“ANIMALI IN VIAGGIO” DELLA BIOLOGA MARINA CLAUDIA FACHINETTI

PER I TIPI DI “BATTELLO A VAPORE”, UN APPASSIONANTE VOLUME PER I VIAGGIATORI DAL PALATO RAFFINATO. QUESTA L’INTERVISTA

CRISTINA MARRA 24/01/2025
LE INTERVISTE DI CRISTINA
FACHIINETTI“Viaggiatori di tutto il mondo, benvenuti! State per partire per una straordinaria spedizione che vi porterà a solcare cieli, mari e terre di tutto il Pianeta! Così scrive Chiara Borelli, caporedattrice di Focus Wild nella prefazione di “Animali in viaggio” l’ultimo libro di Claudia Fachinetti edito da Il battello a vapore. Un nuovo viaggio che la scrittrice, biologa marina e giornalista, ci fa compiere in compagnia di dieci animali migratori che percorrono straordinari tragitti e che l’autrice ci riporta con altrettanti racconti abbinati a mappe, statistiche, parole chiave e schede. Le migrazioni accomunano animali ed esseri viventi e Fachinetti ce lo ricorda con sensibilità e competenza.
 
Claudia, tutti i tuoi libri sono viaggi nella scoperta, dal riccio ninna al gatto bionico, alle orche di Genova. Da biologa e scrittrice come scegli i tuoi protagonisti?
 
In realtà sono loro che scelgono me! Attraverso articoli, notizie, video su internet, nuove conoscenze ecc. entro in contatto con storie e idee che meritano e chiedono di essere raccontate e io, semplicemente lo faccio. Sono tutte storie che racchiudono, oltre la bellezza degli animali, anche insegnamenti importanti che riguardano noi umani e che, grazie alla natura, possiamo finalmente vedere diversamente.
 
Migrare significa muoversi, spostarsi per la sopravvivenza. Le migrazioni degli animali diventano anche un esempio per gli esseri umani e in un certo senso anche simbolici della libertà e dell’accoglienza?FACHINETTI
 
Certamente ed è un po’ da questo che nasce il libro. Volevo che attraverso i viaggi più che verosimili degli animali migratori raccontati da loro stessi i lettori capissero quanto anche noi siamo in realtà “animali” e “migratori”. Ci spostiamo per le stesse ragioni e lo abbiamo sempre fatto e ancora lo faremo in futuro come “migratori climatici” alla ricerca delle condizioni migliori in cui vivere, nutrirci, procreare.
 
Dai grandi mammiferi ai piccoli insetti come hai selezionato le dieci storie?
 
Volevo innanzitutto che rappresentassero tutte le categorie animali, non solo gli uccelli che sono probabilmente il gruppo di migratori più numeroso, tutti gli ambienti, cioè aria, terra e acqua, e tutti i continenti, dai poli all’equatore, dalle Americhe all’Australia passando per l’Africa. Secondariamente ho scelto migrazioni che andassero al di là della lunghezza effettiva ma fossero un buon punto di partenza per parlare di un tema come nel caso dell’orso polare e i cambiamenti climatici per esempio. Insomma, ogni migrazione racchiude qualcosa di straordinario oltre il viaggio stesso.
 
Nel libro oltre alle storie di migrazioni ci sono anche contributi importanti?
 
Sì, come sempre amo inserire box di approfondimento sui temi che tratto e in questo caso mi sono per così dire allargata entrando in due campi che non mi competono: lo spazio e i migranti intesi come esseri umani. Così per quest’ultimo punto ho chiesto a uno dei massimi esperti, Fabrizio Gatti, giornalista eccezionale che in prima persona ha compiuto sotto copertura il viaggio di queste persone con tutto ciò che ne comporta. Per lo spazio, invece ho chiesto a Adamantia Paizis dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. La prefazione, infine, è a cura dell’amica Chiara Borelli della rivista Focus Wild.
 
Sei anche tu una viaggiatrice. Cosa ti insegnano i tuoi viaggi e quanto ti aiutano nella tua attività?
 
Io amo viaggiare sopra ogni cosa, persino scrivere credo. Ma purtroppo non sempre posso farlo quanto e dove vorrei. Comunque niente arricchisce più e ti nutre più di meraviglia di un viaggio nella natura. Viaggiare ti porta sempre più a comprendere il valore e la fragilità di certe cose, della natura, delle relazioni tra specie, uomo compreso. Viaggiare ispira storie infinite per chi, come me, ne è costantemente alla ricerca.
Sei in tour col libro, com’è accolto da lettori giovanissimi e adulti?
Direi bene anche se siamo solo all’inizio. Ho creato una sorta di gioco da tavolo gigante da fare in classe o alle presentazioni che permette ai giocatori di appassionarsi e imparare ancora di più sulla vita dei migratori. Facendo circa un libro all’anno non c’è veramente una fine di un tour ma i libri si intrecciano e continuano a girare a seconda delle occasioni. A proposito sto già lavorando al prossimo che sarà qualcosa di speciale, sempre a tema natura ovviamente, ma vedrà la luce tra un annetto.
 
CRISTINA MARRA

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