“STAVOLTA M'AMMAZZO SUL SERIO”, UN OMAGGIO AD ANTONIO AMURRI

L’ADATTAMENTO PER LA LETTURA TEATRALE DELL’OMONIMO LIBRO, E’ DELLA FIGLIA ROBERTA E DI ANDREA PERGOLARI, AL TEATRO DELLE SEDIE

di Salvatore Scirè 04/04/2023
Visto e recensito
AMURRIRoma. Chi non ricorda quei meravigliosi spettacoli televisivi del sabato sera, firmati da Antonio Amurri e Dino Verde?

Ebbene, al Teatro Delle Sedie è andato in scena uno spettacolo specialissimo, sognante e fantasioso, che ha voluto magicamente proiettarci nel passato, a quell’epoca in cui la TV era fatta da persone preparate, colte, raffinate e capaci di coniugare umorismo e “teatralità” (in senso lato, ovviamente, visto che parliamo di televisione).

Antonio Amurri è stato uno di queste persone: un giornalista, uno scrittore, un autore, cui si devono tanti programmi radiofonici, televisivi, ma anche i testi di moltissime canzoni, portate al successo da grandi interpreti: da Piccolissima Serenata (Teddy Reno e Renato Carosone) a Sabato notte (Mina), da Tango Italiano (Miranda Martino) e La banda (Mina).

Nella sua produzione figurano anche vari libri umoristici. Uno di questi è Stavolta m'ammazzo sul serio. Ebbene, per ricordare la figura e la valenza autorale di Antonio Amurri, la figlia Roberta Amurri, insieme con Andrea Pergolari, ha voluto un originale adattamento con relativa mise en espace. Significativi passaggi del libro sono stati letti, in maniera molto teatrale, da Emanuele Salce, Paolo Giommarelli e Manuela Lomeo, con la partecipazione dell’Ensemble Armonia Nascosta diretto da Franco Di Luca. Il tutto con la brillante regia di Massimiliano Pazzaglia.

La storia è quella di un cinquantenne sull’orlo del suicidio, del suo rapporto con la moglie, il figlio e la giovane amante, nonchè dei suoi fallimentari tentativi di darsi la morte, che per un motivo e per l’altro vanno a vuoto. L’adattamento ha inserito il personaggio dell’inconscio, che serve a rafforzare la vis comica della narrazione.

I vari momenti della lettura sono stati intervallati da canzoni che ci hanno riportato indietro nel tempo: ai tempi di Amurri, appunto, scegliendo brani che fossero aderenti al testo, da Sabato notte e Prendi una matita di Mina, a Capypso Melody di Johnny Dorelli.

Il risultato si è concretizzato in una piacevolissima serata carica di significati, di ricordi, di affetto.

Complimenti vivissimi a tutti gli interpreti e ai protagonisti. Un plauso speciale al Teatro Delle Sedie, che rappresenta un vivace e fervido faro di cultura acceso nella periferia di Roma Nord.

A quanto abbiamo potuto capire, lo spettacolo verrà riproposto, presumibilmente in forma teatrale. E vi assicuriamo che sarà veramente da non perdere!
 
Salvatore Scirè
 
Teatro Delle Sedie
Via Veientana Vetere 51 (Labaro) - Roma
Info: 320 1949821  info@teatrolesedie.it

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