“CASANOVA OPERA POP”, SCRITTO DA RED CANZIAN CON LA REGIA DI EMANUELE GAMBA
MITO DI CASANOVA ESALTA IL BRANCACCIO
di Salvatore Scirè
15/01/2023
Visto e recensito

Si tratta di uno spettacolo maestoso, che sin dal primo momento ci fa immergere nel fascino incomparabile ed unico della Serenissima, che ci viene narrata attraverso le gesta e le avventure di uno suo illustre e discusso figlio, Giacomo Casanova, appunto! Tiepolo, Goldoni, Canaletto e i loro colori, che ritroviamo nelle mura dai colori pastello, che caratterizzano calli, ponti, riflessi sulle acque placide dei canali solcati dalle gondole.

L’opera, tratta dal best-seller di Matteo Strukul “Giacomo Casanova - la sonata dei cuori infranti”, narra il ritorno a Venezia di Casanova, il quale, tra alterne peripezie che non stiamo a raccontare, finisce per innamorarsi di una dolce fanciulla veneziana, che la fantasia degli autori identifica in Francesca Erizzo, figlia dell’aristocrazia veneziana ma assetata di giustizia e libertà. In particolare, il nostro “eroe” sventa una trama tendente a far perdere la sovranità di Venezia, per essere incorporata nell’impero asburgico (cosa che realmente sarebbe accaduta dopo l’epoca napoleonica).
Il lavoro, come ha spiegato Red Canzian, è stato concepito durante l’era Covid, quando l’Autore ha girato per la città deserta scattando una serie di fotografie che lui definisce immersive. Ed infatti questo è proprio il punto di forza della parte scenografica: una serie di stupefacenti retroproiezioni, accompagnate da inserimenti di piccoli elementi scenici, ci accompagna in oltre 30 cambi di scena, che contribuiscono a dare grande movimento alla narrazione.

Un “bravo” generale a tutti gli interpreti: in primis Gian Marco Schiaretti nella parte di Giacomo Casanova e Angelica Cinquantini nel ruolo di Francesca Erizzo. E ancora Gipeto, il potente e corrotto Inquisitore Pietro Garzoni, Manuela Zanier, (la perfida Contessa Von Steinberg, nobile austriaca) Antonio Orler (il Doge Loredan), Paolo Barillari ovvero il colorito Frate Balbi, e ancora Jacopo Sarno, Roberto Colombo, Silvia Scartozzoni, Rosita Denti e Alice Grasso.
Accanto a loro, sul palco, completa il cast un corpo di ballo di 10 ballerini acrobati: Mirko Aiello, Cassandra Bianco, Alberto Chianello, Eleonora Dominici, Federica Esaminato, Mattia Fazioli, Filomena Fusco, Raffaele Guarino, Vittoria Markov e Olaf Olguin.
L’allestimento scenico, di indubbia efficacia, è di Massimo Checchetto, mentre i costumi (ben 120!) sono realizzati sui bozzetti della giovane stilista Desirèe Costanzo.
Le liriche delle canzoni sono scritte da Miki Porru.
Le coreografie sono firmate da Martina Nadalini e Roberto Carrozzino.
Nel complesso si tratta di un lavoro di indubbio interesse e di grande complessità, che merita
Sicuramente di essere visto. Forse qualche parte recitata in più (anziché cantata), avrebbe dato maggior ritmo a tutto lo spettacolo, ma quanto si parla di scelte artistiche, si entra nel campo dell’opinabile!
Salvatore Scirè
Fino al 22 gennaio 2023
TEATRO BRANCACCIO
Via Merulana, 244, 00185 Roma botteghino@teatrobrancaccio.it
da martedì a sabato ore 20.45 – domenica ore 17
prezzo biglietto da 65€ a 29€ - disponibili su www.teatrobrancaccio.it e www.ticketone.it