“SHYLOCK”, MAGISTRALE SPIN-OFF DEL MERCANTE DI VENEZIA AL TEATRO ARCOBALENO

UN GIGANTESCO ENNIO COLTORTI-SHYLOCK SPIEGA LE SUE RAGIONI

VITO BRUSCHINI 06/04/2024
VISTO E RECENSITO
shylock ennio coltortiRoma. Scritto dal bravissimo Giuseppe Manfridi che nella commedia (o tragedia a piacere) interpreta il mercante da giovane, è un perfetto spin-off, come si usa oggi con i personaggi più azzeccati e affascinanti delle serie televisive.

E l’usuraio ebreo, del Mercante di Venezia di Shakespeare è indubbiamente uno dei personaggi che, tra le commedie di tutti i tempi, più rimane impresso nella memoria degli spettatori.

Lo interpreta in modo magistrale e imponente un indimenticabile Ennio Coltorti che in questa versione cura anche la regia dello spettacolo. Manfridi dà voce a Shylock consentendogli di fornire le ragioni del perché si senta una vittima spiegando e fornendo un motivo ai suoi comportamenti, fino ad arrivare alla potente invettiva finale in cui urla il drammatico destino del suo popolo.

Gli elementi per rievocare la tragedia shakesperiana ci sono tutti (la segregazione nel ghetto veneziano, la figlia Jessica che è fuggita da lui per sposare un cristiano portandogli via anelli e soldi, la famosa libbra di carne…) e l’Autore li introduce inventando un personaggio che è un po’ il burattinaio-regista della messinscena, sapendo coinvolgere sapientemente il pubblico in questa nuova rilettura dell'usuraio.shylock ennio coltorti

Lo interpreta un giovane attore, figlio dello stesso Ennio, Jesus Emiliano Coltorti, perfetto nel personaggio e a suo agio sul palcoscenico e nel coinvolgimento del pubblico in sala che, per inciso, alla prima gremiva il Teatro Arcobaleno in ogni ordine di posti.

Interpreta Jessica, con giusto trasporto emotivo nei confronti del padre, la brava Adriana Ortolani.

In definitiva lo spettacolo non è soltanto una suggestiva “rilettura” del grande personaggio, ma ci offre i risvolti emotivi e le ragioni oggettive della sua anima graffiata a sangue. Un testo davvero originale e coinvolgente, interpretato da attori che non si dimenticano.

In finale proseguiamo con la nostra crociata contro le musiche a palla messe sopra le parole degli attori. A teatro la parola è re e regina e niente può andare a discapito della sua comprensione.

AL TEATRO ARCOBALENO

Centro Stabile del Classico
tel. 06.44248154 

dal 4 al 7 aprile 2024
Giovedì, venerdì e Sabato ore 21 – Domenica ore 17,30


 


 

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