioni in seno ai quattro, viene annunciata la prima iniziativa digitale “Isole Niure”, sei appuntamenti con autori sardi e siciliani di narrativa noir che racconteranno i loro luoghi, i loro protagonisti e il loro modo di raccontare Sicilia e Sardegna Niure. Gli evennti sono organizzati in collaborazione con ‘Mondadori Bookstore Acireale’, il luogo fisico dal quale vengono gestiti gli incontri trasmessi in diretta sulla pagina facebook della stessa libreria. Il collettivo spiega l’iniziativa.
Il 13 marzo è iniziata la rassegna Isole Niure con la presentazione dell’ultimo romanzo di Piergiorgio Pulixi, come è nata l'idea di unire con un ponte noir Sicilia e Sardegna?
Isole Niure è una rassegna virtuale che abbiamo pensato proprio per dare un segnale forte ma soprattutto per valorizzare la nostra idea di condivisione, creando un ponte letterario che unisca Sicilia e Sardegna.
L'insularità è uno stato dell'anima, una condizione purgatoriale che ci porta a riflettere e che induce a considerare gli isolani come qualcosa di unico e molto complesso. Tramite la letteratura noir isolana cercheremo di scoprire a fondo il legame che questi autori hanno con la propria terra d'origine e come hanno cercato di condensarlo attraverso le loro opere.
Le isole si prestano a essere location di crimini e misteri sin dalle detective stories classiche. Quanto sono Niure Sicilia e Sardegna?

La Sicilia è una terra cromaticamente piuttosto complessa. Possiamo fare un tentativo, seppur impreciso, dividendola in due fasi cromatiche. Una prima, quasi ovvia a pensarci, è ricolma dei colori dell'estate, dei sospiri color pastello istigati da un morso a un arancino, dai rossi stordenti di certi tramonti, dall'odore di bellezza eterna che ti entra nei polmoni e ti lascia beato.
Poi, quando il sole è calato, l'arancino digerito e sulle spalle "a tuvagghia" (ovvero il telo da mare) ha lasciato il posto al cappotto di fresco lana, la cromatura cambia. Allora si entra in una seconda fase, meno scontata e più agganciata al reale, quella dei marroni e dei neri, dove ogni cosa perde i contorni, si smussa e bellezza e bruttezza, felicità e tristezza, bene e male, insomma, si mischiano. Così emerge la cronaca feroce, la vita quotidiana affastellata di difficoltà, di prepotenza mafiosa, di un continuo tirare a campare senza soluzione di continuità.
A nostro avviso la letteratura nera siciliana, il Niuru, quella più autentica nasce in mezzo alle due fasi. È una letteratura grigia che cerca di aprire una voragine e mostrare il marcio, lì dove tutto è apparentemente felice e colorato e, di contro, cerca di trovare luce, senza consolare mai, laddove la terra sembra piangere sempre sangue per un lutto ancestrale, che si perde nella notte dei tempi.
Crediamo valga lo stesso anche per la Sardegna, perché ogni isola del Mediterraneo vive questa bicromia, dove il nero, chiaramente è di certo protagonista.
Come avete scelto gli autori da coinvolgere? Tre nomi di autori imperdibili noir siciliani e sardi?
La scelta è ricaduta su nomi importanti, questo è indubbio. Al contempo possiamo affermare che gli scrittori coinvolti sono tutti profondamente legati al proprio territorio, così come vuole la migliore tradizione noir. Questo ci permetterà di raccontare a cuore aperto le due isole in un braccio di ferro tra modernità e tradizione, destrutturandone la retorica che c’è attorno.
Il nostro ringraziamento va sicuramente agli autori per la disponibilità dimostrata, ma soprattutto a Elena Filetti e Sebastiano Valastro, i librai della Mondadori Bookstore di Acireale, per aver curato i rapporti con le case editrici e le agenzie letterarie.
I nomi che consigliamo fanno tutti parte della rassegna. Per la Sardegna citiamo Eleonora Carta e Piergiorgio Pulixi, ospiti dei primi due appuntamenti. Per la Sicilia invece Gaetano Savatteri, Cristina Cassar Scalia, Giorgio Lupo e i sedici autori, tutti di spessore, che hanno firmato l’originale antologia horror “L’isola delle tenebre”, curata da Luca Raimondi e Giuseppe Maresca.
Il collettivo è nato prima della pandemia ma non si è fermato, quali sono i prossimi obiettivi?
Abbiamo intenzione di realizzare un evento in presenza, coinvolgendo magari gli autori che hanno accettato di partecipare a "Isole Niure" oltre a personaggi legati in qualche modo a loro e non necessariamente al mondo editoriale.
Registi, ad esempio, o sceneggiatori o attori che hanno avuto a che fare con opere legate al mondo della letteratura, lavorando su personaggi già affermati nel panorama editoriale e che grazie alle sinergie createsi fuori dal contesto cartaceo hanno trovato una nuova dimensione e un nuovo pubblico, creando una sorta di soluzione di continuità che ha portato ad allargare il bacino di lettori, soprattutto all'interno del genere al quale cerchiamo di dare visibilità in Sicilia.