“MILVA, DONNA DI TEATRO” RITRATTO DI UNA GRANDE ARTISTA

GENNARO CANNAVACCIUOLO PROSEGUE CON GRANDE SUCCESSO LA SERIE DI RITRATTI DI FAMOSI CANTANTI

di Salvatore Scirè 02/04/2022
Visto e recensito
scire milva cannavaccioloRoma. Al Teatro Ghione di Roma, è andato in scena, purtroppo per pochi giorni, un esempio di grande teatro. Così, infatti, può definirsi la superba prestazione di Gennaro Cannavacciuolo! Un artista a tutto tondo, in grado di recitare, cantare, muoversi sul palco, “agire” nel senso più ampio dell’etimologia.

Non è certo la prima volta che Gennaro Cannavacciuolo propone al pubblico ritratti originali e spettacolari di grandi artisti che hanno illuminato il mondo musicale e teatrale: ricordiamo, tra questi,  l’omaggio a Domenico Modugno,  a Yves Montand, a Milly (Carla Mignone). E questa volta, spinto anche dall’affetto e dall’entusiasmo della figlia, Martina Corgnati, lui ha voluto rendere omaggio a Milva, a quasi un anno dalla sua scomparsa.

In realtà, il progetto risale addirittura al 2000, quando Cannavacciuolo ne parlò proprio con Milva la quale, sorpresa ed incuriosita, avallò l’idea.
Pochi anni dopo, come sappiamo, la grande artista decise di ritirarsi dalle scene e ora, a ricordarne il grande spessore, l’evento ha preso corpo, identificandosi in un one-man-show di straordinaria bellezza.

Ma guarda caso, Milva era innamorata di Napoli e dalla canzone napoletana, cui volle dedicare un album dal titolo Mia bella Napoli.
Prende forma così lo spettacolo, che si presenta in due atti, uniti dal comune denominatore dell’amore, ma narrato attraverso gli autori, musicisti, poeti, che a lei hanno voluto dedicare alcune delle loro creazioni.scire milva cannavacciolo

A inizio spettacolo Gennaro Cannavacciuolo entra dal fondo, a sipario chiuso, e legge una lettera di Milva, che sarà proprio lo spunto iniziale: il sipario si apre e si accende la magia della musica dal vivo, con un ammirevole quartetto di musicisti che creano un’atmosfera unica. Foto, proiezioni, musiche, poesie si susseguono; e sul palco rivivono musiche e testi di Morricone, Vangelis, Mikroutsikos, Battiato, Iannacci, Patroni-Griffi, Bevilacqua, Strehler, Brecht e Kurt Weill.

Tra i momenti migliori l’interpretazione di Thalassa, che Cannavacciuolo canta in greco.

Il secondo atto, inizia con una magica apparizione di un napoletanissimo Pulecenella, che ricorda “la Rossa”. E seguono interpretazioni magnifiche di grandi classici come Chiove, L’ammore è facile (con simpatico coinvolgimento della platea), la sublime Torna.

La serata si conclude con la voce di Milva, in una delle sue migliori interpretazioni: la celebre Milord.

Sicuramente, abbiamo assistito a uno spettacolo spiccatamente musicale, costruito con una grande eleganza e con classe raffinata, che richiama le melodie preferite da Milva, dai tanghi struggenti di Astor Piazzolla (Libertango) alle atmosfere brechtiane, da Napoli e Buenos Aires.

E quando il protagonista legge la parte finale della lettera, ecco apparire la lirica tensione di Federico Garcia Lorca, con “Quando morrò”.
Suggestivi gli arrangiamenti delle musiche dal vivo eseguite dal Quartetto Midnight, che vogliamo ricordare: al pianoforte Dario Perini, al violino Silvia Lanciotti, al sax/clarino Andrea Tardioli, al violoncello Francesco Marquez.

Uno spettacolo al quale non possiamo non augurare “lunga vita”: speriamo, infatti, che con la “normalizzazione” dell’attività teatrale lo stesso venga riproposto, affinchè moltissimi appassionati del “bello” artistico ne possano godere!

Ancora un “bravo”, anzi, “bravissimo”, a Gennaro Cannavacciuolo, che ha saputo regalarci a profusione forti emozioni e dolci sensazioni!
  
Fino al 3 aprile 2022
TEATRO GHIONE
Via delle Fornaci 37, Roma
Info: 06.6372294

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