L’ARTE DEL CAMEO, INTERVISTA A ENZO DE PAOLA TITOLARE DI CAMEO FACTORY
COME TRASFORMARE PER L’ETERNITÀ UNA CONCHIGLIA IN UN PREZIOSO GIOIELLO DI FAMIGLIA
di Cristina Marra
24/05/2023
Eccellenze Made in Italy


Ad accogliermi all’entrata della gioielleria è il sorriso di Ciro, collaboratore da quarant’anni della famiglia De Paola, ha la passione per quest’arte negli occhi che brillano di più quando mi mostra pendenti, anelli e spille e mi racconta aneddoti e tradizioni. Tra vetrine ed espositori ricchi di cammei di varia grandezza e valore, scorgo l’angolo del cuore, la postazione che dal 1932 è stata il banchetto da lavoro di Vincenzo de Paola e che adesso è del nipote che porta il suo stesso nome.
Con Enzo ripercorro le tappe del brand che è un’eccellenza italiana e un riferimento per estimatori, operatori e per i tanti turisti italiani e stranieri che fanno sosta qui consapevoli di acquistare bellezza e qualità. Enzo, con accanto il padre, mi racconto con orgoglio l’impresa di famiglia, il suo entusiasmo ma anche la responsabilità di portare avanti un brand che ha avuto riconoscimenti internazionali e che è un fiore all’occhiello della città partenopea.
Enzo tutto comincia da tuo nonno Vincenzo?
Sì tutto comincia dal suo talento e dalla sua innata passione per questa arte che si tramanda già da tre generazioni. Mio nonno, poi mio padre e adesso tocca a me tenere salde le redini di Cameo Factory. Mi occupo della parte orafa e il brand punta sempre a far conoscere i cammei e il grande lavoro artigianale tutto italiano che sta dietro alla loro realizzazione.

Direi che non è cambiato nulla per quanto riguarda la qualità e la professionalità del gruppo di incisori che lavora per noi. Negli anni sono mutate forme e il modo di interpretare soprattutto i ritratti da parte degli incisori, i profili delle donne non sono più quelli classici alla greca o alla romana col naso dritto, adesso sono più liberty e la modernità risiede anche nel taglio della conchiglia non più ovale e nell’aggiunta dei fiori, ma quello che resta immutato è sempre il nostro impegno ad offrire un prodotto totalmente made in Italy.
Quali sono i passaggi dell’incisore? Adatta la conchiglia al soggetto da incidere o viceversa è la conchiglia a suggerirglielo?
Il pezzo grezzo ispira all’incisore il soggetto, per esempio da una conchiglia come la Sardonica che presenta dei bozzi naturali, l’incisore comincia da lì per mettere in risalto un particolare del cammeo utilizzando i classici arnesi come bulini, frese e piccoli trapani.
Siete specializzati in cammei su conchiglia a anche su altri materiali preziosi?
Lavoriamo anche il turchese, il corallo, l’agata, tutte pietre che seppure con durezze diverse si prestano a essere incise ma i camei su conchiglia sono la nostra specialità.
Anche i soggetti sacri diventano cammei?
Sì e sono molto richiesti e sono fiero di ricordare che quando papa Wojtyla venne a Napoli nel 1992 ci venne commissionato il suo ritratto su cammeo. Il nostro cammeo finì sui giornali e sapere che il Papa l’ha gradito e ammirato per noi è stata un’emozione e un’esortazione a continuare a offrire prodotti curati nei particolari e di alto valore artigianale.
Quanto sono apprezzati i cammei di scuola napoletana all’estero?

Tantissimo, abbiamo clienti anche molto esigenti che vengono da varie parti d’Europa e del mondo . I nostri clienti più affezionati sono gli americani che preferiscono acquistare cammei più classici e poi i giapponesi che invece sono attratti dai soggetti più moderni e dai profili femminili con fiori.
Tanta tradizione e classicità ma anche tante novità da Cameo Factory?
Il cammeo è un gioiello che si evolve con i tempi pur mantenendo una sua unicità, e noi cerchiamo di proporre insieme ai soggetti classici che sono i più richiesti, anche nuovi cammei con segni zodiacali, animali e cammei dedicati a Napoli.
CRISTINA MARRA