ANTONIO FUSCO “LA STAGIONE DEL FANGO- INFERNO PER IL COMMISSARIO CASABONA”
COSA PROVA UN COMMISSARIO QUANDO È DALL’ALTRA PARTE DELLA BARRICATA?
di Cristina Marra
08/10/2020
Letto e recensito
Reggio Calabria. Tommaso Casabona è un uomo in fuga! Il commissario Tommaso Casabona, protagonista della fortunata serialità di Antonio Fusco, stavolta è diventato preda, braccato dai suoi stessi colleghi e collaboratori e per lui comincia una nuova stagione, quella del fango difficile da pulire e da levarsi pure dall’anima. In ferie, lasciato dalla moglie Francesca che gli ha preferito l’oncologo che l’ha curata, Casabona è svegliato alle sei del mattino dagli agenti della sua squadra e dal capo della Criminalpol di Firenze, hanno un mandato di perquisizione con l’accusa di omicidio del dottor Marco Romoli, l’amante della moglie.
A Casabona non resta che fuggire per indagare, scoprire la verità e scagionarsi. Come ci si sente quando si è dalla parte del criminale ricercato pur essendo innocente? Che decisioni prendere e chi coinvolgere o chi proteggere?
Fusco porta all’inferno il suo protagonista, un inferno fatto di accuse infamanti e infondate che innescano un crescendo di dubbi e timori di non riuscire a uscirne con l’aiuto della giustizia. Fusco è un indagatore dell’animo umano, delle sue sfaccettature e dei suoi colori che tendono spesso al nero e con Casabona lo scandaglia a fondo con storie intrise di quella sottile e sensibile visione della realtà che solo uno sguardo vigile e sensibile può cogliere e raccontare.
Antonio Fusco, funzionario della Polizia di Stato e criminologo forense, e vincitore di prestigiosi premi letterari, ha abituato i lettori a leggere il male nascosto non solo nei colpevoli ma anche nella società degli insospettabili, un male che dilaga e che ci sfiora, che si insinua in modo silente anche nel mondo della Legge e della Giustizia.
Lo scrittore dedica il romanzo alle vittime della giustizia “a chi ha pagato un prezzo altissimo per fatti che non aveva commesso e per colpe che non aveva. A iniziare da Enzo Tortora”.
Con una scrittura sicura e matura, pone il suo investigatore dall’altra parte seguito dall’ombra del sospetto, ricercato dai suoi stessi uomini, Casabona comincia a fare luce su se stesso, sulla sua vita sradicata da quella Napoli che “sembrava una tela di Caravaggio” e attecchita a Valdenza, sui suoi affetti più intimi, sugli amici che si rende conto di non avere. Di chi si può fidare Casabona? E quanto la sua squadra lo conosce a fondo da anticipare le sue mosse?
A Napoli ritorna per scoprire le ragioni per le quali il pentito Ciro Auriemma, detto Van Gogh, lo accusa di omicidio e “il passato è un’ombra che non ti abbandona mai. E’ un cane bastardo e fedele che segue ogni tuo passo” e ritorna pure sulle tracce di se stesso, della sua gioventù, delle atmosfere della sua città che ti fa sentire il mare dentro “con la sua promessa di verità e libertà”. Il commissario Casabona si sente una pedina senza protezione e allo sbaraglio e può contare solo sulla sua anima nera da sbirro di strada che ha sempre la meglio e guida le sue scelte.
Uomo di legge ma anche marito e padre, il protagonista di Fusco fa i conti anche con la sua famiglia, con i figli Alessandro e Chiara, con l’ex moglie Francesca perché gli affetti familiari sono “ciò che ti resta quando stai perdendo tutto. Una scatola da aprire per vedere cosa c’è dentro che possa aiutarti a sopravvivere”. Antonio Fusco scrive un gran bel romanzo che va oltre il genere poliziesco e tocca le corde delicate del sistema giustizia soffermandosi sugli stati d’animo, i timori, la sensazione di sentirsi spacciati, inermi e indifesi anche quando si è innocenti.
