INTERVISTA A PAOLO SIMONETTO TITOLARE DEL BRAND ALEPH. CONTEMPORARY JEWELLERY

IL SEGNO DISTINTIVO DEL MAESTRO PADOVANO È LA CONTINUA RICERCA DEL “MOVIMENTO”

CRISTINA MARRA 31/01/2025
ECCELLENZE MADE IN ITALY
PAOLO PADOVAPadova. Paolo Simonetto titolare del brand Aleph Contemporary Jewellery è un talento dell’arte orafa che sa fondere insieme la classicità e la lavorazione manuale all’utilizzo della tecnologia e dell’essenzialità delle forme per creare gioielli moderni, nuovi e unici.

Dal 2022 Aleph propone gioielli che fanno del minimalismo e della ricerca del movimento il loro tratto distintivo. Paolo sa coniugare l’esperienza della scuola orafa padovana con il suo estro creativo che guarda al futuro. Le sue creazioni sono opere preziose in viaggio che esprimono la propensione al confronto culturale e all’apertura verso nuovi orizzonti.

Nel suo brand Aleph Contemporary Jewels convivono tutte queste caratteristiche unite insieme dalla sacralità dell’artigianalità che Paolo celebra nel suo laboratorio. In una solitudine creativa fatta di studio, prove e  passione nascono gioielli che raccontano suggestioni e stati d’animo e si fondono con metalli preziosi e pietre in forme esclusive e accattivanti come gli anelli Me.Mo., Bing Beat, Cho Cho San o i ciondoli Love Story e Nekolace.PAOLO PADOVA

Dalla cera persa al metallo, Paolo modella, regala la forma e rende unici anelli e pendenti che catturano la luce e si lasciano ammirare e indossare da chi sceglie  un’eccellenza tutta italiana. Il mio anello Aqua Granda (foto di Ciro Orlandini) riprende il fluttuare dei coralli e delle alghe marine, realizzato in argento, avvolge il dito senza fasciarlo troppo o sovrastarlo ma lasciando un’apertura e una leggerezza nelle forme che riprende il senso di libertà e di grandiosità del mare.

Ciao Paolo e benvenuto a Eccellenze made in Italy. Il nome del brand  è tratto dal racconto di Borges e anche le tue creazioni sono viaggi in storie di luoghi e sentimenti. Da quali stimoli nasce ogni tua creazione?
 
Nel corso della mia vita ho avuto la fortuna di poter viaggiare molto, di potermi confrontare con culture, tradizioni e persone diverse e dopo ognuna di queste esperienze la sensazione di arricchimento provata era tale da da far nascere in me la necessità di esprimerla attraverso il medium artistico che conosco meglio: il gioiello.
 
Dal disegno a ogni passaggio  della realizzazione del gioiello te ne occupi tu o hai collaboratori?
 
Mi occupo in prima persona di ogni fase produttiva e lo faccio cercando di coniugare tecniche tradizionali e nuove tecnologie. La base del mio lavoro è sempre artigianale perché credo che l’unicità data dalla lavorazione manuale e dalle sue inevitabili imperfezioni costituiscano il vero lusso e il vero valore dietro all’oggetto stesso.

Utilizzo però molto anche la tecnologia, in particolare i software per la modellazione e la stampa 3D, cosa che mi permette di creare gioielli assolutamente irrealizzabili in altro modo. Ci tengo a precisare che comunque, una volta stampato il modello di base, ogni altra operazione viene svolta interamente a mano.
 
La scuola orafa di Padova ti ha formato, l’essenzialità delle forme è il tuo tratto distintivo?
 
I miei design si basano sulla premessa che l’astrazione è la reazione più istintiva al mondo intorno a noi e le forme essenziali, il grafismo e la ricerca del movimento nel gioiello sono tutti elementi che ho in qualche modo ereditato da questa scuola e che rappresentano senza dubbio la mia cifra stilistica maggiormente distintiva. In ambito universitario ho poi avuto modo di approfondire la storia del gioiello e la prolungata esposizione ad esempi “d’epoca” ha ulteriormente influenzato il mio gusto, facendo nascere in me l’esigenza di integrare nel minimalismo elementi classici come i pavé di pietre o alcuni elementi figurativi, di solito ispirati dal mondo animale e vegetale.
 
Qual è stato il tuo primo gioiello? Prediligi argento e pietre?
 
PAOLO PADOVAIl primo vero gioiello che ho creato risale a 16 anni fa. Era una spilla di forma quadrata, leggermente bombata, realizzata in argento. Sulla superficie avevo applicato dei minuscoli triangoli in alpacca e shibuichi posizionati in modo da creare l’immagine stilizzata di una foresta di pini. Credo che già da quel primo gioiello si potesse intuire gran parte del mio percorso futuro.

Per quel che riguarda i materiali uso quasi esclusivamente argento, oro e pietre, queste ultime sia naturali che sintetiche. In passato ho sperimentato moltissimo l’uso di altri materiali, come ad esempio il rame, l’ottone, il bronzo e il ferro. Addirittura ho realizzato pezzi in cui il metallo era del tutto assente. In seguito, assecondando il mio naturale bisogno di ritornare alle origini, mi sono dedicato esclusivamente alla lavorazione dei metalli preziosi tradizionali.
 
Il 2025 è appena iniziato , quale sarà il tuo gioiello di tendenza?
 
Per il momento il mio best seller è stato Aqua Granda, un anello dalla particolare forma organica che ricorda i coralli e le alghe, un omaggio agli ambienti marini. Per questo nuovo anno sto puntando moltissimo su Me.Mo., un gioiello unico nel suo genere frutto di mesi di continue ricerche e costante sviluppo, dotato di un meccanismo brevettato che consente di cambiare facilmente la pietra centrale.
 
Il design incontra il movimento nell’anello Me.Mo. È ispirato alla metamorfosi?
 
Il concept si basa sull’idea che una persona cambia di continuo, modificando il suo aspetto esteriore ed interiore infinite volte. Mi è sembrato logico pensare che anche i suoi gioielli dovessero essere in grado di trasformarsi. Poter cambiare la pietra permette all’anello di mutare d’aspetto, riflettendo lo stato d’animo e le esigenze estetiche di chi lo indossa, divenendo in sostanza un’estensione della sua personalità.
 
Dove si possono acquistare i gioielli Aleph. Contemporary  Jewellery?paolo padova
 
I miei gioielli si possono acquistare sul sito alephcj.com. Per quanto riguarda le richieste speciali e i gioielli personalizzati basta contattarmi per telefono (348 821 8880), per email all’indirizzo info@alephcj.com, oppure attraverso un messaggio privato su Instagram o Facebook.

CRISTINA MARRA

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