IL CIRCO DEGLI ORRORI AL BRANCACCIO, MA IL DIVERTIMENTO Ѐ ANCHE NEL FOYER

ORIGINALE E AVVINCENTE SPETTACOLO A MEZZA STRADA TRA ROCKY HORROR SHOW E IL CIRQUE DU SOLEIL

di Salvatore Scirè 10/10/2018
Visto e recensito
il circo degli orroriROMA. Il Teatro Brancaccio ha aperto i battenti in un’atmosfera che ricorda quelle di Halloween, per usare un termine di paragone contemporaneo.

Se invece vogliamo rifarci alla musica classica, ci vengono in mente sicuramente i “Fuochi fatui” (Feux follets) e la “Danza della morte” (Totentanz) di Franz Liszt. Si dà invece il caso che la formula del Circo degli Orrori preveda esclusivamente musica rock. Questa, infatti, è la ricetta alla base di The Circus of Horror, creata in Inghilterra nel 1995 grazie a una fortunata idea di "Doctor John Haze", un mangiafuoco che ideò un mix fra numeri di rischio estremo in salsa Horror e musica rock.

E così il foyer si trasforma per l’occasione in un “simpatico” museo degli orrori, con mostri vaganti e feretri semiaperti, croci e lapidi; similmente al palcoscenico, la cui scenografia è rappresentata sul fondo da un grande cancello di cimitero in ferro battuto, dal quale si possono scorgere lapidi, loculi, e lucette funebri a tutto andare.
Il pubblico all’ingresso viene accolto da performers-zombie, che improvvisano gustose scenette che vorrebbero essere "terrificanti", ma risultano simpaticamente divertenti!
Lo spettacolo ha caratteristiche prettamente circensi, anche se costruite in chiave “horror”. il circo degli orrori

Ne viene fuori un fantastico cocktail di ironia e comicità, grazie alla grande professionalità degli artisti tutti: ballerini, clown, acrobati, lanciatori di coltelli. Una specie di incrocio tra il Cirque du Soleil e il Rocky Horror Show con grande coinvolgimento del pubblico.

Tra i momenti più intensi, ricordiamo con piacere una delle prime scene, in cui da un lettino di obitorio una ballerina-acrobata  si rianima improvvisamente dal suo presunto “stato” e, sollevata da una corda, svolazza e volteggia leggiadramente, in tutta la sua bellezza di “angelo” che vola in cielo.

Notevole anche la danza dei “morti viventi”, che esprime grande suggestione, belle anche le scene del becchino, del gruppo con la palanca elastica e soprattutto quello della ragazza che volteggia appesa ai propri capelli: veramente impressionante. Non manca il boja alla Mastro Titta e neppure la ghigliottina, con tanto di decapitazione: anzi, la testa del condannato.... ma non diciamo altro!

Insomma, uno spettacolo di tutto rispetto, che fa del finto macabro colorato di rosa, con un risultato straordinario e piacevole.

il circo degli orroriE’ ufficialmente sconsigliato ai minori di 12 anni, ma i bambini si divertono tantissimo!
 
Fino al 21 ottobre
Teatro Brancaccio – Via Merulana 244, Roma
INFO :  tel. 06.80687231
www.teatrobrancaccio.it
 

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