“SI VEDE CHE ERA DESTINO”, SCRITTA DA LUCA GIACOMOZZI PER LA REGIA DI FRANCESCA NUNZI

AL TEATRO ROMA CON EMILIANO REGGENTE, ATTILIO FONTANA E CLAUDIA FERRI

SALVATORE SCIRE' 12/05/2025
VISTO E RECENSITO
SI VEDE CHE ERA DESTINOAl Teatro Roma è in scena una divertente commedia dal titolo “Si vede che era destino”, un bel lavoro nato dalla brillante penna di Luca Giacomozzi ed ultimo in ordine di tempo. La pièce infatti va in scena in prima nazionale, con la efficace ed autorevole regia di Francesca Nunzi.

La commedia risulta frizzante e divertente sin dalle primissime battute e si sviluppa prendendo di mira le fragilità umane, l’importanza di certi affetti ma anche di alcuni valori. Se poi, ci si mette di mezzo anche un destino beffardo, beh, allora c’è spazio per riflessioni autentiche, ma anche per situazioni caratterizzate da una forte e piacevole vis comica.

Massimo Proietti sta vivendo con trepidazione le sue ultime ore da celibe: infatti, il fratello Damiano, un ingegnere piuttosto pasticcione, gli ha addirittura organizzato uno specialissimo “addio al celibato” in casa e senza invitare gli amici!!!!!SI VEDE CHE ERA DESTINO

Dopo i primi vivaci scambi di battute fra i due, ecco suonare alla porta Tamara, una sensuale go-go dancer, spigliata e allegra, purtroppo affetta da una sindrome piuttosto grave: infatti, è convinta di avere con sé una bimba di 4/5 anni con cui parla e si relaziona. Già questo dettaglio fa decollare efficacemente il meccanismo comico.

I due fratelli hanno spesso vigorosi battibecchi ed in occasione di uno scontro involontario, Massimo cade per terra, sbatte la testa e, quando riprende conoscenza, non ricorda più nulla. O meglio si risveglia convinto di avere 14 anni e di vivere ancora a Canino, il suo paesino natale. Tamara consulta un amico medico: si tratta di una amnesia dissociativa (o qualcosa di simile), motivo per cui la promessa sposa (non bella ma ricchissima!) lo molla del tutto. Così il povero Massimo cerca con difficoltà di ricostruire il suo passato. Nel frattempo nasce un qualcosa con la bella Tamara, finchè a un certo punto non si scopre che.... beh, non vi diciamo certamente come va a finire. E’ meglio scoprirlo andando al Teatro Roma!

Come dicevamo, il testo di Luca Giacomozzi è ben scritto e ricco di battute e di gags indotte dalle situazioni paradossali che sgorgano dalla sua fantasia. Il finale cede alla tentazione della romantica riscoperta del “bambino” che rimane presente in ciascuno di noi.

Gli attori sono molto bravi: Emiliano Reggente sfodera una comicità travolgente e spontanea, anche Attilio Fontana esprime una presenza elegante e brillante; inoltre suona la chitarra e canta molto bene! Claudia Ferri è perfetta nel ruolo della go-go dancer, apparentemente una ragazza “facile”, che invece nel momento dell’incidente rivelerà tutta la sua umanità. E poi si scoprirà pure che.... (non lo diciamo!).
La regia di Francesca Nunzi è impeccabile: ha saputo imprimere ritmi e tempi comici perfetti a tutta la commedia, sfruttando ogni situazione per arricchirne la comicità.

Gradevole la scenografia firmata da Michele Funghi.

Certamente uno spettacolo che vale la pena andare a vedere. Diverte e si fa gustare fino alla fine.

Complimenti a tutti!
 
Salvatore Scirè
 
Fino al 18 maggio 2025
Teatro Roma
Via Umbertide, 3 -   Roma
Info: tel. 06.7850626

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