“GHOST IL MUSICAL”, STRAORDINARIO SPETTACOLO, TRA BRANI IMMORTALI E ATMOSFERE ROMANTICHE
LA TRASPOSIZIONE, IN QUANTO A EFFETTI SPECIALI, NON HA NULLA DA INVIDIARE AL FAMOSO FILM CON DEMI MOORE
di Salvatore Scirè
08/02/2020
Recensione musical

La versione teatrale realizzata da Bruce Joel Rubin, lo stesso sceneggiatore del film, risulta assai fedele all’originale, e per certi aspetti ancora più spettacolare. Infatti, non solo ha saputo “tradurre” egregiamente il linguaggio cinematografico in un linguaggio teatrale, ma certi effetti speciali, che in cinema si realizzano normalmente, in teatro diventano veramente complicati da realizzare. A maggior ragione, quindi, il pubblico si entusiasma e rimane di stucco: vedere le “anime” che si distaccano dai corpi, o vedere un performer che si lancia e si tuffa letteralmente, passando attraverso il corpo della medium, beh – lasciatecelo dire! – non è una cosa da tutti i giorni.
Quindi, tanto di cappello a Ghost Il Musical, un lavoro complesso e impegnativo, che merita di sicuro tutto il successo e l’apprezzamento che sta riscuotendo.

Ricordiamo per sommi capi la trama: Sam, bancario di New York, è fidanzato con Molly, una giovane artista. Purtroppo, Carl, il suo capoufficio, oltre ad avere una forte simpatia per Molly, è in realtà un falso amico, nonché truffatore della banca, al punto da assoldare un killer per far fuori Sam. Grazie a una finta rapina, il drammatico evento si compie, sconvolgendo le vite dei due innamorati.
L’anima di Sam (con un bellissimo effetto) si stacca dal corpo e nei panni di un “fantasma” segue le vicende umane, quelle della sua Molly in particolare, insidiata da Carl e dal killer. Sam cerca di difenderla e grazie al “fantasma dell’ospedale” rintraccia Oda Mae, una medium con diversi precedenti penali. Ma è l’unico modo per manifestarsi a Molly.
Grazie a Oda Mae, Sam riesce a salvare Molly e a mandare a monte le truffe di Carl: un finale drammatico farà giustizia dello stesso Carl e del killer.
Tra le altre scene che colpiscono, ricordiamo quella iniziale del Pronto Soccorso e quella del treno, dove conosce un altro “fantasma” che gli insegnerà a spostare gli oggetti materiali. Ma non mancano i momenti di intenso romanticismo, accompagnati da bellissime melodie, tra cui la celeberrima Unchained melody: ricordiamo il quadro della lavorazione dell’argilla o la scena dei poster giganti.
Tutto il musical viaggia su ritmi incalzanti, sostenuto da musiche rock, che danno luogo a balletti di grande efficacia: ad esempio il balletto dei bancari o i balletti acrobatici in stile street dance.
Che dire del cast? Sono quasi tutti molto giovani, ma denotano una grande preparazione in materia di musical.
Mirko Ranù interpreta egregiamente il ruolo di Sam, esprimendo benissimo l’intensa drammaticità del suo personaggio. Il ruolo di Molly è affidato a Giulia Sol: una scelta riuscitissima, visto come canta e come recita la ragazza.
Gloria Enchill nella parte della medium Oda Mae è semplicemente strepitosa, un vero concentrato di energia, mentre la guest star internazionale Ronnie Jones è brillante ed efficace nel divertente ruolo del fantasma dell’ospedale.
A Thomas Santu, infine, è affidata la parte del “cattivo” Carl, ma anche lui se la cava magnificamente in un ruolo certamente non facile.
La regia e la scenografia sono di Federico Bellone firma ormai internazionale, che ha contribuito al trionfo in Italia di grandi musical: ricordiamo l’ultimo: Mary Poppins!
Le scelte registiche sono tutte indovinate e ben curate: d’altro canto, non sarebbe stato possibile ottenere quegli effetti straordinari che abbiamo ammirato, senza un grosso lavoro di preparazione. Complimenti a Federico Bellone.
La regia associata e la coreografia sono di Chiara Vecchi, mentre il disegno luci è di Valerio Tiberi.
A proposito dei suggestivi effetti speciali, il produttore Gianmario Longoni aveva già spiegato in sede di conferenza stampa come, là ove possibile, si fosse preferito ricorrere all’illusionismo, piuttosto che alla tecnologia. Infatti, tali effetti speciali, (le anime che escono dai corpi o che passano attraverso i corpi) sono opera di quel grande illusionista che si chiama Paolo Carta.
Ricordiamo infine la colonna sonora, firmata da Dave Stewart e Glen Ballard, con la struggente Unchained Melody che ha fatto innamorare tante coppie.
Ghost è un musical in cui si fondono due grandi misteri: quello dell’amore e quello del paranormale, entrambi spesso inspiegabili, anche se per motivi diversi; il tutto accompagnato da un notevole substrato di comicità e di diffusa ironia.
Complimenti a tutti, con l’augurio che il meritato successo premi adeguatamente lo sforzo produttivo ed artistico, indispensabile per confezionare un prodotto di altissimo livello.
Uno spettacolo da non perdere!
Fino al 9 febbraio 2020
Teatro Sistina – Via Sistina Roma
Info: 06.4200711 – www.ilsistina.it
TOURNÉE
25 e 26 gennaio Bologna Teatro EuropAuditorium
dal 28 gennaio al 9 febbraio Roma Il Sistina
dall’11 febbraio al 1 marzo Milano Teatro degli Arcimboldi
6 e 7 marzo Lugano LAC
8 marzo Bergamo Teatro Creberg
10 marzo Cassano Magnago Teatro Auditorium
13 marzo Varese Openjobmetis
14 marzo Padova Gran Teatro Geox
20 e 21 marzo Torino Teatro Colosseo
24 e 25 marzo Parma Teatro Regio
27 marzo Como Teatro Sociale
28 marzo Legnano Teatro Galleria
30 e 31 marzo Forlì Teatro Diego Fabbri
2 aprile Fermo Teatro dell’Aquila
4 e 5 aprile Bari Teatroteam
6 aprile Brindisi Teatro Verdi
18 aprile Catanzaro Politeama
2 maggio Montecatini Terme Teatro Verdi
dal 7 al 10 maggio Firenze Teatro Verdi
dal 14 al 16 maggio Genova Politeama Genovese