“MADE IN REBIBBIA. RICUCIAMOLO INSIEME”
IL PROGETTO SOCIALE DELL’EX PRESIDENTE ILARIO PISCIONERI DELL’ACCADEMIA DEI SARTORI
SALVATORE SCIRE'
11/07/2024
ECCELLENZE MADE IN ITALY
Roma (foto di Chiara Pasqualini/MUSA). L’Italia può vantare varie eccellenze, nell’ambito della creatività e della fantasia. Una di queste eccellenze, che hanno reso il nostro Paese unico nel mondo, è sicuramente rappresentata dall’Alta Moda.
Lo stile italiano, infatti, si impone ancora oggi ad ogni latitudine. E sicuramente il merito di tale qualità va ricondotto in primis al lavoro artigianale, quelli dei nostri grandi maestri sarti, i quali, con ago e forbice riescono a modellare perfettamente il taglio di stoffa sul fisico del cliente: su misura, nel vero senso della parola!
Il riferimento istituzionale di tale pregevole attività produttiva è da sempre l’Accademia Nazionale dei Sartori, la quale, anche se costituita legalmente a Roma nel 1947 nell’attuale struttura, si riallaccia storicamente e concretamente addirittura all’Università dei Sartori, nata nel 1575 per volontà di Papa Gregorio XIII.
All’Accademia Nazionale dei Sartori, oggi come in passato, fanno riferimento le più qualificate firme della sartoria su misura, apprezzata in tutto il mondo per la lavorazione sapiente dei tessuti e per uno stile inimitabile, capace di coniugare l’eleganza classica con la sua pur logica evoluzione, mantenendola armonica e proporzionata nelle linee e nei volumi.
Va detto che la prestigiosa Istituzione sartoriale non si limita a insegnare il gusto e lo stile a giovani che qui vengono a studiare da ogni parte del mondo (abbiamo incontrato personalmente sauditi, brasiliani, argentini etc. etc.), ma è particolarmente attiva anche in campo sociale, dove di recente ha riscosso grande successo e notevole risonanza mediatica un’importante iniziativa: ci riferiamo a “Made in Rebibbia, ricuciamolo insieme”, un corso di taglio e cucito, tenuto presso l’Istituto penitenziario di Rebibbia, con la precisa finalità di creare opportunità concrete di reinserimento sociale al termine del percorso didattico.
Si tratta di un progetto partito già da alcuni anni, su idea dell’ex Presidente Ilario Piscioneri, scomparso da qualche anno, e accolto con entusiasmo dalla dott.ssa Rosella Santoro, allora direttrice dell’istituto penitenziario romano.
Oggi l’iniziativa è portata avanti con determinazione dai figli David Alessandro e Manuel Piscioneri, sotto l’attenta guida del Maestro Sebastiano Di Rienzo e con il sostegno della BMW Italia, che ha fornito i macchinari necessari allo svolgimento dei corsi e al confezionamento dei capi.
Ebbene, quest’anno, le porte di Rebibbia si sono aperte al pubblico e alla stampa: in un piacevole tramonto-serata organizzata nell’area verde del penitenziario, 8 detenuti, a conclusione del corso triennale tenuto dal M° Di Rienzo, hanno presentato una trentina di capi tagliati, cuciti e indossati da loro stessi, dando così luogo a un evento interessante, piacevole ed anche emozionante, che ha coinvolto tutti i presenti.
Non vogliamo assolutamente aprire in questa sede un dibattito sulle politiche criminologiche: ci basta evidenziare come l’opportunità di avere una seconda chance, nella vita, spesso può risultare dirimente e determinante. Ovviamente, è indispensabile la voglia di impegnarsi e di imparare.
Correttamente ha sottolineato Gateano Aloisio, l’attuale Presidente dell’Accademia: “Noi vogliamo contribuire a un futuro diverso attraverso il nostro insegnamento, aggiungendo nuova linfa al lavoro artigianale. Per loro è stata veramente una rivincita: hanno tanta voglia di imparare, di partecipare”.
Ricorda Sebastiano Di Rienzo, il Maestro: “Oltre a fare il corso, qui si è formata come una grande famiglia, in cui noi educhiamo alla vita e posso dire che la trasformazione di questi ragazzi è avvenuta proprio grazie al loro accostarsi al concetto del bello!”
Anche la direttrice pro tempore, la dott.ssa Alessia Rampazzi, ha sottolineato l’importanza di offrire un’opportunità di lavoro ma soprattutto di futuro. Non a caso, del gruppo di allievi, uno ha appena finito di scontare la pena e già lavora in un atelier importante, altri usciranno a breve e già sanno cosa vorranno e potranno realizzare, una volta fuori: e questo, grazie alla capacità di recupero sociale attraverso l’apprendimento dell’arte sartoriale.
