“RAPPRESAGLIE”, DI ERIC ASSOUS

AL TEATRO MANZONI, STREPITOSI MASSIMO GIULIANI E FEDERICA CIFOLA

SALVATORE SCIRE' 15/04/2025
VISTO E RECENSITO
RAPPRESAGLIEIn questo ultimo scorcio di stagione, il vasto panorama teatrale romano ci sta regalando alcuni spettacoli di grande qualità, sia per lo spessore dei testi, (che non si limitano semplicemente a “far ridere” ma trasmettono anche qualche messaggio importante, inducendo alla riflessione sulle vicende narrate, che poi sono quelle in cui molti di noi possono rivedersi o riconoscersi), sia per il livello e la bravura degli attori e del regista che ne ha curato la messa in scena.   

Di questi, un prezioso esempio è in scena fino al 20 aprile al Teatro Manzoni di Roma: si tratta di Rappresaglie”, una deliziosa commedia di Eric Assous, autore e regista francese di origini tunisine: un lavoro che si inquadra magnificamente nel contesto del teatro brillante contemporaneo di Oltralpe.

La storia ci racconta una vicenda sicuramente paradossale, ai limiti della probabilità (in senso statistico!), ma certamente plausibile e possibile pure nella realtà quotidiana. Anche perché, di casi del genere o abbastanza simili, se ne sono sentiti diversi....!).RAPPRESAGLIE
Franco (Massimo Giuliani) e Rosaria (Federica Cifola) si ritrovano soli e stanchi nella camera dell’albergo subito dopo la conclusione della festa di matrimonio della loro giovane figlia Albachiara (Camilla Pujia).

E proprio a questo punto cominciano i nervosismi e le scenate di gelosia: Rosaria, infatti, rimprovera il marito di averla trascurata durante tutta la serata, dedicando invece tutte le sue attenzioni a una bionda misteriosa di cui nessuno conosce l’identità: forse un’imbucata? Franco nega pure l’evidenza delle foto e dei video, ma di fronte alla minaccia di un inatteso divorzio, accetta di convocare nella loro suite questa sua “presunta e ipotetica” amante per troncare con lei ogni rapporto, alla presenza della moglie.

Ovviamente, a questa prima ammissione di colpa, ne seguiranno molte altre, si scopriranno tanti altarini: anche perché Franco era uno che si dava molto da fare... e pure Rosaria, a quanto pare, meditava vendetta (anzi, rappresaglia). Ovviamente, in tutto questo gioco psicologico, sviluppato in chiave assolutamente comica, viene coinvolta anche la neosposa Alba Chiara, la quale comincia ad avere dei dubbi pure sul suo neomarito, ma si sa.... una cosa tira l’altra e così un tourbillon di colpi di scena inattesi ed inimmaginabili ci porteranno alla conclusione che, per fortuna, si chiuderà con un messaggio di serenità.

Il cast è semplicemente perfetto: Massimo Giuliani e Federica Cifola sono strepitosi nel dar vita a questa particolarissima coppia, che si alimenta di dure contrapposizioni e vere e proprie rappresaglie reciproche, come il titolo ci suggerisce.

RAPPRESAGLIEUno speciale merito va riconosciuto a Maria Cristina Gionta, che dà vita a ben tre diversi personaggi ben caratterizzati (altrettante amanti di Franco: la nobildonna russa Elena, la “coatta romana” Jennifer e la bolognese Gianna/Eva).

Luca Negroni, infine, sarà il misterioso personaggio di nome Vasco, la cui comparsa, nel secondo atto, contribuirà a chiarire molte cose, nel bene e nel male!

Impeccabile ed effervescente la regia di Silvio Giordani, abilissimo nell’imprimere ritmi e tempi comici straordinariamente efficaci, sfruttando ogni minimo dettaglio per inserire gags e siparietti divertenti. A lui anche il merito di aver scelto questo testo intelligente e piacevole, in cui: “Le personalità dei personaggi – come ci spiega - sono perfettamente strutturate da Assous. Le difficili problematiche dei rapporti matrimoniali diventano motivo di ironia, riflessione e divertimento grazie all’agile penna dell’autore e alle straordinarie qualità degli interpreti, capaci di sostenere un ritmo vertiginoso e una tempistica rara sulle battute folgoranti che il testo ci regala”.

Ricordiamo le scene di Mario Amodio, gradevoli e funzionali, i costumi di Lucia Mariani, le luci di Marco Macrini.  Le musiche originali sono di Stefano De Meo. La produzione è del Centro Teatrale Artigiano.

Sicuramente uno spettacolo che consigliamo vivamente. Anzi, da non perdere proprio!

di Salvatore Scirè
 
In scena fino a domenica 20 aprile 2025.
TEATRO MANZONI
Via Monte Zebio, 14 - Roma
www.teatromanzoniroma.it
Info : Tel. 06.3223634 - 327.8959298
info@teatromanzoniroma.it

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