“CHE COSA SA MINOSSE”, GHOST STORY DI FRANCESCO GUCCINI E LORIANO MACCHIAVELLI
MINOSSE, GATTO ENIGMATICO, È IL CUSTODE DEI SEGRETI DELLA MISTERIOSA ABITAZIONE DI DUE NUOVI INQUILINI.
di Cristina Marra
17/12/2020
Letto e recensito
Reggio Calabria. Guccini e Macchiavelli colpiscono ancora! Da oltre venti anni firmano romanzi in coppia e stavolta tornano in libreria con una ghost story dal sapore gotico in cui fantasmi, misteri, una quercia e un gatto diventano i cantori di un luogo dell’Appenino.
“Che cosa sa Minosse”( Giunti) è una storia di fantasmi e gente strana, come recita il sottotitolo, e anche di una casa torre che si chiama Pietrapesa e custodisce proprio in quel nome qualcosa di segreto. Maurizio, scrittore in cerca di ispirazione, e la moglie Marta, stanca della vita cittadina, si innamorano di quell’edificio cadente ma affascinante “i muri sembravano invasi dai tralci dell’edera e, qua e là, chiazzati dai ciuffi della parietaria. Qualche finestra pencolava appesa a un cardine e la porta d’ingresso, sebbene ancora ben serrata, dimostrava tutti gli anni che aveva”.
Amore a prima vista, la acquistano e si trasferiscono subito dopo il restauro in cerca di quiete e contatto con la natura. “Nero come un fuochista di locomotiva a vapore”, arriva dalla cantina e la coppia se lo ritrova tra le gambe, è un gatto e riesce a farsi adottare col nome di Minosse di dantesca memoria. Minosse sembra conoscere tutto di quel luogo, di quella casa che offre panorami splendidi, mura accoglienti e ritmi rilassanti, e compare e scompare alla vista di Maurizio e Marta e partecipa al ménage familiare con riservatezza e circospezione.
Quando strani rumori e apparizioni cominciano a turbare le notti dei protagonisti, Minosse percepisce tutto. Che cosa conosce quel gatto nero “come un tizzone di inferno”? La casa ha dei fantasmi o qualcuno vuole spaventare i nuovi proprietari?
Guccini e Macchiavelli, senza mai calcare la mano si lasciano andare a uno stile narrativo semplice e genuino come i luoghi che raccontano e scrivono una storia che dà voce a quei posti e ai suoi abitanti che ne rappresentano peculiarità e mentalità, come Isolina, la governante che sa più di quello che rivela, il parroco, il professore o le altre persone che Maurizio incontra e interroga per conoscere i misteri che avvolgano la sua casa.
Maurizio inizia un’indagine personale mentre Minosse presidia il territorio. Sono ancora i luoghi a parlare o a tacere, a svelare o a celare la verità e Minosse conduce il gioco tra ciò che appare e ciò che resta invisibile.
Incipit “ L’auto era un Maggiolino Volkswagen color antracite e percorreva la quieta strada di montagna fiancheggiata da una folta vegetazione, ancora verdeggiante nonostante fosse agosto inoltrato. Al volente c’era Maurizio, uno scrittore cinquantenne in ottima forma; al fianco la moglie Marta, un po' più giovane di lui”.
Titolo: Che cosa sa Minosse
Autori: Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli
Editore: Giunti
Prezzo: euro 15,00
“Che cosa sa Minosse”( Giunti) è una storia di fantasmi e gente strana, come recita il sottotitolo, e anche di una casa torre che si chiama Pietrapesa e custodisce proprio in quel nome qualcosa di segreto. Maurizio, scrittore in cerca di ispirazione, e la moglie Marta, stanca della vita cittadina, si innamorano di quell’edificio cadente ma affascinante “i muri sembravano invasi dai tralci dell’edera e, qua e là, chiazzati dai ciuffi della parietaria. Qualche finestra pencolava appesa a un cardine e la porta d’ingresso, sebbene ancora ben serrata, dimostrava tutti gli anni che aveva”.
Amore a prima vista, la acquistano e si trasferiscono subito dopo il restauro in cerca di quiete e contatto con la natura. “Nero come un fuochista di locomotiva a vapore”, arriva dalla cantina e la coppia se lo ritrova tra le gambe, è un gatto e riesce a farsi adottare col nome di Minosse di dantesca memoria. Minosse sembra conoscere tutto di quel luogo, di quella casa che offre panorami splendidi, mura accoglienti e ritmi rilassanti, e compare e scompare alla vista di Maurizio e Marta e partecipa al ménage familiare con riservatezza e circospezione.
Quando strani rumori e apparizioni cominciano a turbare le notti dei protagonisti, Minosse percepisce tutto. Che cosa conosce quel gatto nero “come un tizzone di inferno”? La casa ha dei fantasmi o qualcuno vuole spaventare i nuovi proprietari?
Guccini e Macchiavelli, senza mai calcare la mano si lasciano andare a uno stile narrativo semplice e genuino come i luoghi che raccontano e scrivono una storia che dà voce a quei posti e ai suoi abitanti che ne rappresentano peculiarità e mentalità, come Isolina, la governante che sa più di quello che rivela, il parroco, il professore o le altre persone che Maurizio incontra e interroga per conoscere i misteri che avvolgano la sua casa.
Maurizio inizia un’indagine personale mentre Minosse presidia il territorio. Sono ancora i luoghi a parlare o a tacere, a svelare o a celare la verità e Minosse conduce il gioco tra ciò che appare e ciò che resta invisibile.
Incipit “ L’auto era un Maggiolino Volkswagen color antracite e percorreva la quieta strada di montagna fiancheggiata da una folta vegetazione, ancora verdeggiante nonostante fosse agosto inoltrato. Al volente c’era Maurizio, uno scrittore cinquantenne in ottima forma; al fianco la moglie Marta, un po' più giovane di lui”.
Titolo: Che cosa sa Minosse
Autori: Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli
Editore: Giunti
Prezzo: euro 15,00