DONATELLA PANDIMIGLIO IN “NON GIOCO PIU’”

Al TEATRO GHIONE UN OMAGGIO MUSICALE A MINA

SALVATORE SCIRE' 06/02/2024
VISTO E RECENSITO
PANDIMIGLIO MINARoma. Al Teatro Ghione di Roma è andato in scena, purtroppo solo per un weekend,  NON GIOCO PIU’, uno spettacolo affascinante e di forte impronta musicale, scritto, diretto e interpretato da una delle artiste più complete e più dotate, che illuminano la ribalta del teatro italiano: stiamo parlando di Donatella Pandimiglio, la quale, dopo il grandissimo successo riscosso la scorsa stagione con il tributo a Barbara Streisand (dal titolo TIMELESS BARBA), questa volta ha voluto bissare rendendo un omaggio a Mina, la più grande cantante italiana degli ultimi decenni.

Come titolo ha scelto Non gioco più, “giocando” proprio sul fatto che in inglese to play significa più cose, tra cui, appunto, suonare, cantare, giocare...

Ed infatto la Pandimiglio prende come punto di riferimento iniziale del suo racconto musicale la famosa serata alla Capannina di Viareggio, in cui Mina annunciò che quella sarebbe stata la sua ultima esibizione in pubblico, lasciando di stucco e tristemente ammutoliti i suoi fans.

Donatella Pandimiglio si conferma con ciò un vero e proprio talento del palcoscenico: non solo attrice di primissimo livello, ma anche cantante di grande charme e sensibilità. Dotata di una voce straordinaria e capace di restituirci modulazioni e coloriture sonore spettacolari, ripercorre le tappe di Mina, una cantante che ha segnato la vita e gli amori della generazione dei “favolosi Anni Sessanta”, il cui fascino si è ritrasmesso magicamente a tutte quelle successive, fino ai nostri giorni.

Il recital ci ha regalato una straordinaria carrellata del miglior repertorio della tigre di Cremona, peraltro andando a toccare collateralmente personaggi del calibro di Lucio Battisti, Lelio Luttazzi e Astor Piazzolla.

Inoltre, ha voluto rendere omaggio a Bungaro, presente in sala, eseguendo una sua suggestiva canzone.

Come è facile intuire, uno spettacolo musicale non può prescindere dalla musica, appunto. E non a caso, la Pandimiglio si è avvalsa della collaborazione artistica di Roberto Gori, che ha curato la direzione e soprattutto i superbi arrangiamenti musicali, di altissimo livello e di sicuro sopra la media cui siamo abituati. Non solo, ma la nostra talentuosa Donatella è stata accompagnata da un’orchestra di straordinari musicisti, che hanno saputo esibire virtuosismo tecnico, e musicalità raffinatissima: Paolo Iurich al pianoforte, Francesco Puglisi al basso e contrabbasso, Marco Rovinelli alla batteria e percussioni e Simone Salza al sax. 

Belli i costumi di Alessandra Saroli e assai divertente un cameo in video realizzato con Stefano Fresi, che ha simpaticamente interpretato Alberto Lupo!   Un tocco di amarcord è stato aggiunto dalla proiezione di alcuni video dei mitici spettacoli del sabato sera televisivo, messi a disposizione dall’Associazione Antonello Falqui, in omaggio al mitico regista cui si debbono programmi inarrivabili quali Studio Uno e Canzonissima, che hanno fatto la storia della TV italiana. Imnutile dirlo: pubblico in visibilio e travolto da tanta bellezza!

A questo punto, non ci resta che aspettare il bis (lo spettacolo andrà prossimamente in tour) e, soprattutto, il CD, per continuare a sognare e ad innamorarci con le immortali canzoni di Mina... e non solo!
 
di Salvatore Scirè
 
Teatro Ghione
Via delle Fornaci - Roma

Articoli SPETTACOLO

Contattaci