Salvatore Scirè
ACCADEMIA NAZIONALE DEI SARTORI
Via Boncompagni 93
00186 Roma – tel. 0642872259
Lo stile italiano, infatti, si impone ancora oggi ad ogni latitudine. E sicuramente il merito di tale qualità va ricondotto in primis al lavoro artigianale, quelli dei nostri grandi maestri sarti, i quali, con ago e forbice riescono a modellare perfettamente il taglio di stoffa sul fisico del cliente: su misura, nel vero senso della parola!
Il riferimento istituzionale di tale pregevole attività produttiva è da sempre l’Accademia Nazionale dei Sartori, la quale, anche se costituita legalmente a Roma nel 1947 nell’attuale struttura, si riallaccia storicamente e concretamente addirittura all’Università dei Sartori, nata nel 1575 per volontà di Papa Gregorio XIII.
All’Accademia Nazionale dei Sartori, oggi come in passato, fanno riferimento le più qualificate firme della sartoria su misura, apprezzata in tutto il mondo per la lavorazione sapiente dei tessuti e per uno stile inimitabile, capace di coniugare l’eleganza classica con la sua pur logica evoluzione, mantenendola armonica e proporzionata nelle linee e nei volumi.
Va detto che la prestigiosa Istituzione sartoriale non si limita a insegnare il gusto e lo stile a giovani che qui vengono a studiare da ogni parte del mondo (abbiamo incontrato personalmente sauditi, brasiliani, argentini etc. etc.), ma è particolarmente attiva anche in campo sociale, dove di recente ha riscosso grande successo e notevole risonanza mediatica un’importante iniziativa: ci riferiamo a “Made in Rebibbia, ricuciamolo insieme”, un corso di taglio e cucito, tenuto presso l’Istituto penitenziario di Rebibbia, con la precisa finalità di creare opportunità concrete di reinserimento sociale al termine del percorso didattico.
Si tratta di un progetto partito già da alcuni anni, su idea dell’ex Presidente Ilario Piscioneri, scomparso da qualche anno, e accolto con entusiasmo dalla dott.ssa Rosella Santoro, allora direttrice dell’istituto penitenziario romano.
Oggi l’iniziativa è portata avanti con determinazione dai figli David Alessandro e Manuel Piscioneri, sotto l’attenta guida del Maestro Sebastiano Di Rienzo e con il sostegno della BMW Italia, che ha fornito i macchinari necessari allo svolgimento dei corsi e al confezionamento dei capi.
Ebbene, quest’anno, le porte di Rebibbia si sono aperte al pubblico e alla stampa: in un piacevole tramonto-serata organizzata nell’area verde del penitenziario, 8 detenuti, a conclusione del corso triennale tenuto dal M° Di Rienzo, hanno presentato una trentina di capi tagliati, cuciti e indossati da loro stessi, dando così luogo a un evento interessante, piacevole ed anche emozionante, che ha coinvolto tutti i presenti.
Non vogliamo assolutamente aprire in questa sede un dibattito sulle politiche criminologiche: ci basta evidenziare come l’opportunità di avere una seconda chance, nella vita, spesso può risultare dirimente e determinante. Ovviamente, è indispensabile la voglia di impegnarsi e di imparare.
Correttamente ha sottolineato Gateano Aloisio, l’attuale Presidente dell’Accademia: “Noi vogliamo contribuire a un futuro diverso attraverso il nostro insegnamento, aggiungendo nuova linfa al lavoro artigianale. Per loro è stata veramente una rivincita: hanno tanta voglia di imparare, di partecipare”.
Ricorda Sebastiano Di Rienzo, il Maestro: “Oltre a fare il corso, qui si è formata come una grande famiglia, in cui noi educhiamo alla vita e posso dire che la trasformazione di questi ragazzi è avvenuta proprio grazie al loro accostarsi al concetto del bello!”
Anche la direttrice pro tempore, la dott.ssa Alessia Rampazzi, ha sottolineato l’importanza di offrire un’opportunità di lavoro ma soprattutto di futuro. Non a caso, del gruppo di allievi, uno ha appena finito di scontare la pena e già lavora in un atelier importante, altri usciranno a breve e già sanno cosa vorranno e potranno realizzare, una volta fuori: e questo, grazie alla capacità di recupero sociale attraverso l’apprendimento dell’arte sartoriale.
Salvatore Scirè
ACCADEMIA NAZIONALE DEI SARTORI
Via Boncompagni 93
00186 Roma – tel. 0642872259