“GLI INVISIBILI” DELLO SCRITTORE NORVEGESE ROY JACOBSEN
VIVERE IN UN’ISOLA CHE È UN COSMO IN MINIATURA, DOVE LE STELLE DORMONO NELL’ERBA SOTTO LA NEVE.
di Cristina Marra
24/03/2022
Letto e recensito
Reggio Calabria. Con Gli invisibili inizia la saga dei Barroy dello scrittore norvegese Roy Jacobsen ambientata sulla piccolissima isola Barroy a sud delle Lofoten.
Abitata dall’omonima famiglia composta da Hans, la moglie Maria, la figlioletta Ingrid, la sorella Barbro e l’anziano padre Martin, l’isoletta ha tre salici, quattro betulle e cinque sorbi ed è un luogo di piccole cose e grandi sacrifici e anche possedere una sedia o appropriarsi di quanto porta il mare sulla battigia è una ricchezza. Il romanzo, tradotto da Maria Valeria D’Avino, è diviso in cinquantatrè capitoli, ognuno dei quali rappresenta un quadro dettagliato e vivido di ciò che avviene sull’isola salda ed eterna agli inizi del Novecento.
Jacobsen, noto e pluripremiato scrittore norvegese, racconta i viaggi e i ritorni, i sogni e i progetti della manciata di componenti della famiglia fortemente legata a quel luogo perché nessuno può lascare un’isola, un’isola è un cosmo in miniatura, dove le stelle dormono nell’erba sotto la neve. Ma capita che qualcuno ci provi.
Se Hans si avventura per mare per raggiungere lo Stabilimento su un’altra isola e rifornirsi di quello che necessita, Barbro vorrebbe abbandonarla per sempre e sarà la piccola Ingrid, nel corso della sua crescita e formazione alla vita, a seguire lo svolgersi degli eventi della sua famiglia e a provare cosa significano l’abbandono e il ritorno. Viste dall’alto le casette di pietra di Barroy sembrano quattro dadi lanciati a caso, più una cantina per conservare le patate che d’inverno diventa un igloo, e invisibili sembrano i componenti della famiglia che agiscono quasi in un moto perpetuo e svolgono le faccende quotidiane direttamente influenzate dalla natura ed i suoi ritmi. I Barroy non conoscono cosa riserva il mondo fuori dall’isola, soltanto Maria è arrivata lì per il matrimonio e ha avuto modo di sapere cosa c’è altrove, chi vive su un’isola non la può lasciare, un’isola trattiene quel che ha con tutte le sue forze.
Vivere isolati dal mondo e con pochi contatti con gli abitanti delle isolette vicine assume un alto valore simbolico dei concetti di solitudine, rapporto con se stessi, evoluzione e cambiamenti sociali. I Barroy cavano la torba, pescano, pascolano le pecore, costruiscono steccati o il tanto agognato molo ma sono perennemente in balìa dei venti e delle tempeste, della pioggia e della neve, delle mareggiate e del ghiaccio o della selezione naturale e lo sono anche gli animali che arrivano sull’isola come il gatto Bonken o il cavallo senza nome.
Se assorti dal lavoro della terra i Barroy non alzano mai la testa sarà soltanto il silenzio a renderli consapevoli del loro destino e del loro essere al mondo su un’isola il silenzio è così insolito che la gente smette di colpo di fare quel che faceva e si guarda intorno per capire cosa succede. Il silenzio li stupisce. E’ misterioso, quasi un brivido di attesa, un forestiero senza volto che percorre l’isola a passi felpati, avvolto in un mantello nero.
Titolo Gli invisibili
Autore Roy Jacobsen
Traduzione Maria Valeria D’Avino
Editore Iperborea
Prezzo euro 18,00
Abitata dall’omonima famiglia composta da Hans, la moglie Maria, la figlioletta Ingrid, la sorella Barbro e l’anziano padre Martin, l’isoletta ha tre salici, quattro betulle e cinque sorbi ed è un luogo di piccole cose e grandi sacrifici e anche possedere una sedia o appropriarsi di quanto porta il mare sulla battigia è una ricchezza. Il romanzo, tradotto da Maria Valeria D’Avino, è diviso in cinquantatrè capitoli, ognuno dei quali rappresenta un quadro dettagliato e vivido di ciò che avviene sull’isola salda ed eterna agli inizi del Novecento.
Jacobsen, noto e pluripremiato scrittore norvegese, racconta i viaggi e i ritorni, i sogni e i progetti della manciata di componenti della famiglia fortemente legata a quel luogo perché nessuno può lascare un’isola, un’isola è un cosmo in miniatura, dove le stelle dormono nell’erba sotto la neve. Ma capita che qualcuno ci provi.
Se Hans si avventura per mare per raggiungere lo Stabilimento su un’altra isola e rifornirsi di quello che necessita, Barbro vorrebbe abbandonarla per sempre e sarà la piccola Ingrid, nel corso della sua crescita e formazione alla vita, a seguire lo svolgersi degli eventi della sua famiglia e a provare cosa significano l’abbandono e il ritorno. Viste dall’alto le casette di pietra di Barroy sembrano quattro dadi lanciati a caso, più una cantina per conservare le patate che d’inverno diventa un igloo, e invisibili sembrano i componenti della famiglia che agiscono quasi in un moto perpetuo e svolgono le faccende quotidiane direttamente influenzate dalla natura ed i suoi ritmi. I Barroy non conoscono cosa riserva il mondo fuori dall’isola, soltanto Maria è arrivata lì per il matrimonio e ha avuto modo di sapere cosa c’è altrove, chi vive su un’isola non la può lasciare, un’isola trattiene quel che ha con tutte le sue forze.
Vivere isolati dal mondo e con pochi contatti con gli abitanti delle isolette vicine assume un alto valore simbolico dei concetti di solitudine, rapporto con se stessi, evoluzione e cambiamenti sociali. I Barroy cavano la torba, pescano, pascolano le pecore, costruiscono steccati o il tanto agognato molo ma sono perennemente in balìa dei venti e delle tempeste, della pioggia e della neve, delle mareggiate e del ghiaccio o della selezione naturale e lo sono anche gli animali che arrivano sull’isola come il gatto Bonken o il cavallo senza nome.
Se assorti dal lavoro della terra i Barroy non alzano mai la testa sarà soltanto il silenzio a renderli consapevoli del loro destino e del loro essere al mondo su un’isola il silenzio è così insolito che la gente smette di colpo di fare quel che faceva e si guarda intorno per capire cosa succede. Il silenzio li stupisce. E’ misterioso, quasi un brivido di attesa, un forestiero senza volto che percorre l’isola a passi felpati, avvolto in un mantello nero.
Titolo Gli invisibili
Autore Roy Jacobsen
Traduzione Maria Valeria D’Avino
Editore Iperborea
Prezzo euro 18,00