“SE LA PANCHINA PARLASSE”, INTRIGANTE COMMEDIA DI PIERFRANCESCO PINGITORE
A ROMA, IN VILLA MASSIMO, UN NUOVO SPAZIO TEATRALE PER L’ESTATE TARGATO TEATRO 7.
di Salvatore Scirè
05/07/2021
Visto e recensito

Con i tempi purtroppo imposti dall’evoluzione pandemica, è stato messo su un cartellone di tutto rispetto, che abbiamo già illustrato qualche giorno fa su queste pagine.
Con grande piacere, siamo andati a visitare lo spazio in questione, che si presenta ben organizzato e accogliente, e abbiamo avuto la gradita opportunità di assistere a uno spettacolo delizioso e ben costruito, particolarmente apprezzato da una platea numerosa e attenta.
I nomi sul palco, non a caso, erano di grande richiamo: infatti, il grande Pier Francesco Pingitore, ha voluto proporre al pubblico di Villa Massimo la nuova versione di “Se la panchina parlasse..”
Pingitore, regista, drammaturgo, autore televisivo e giornalista, ha immaginato un parco, una panchina, che diventano grazie alla magia del teatro una vera e propria metafora della vita. Ce lo spiega lui stesso: “Storie, amori, litigi, passioni e quanti tradimenti, quante battute scherzose, quanti scherzi feroci, equivoci, quante scene tragicomiche potrebbe raccontare una panchina di un parco o del giardino pubblico se solo potesse parlare, avrebbe tante di quelle situazioni da raccontare”.

E così, sulla panchina protagonista di questo spettacolo si alternano fidanzati e mariti, mogli e amanti, trasgressioni e infedeltà a volte rivelate, a volte scoperte. Ovvero nascono nuovi amori, di ogni... genere!!!!!!!
Dal punto di vista formale, lo spettacolo è un susseguirsi di sketches, apparentemente avulsi l’uno dall’altro, ma in realtà legati da un fil rouge ben preciso, nel quale l’Autore, oltre a richiami e citazioni di indubbia rilevanza culturale, non manca di divertire ricorrendo a improbabili 007, ai virologi ormai disoccupati, a scenate di gelosia risolte con pistole... finte!
Insomma, la coppia, la gelosia, l’attualità, il Covid, la suscettibilità femminile esagerata fino al parossismo, il politically correct, sono tutti argomenti capaci di divertire il pubblico, che in qualche modo si riconosce direttamente o indirettamente in una delle tante situazioni rivissute sulla scena.
Sul palco, artisti di grande spessore: Martufello, Manuela Villa, Federico Perrotta, Morgana Giovannetti, Valentina Olla ed Alessandro Tirocchi ci hanno regalato 90 minuti di divertimento confezionato con grande classe e maestria. Non è mancato il momento della poesia, con La Serenata di Cesare Pascarella, ma neppure la musica, ad esempio la superba Nina se voi dormite, interpretata da Manuela Villa (ça va sans dire!).

Veramente tutti bravi: uno spettacolo fresco, fluido, gradevole e ben diretto da Ninni Pingitore (così lo chiamano gli amici!). Ormai quasi irrimediabilmente “orfano” del Salone Margherita, il Maestro ha voluto riproporre al pubblico il suo Bagaglino, che si rivela sempre vincente, sin dai tempi della Campanella!
A completare il tutto, le scene e i costumi di Graziella Pera (un nome, una garanzia), oltre alle musiche originali sono di Edoardo Simeone.
Sicuramente uno spettacolo che si riaffaccerà presto sui palcoscenici di Roma e non solo (le repliche a Villa Massimo sono terminate il 4 luglio) e che vale la pena andare a vedere! Complimenti a tutti!
TEATRO 7 A VILLA MASSIMO
FINO AL 4 LUGLIO.