“LA FOTO DEL CARABINIERE”, SCRITTO E INTERPRETATO DA CLAUDIO BOCCACCINI

CLAUDIO BOCCACCINI CONQUISTA IL TEATRO VITTORIA, GRADE SUCCESSO PER IL SUO MONOLOGO

SALVATORE SCIRE' 31/01/2025
VISTO E RECENSITO
la FOTO DEL CARABINIERERoma. La scorsa settimana al Teatro Vittoria è stato riproposto un nel lavoro, che tanto successo riscuote già da 13 anni.  Stiamo parlando de “La foto del carabiniere”,  un coinvolgente monologo teatrale scritto, diretto e interpretato da Claudio Boccaccini.

Come dire, uno stupefacente ed emozionante viaggio a ritroso nel tempo, attraverso la nostalgia dei ricordi di famiglia del protagonista, fino agli anni Sessanta, vissuti in zona Acqua Bullicante, all’epoca popolare periferia della città. Claudio Boccaccini ci fa letteralmente sognare con le narrazioni, veri e propri acquerelli disegnati con la parola, con le musiche straordinarie dell’epoca, usate per scandire i vari momenti dello spettacolo.

E tutti noi presenti non abbiamo potuto fare a meno di rivederci in un magico specchio temporale: ecco come andavamo al mare, allucinanti trasferte di un giorno che i più fortunati effettuavano in macchina (le prime Seicento!), alcuni, anzi molti, con avventurose trasferte a bordo del trenino Roma Lido e ritorno (ovviamente ustionati e strasudati). Il bagno domenicale, quasi un rito sacrale, i giochi nel cortile di casa, gli altri bambini, le prime simpatie, la scoperta delle “femminucce”, il tutto con un linguaggio piacevole, ricco di humour, ma sempre traboccante di sentimenti; la figura del padre, presente anche quando non ci stava, la figura della madre una specie di moto perpetuo in tutta la casa.

E poi, il ricordo dei nonni: anzi, (il viaggio nel tempo si spinge fino al 1943), il nonno era il responsabile dell’azienda agricola Torrimpietra…FOTO CARABINIERE

Il protagonista ricorda come una volta, per caso, nella patente del padre vide custodita la foto di un carabiniere. Ovviamente, non osò mai chiedere al papà chi fosse quel giovane militare in divisa. Finchè, un giorno, quando diventò più grandicello, pose la fatidica domanda: chi è questo qua?

E allora, il padre, già pronto a tale quesito che prima o poi gli sarebbe caduto tra capo e collo, si sedette, accese una sigaretta e iniziò a parlare.
Quel giovane carabiniere si chiamava Salvo D’Acquisto! E già, proprio lui, Vicebrigadiere dell’Arma, pro tempore comandante della stazione CC di Torrimpietra. E così il giovane Claudio apprende una storia incredibile e drammatica! Suo padre era un grande amico del giovane militare.

Era l’estate del 43, vissuta con spensieratezza proprio nella tenuta di Torrimpietra: dopo il bombardamento di S.Lorenzo e soprattutto dopo il Gran Consiglio del 25 luglio, la guerra sembrava volgere alla conclusione. Poi arrivò il famoso 8 settembre e le carte della storia si rivoltarono. Allora accadde un episodio strano sul litorale nord: saltò un deposito di munizioni e persero la vita due soldati tedeschi. Il locale comandante giudicò il fatto come un sabotaggio o un attentato, che esigeva una immediata rappresaglia, e così ordinò la fucilazione di 22 ostaggi: tra questo c’era anche il papà.

Il plotone d’esecuzione era già pronto a sparare, sulla spiaggia di Palidoro,  quando ecco giungere, in maniche di camicia, il valoroso Salvo D’Acquisto, che decise di assumersi la responsabilità dell’accaduto, offrendo la sua vita per salvare quei 22 innocenti, che erano anche tutti suoi amici!

Il messaggio, in sintesi, è che senza il sacrificio del giovane Vicebrigadiere, il papà di Claudio sarebbe stato ucciso e di conseguenza… sarebbe venuta a mancare tutta una generazione, così come quelle degli altri 21 ostaggi! 

Una storia narrata magistralmente da Claudio Boccaccini, capace di appassionare il pubblico, trasmettendo emozioni, ricordi gioiosi, drammi umani e vicende storiche.

Uno spettacolo di alto livello, riproposto al Teatro Vittoria in occasione della giornata della memoria, e che certamente continuerà ad affacciarsi nel vasto panorama teatrale romano e non solo.
Chi scrive non era mai riuscito a vederlo per diversi motivi! Sicuramente uno spettacolo da rivedere, da non perdere!
Bravo Claudio!  
 
 di Salvatore Scirè

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