Incipit. Dal prologo “Credi che sia sufficiente partire per cambiare vita? Sei convinto che andartene in un’altra città, stare con gente nuova, imparare altre lingue possa fare di te una persona diversa? Ti illudi. Il passato è un’ombra che non ti abbandona mai.”
Autore Antonio Fusco
Titolo La stagione del fango
Editore Giunti
Prezzo euro16,00
A Casabona non resta che fuggire per indagare, scoprire la verità e scagionarsi. Come ci si sente quando si è dalla parte del criminale ricercato pur essendo innocente? Che decisioni prendere e chi coinvolgere o chi proteggere?
Fusco porta all’inferno il suo protagonista, un inferno fatto di accuse infamanti e infondate che innescano un crescendo di dubbi e timori di non riuscire a uscirne con l’aiuto della giustizia. Fusco è un indagatore dell’animo umano, delle sue sfaccettature e dei suoi colori che tendono spesso al nero e con Casabona lo scandaglia a fondo con storie intrise di quella sottile e sensibile visione della realtà che solo uno sguardo vigile e sensibile può cogliere e raccontare.
Antonio Fusco, funzionario della Polizia di Stato e criminologo forense, e vincitore di prestigiosi premi letterari, ha abituato i lettori a leggere il male nascosto non solo nei colpevoli ma anche nella società degli insospettabili, un male che dilaga e che ci sfiora, che si insinua in modo silente anche nel mondo della Legge e della Giustizia.
Lo scrittore dedica il romanzo alle vittime della giustizia “a chi ha pagato un prezzo altissimo per fatti che non aveva commesso e per colpe che non aveva. A iniziare da Enzo Tortora”.
Con una scrittura sicura e matura, pone il suo investigatore dall’altra parte seguito dall’ombra del sospetto, ricercato dai suoi stessi uomini, Casabona comincia a fare luce su se stesso, sulla sua vita sradicata da quella Napoli che “sembrava una tela di Caravaggio” e attecchita a Valdenza, sui suoi affetti più intimi, sugli amici che si rende conto di non avere. Di chi si può fidare Casabona? E quanto la sua squadra lo conosce a fondo da anticipare le sue mosse?
A Napoli ritorna per scoprire le ragioni per le quali il pentito Ciro Auriemma, detto Van Gogh, lo accusa di omicidio e “il passato è un’ombra che non ti abbandona mai. E’ un cane bastardo e fedele che segue ogni tuo passo” e ritorna pure sulle tracce di se stesso, della sua gioventù, delle atmosfere della sua città che ti fa sentire il mare dentro “con la sua promessa di verità e libertà”. Il commissario Casabona si sente una pedina senza protezione e allo sbaraglio e può contare solo sulla sua anima nera da sbirro di strada che ha sempre la meglio e guida le sue scelte.
Uomo di legge ma anche marito e padre, il protagonista di Fusco fa i conti anche con la sua famiglia, con i figli Alessandro e Chiara, con l’ex moglie Francesca perché gli affetti familiari sono “ciò che ti resta quando stai perdendo tutto. Una scatola da aprire per vedere cosa c’è dentro che possa aiutarti a sopravvivere”. Antonio Fusco scrive un gran bel romanzo che va oltre il genere poliziesco e tocca le corde delicate del sistema giustizia soffermandosi sugli stati d’animo, i timori, la sensazione di sentirsi spacciati, inermi e indifesi anche quando si è innocenti.
Incipit. Dal prologo “Credi che sia sufficiente partire per cambiare vita? Sei convinto che andartene in un’altra città, stare con gente nuova, imparare altre lingue possa fare di te una persona diversa? Ti illudi. Il passato è un’ombra che non ti abbandona mai.”
Autore Antonio Fusco
Titolo La stagione del fango
Editore Giunti
Prezzo euro16,00