“BALCONE A 3 PIAZZE” CON BIAGIO IZZO & COMPANY
LA COMMEDIA, SCRITTA DA MIRKO SETARO E FRANCESCO VELONÀ, FA PIOVERE RISATE AL SALA UMBERTO DI ROMA
SALVATORE SCIRE'
06/11/2023
VISTO E RECENSITO

La pièce racconta una storia ovviamente surreale e difficilmente plausibile, ma che proprio per questo assume caratteristiche comiche impensabili, esaltate dalla bravura e dalla vis comica di tutti i componenti del cast.

Una trama tanto surreale che il presupposto iniziale è costituito addirittura da una bufera di neve che ha isolato la città di Napoli!!!!! Non solo, ma aggiungeteci pure che sul suddetto Balcone a 3 piazze piove di tutto, anche curiosi individui che si lanciano dai balconi soprastanti: amanti veri, presunti o aspiranti tali! O loschi individui che si spacciano per amanti...
Come si diceva, siamo a Napoli ed è l’Antivigilia di Natale. Un’inattesa bufera ha interrotto tutti i collegamenti aerei e ferroviari con il resto dell’Italia, impedendo così ad Alfredo e a Valeria (coniugi in realtà separati) di andare a Milano per passare il Natale con i di lei genitori, non a conoscenza della separazione. In questo meccanismo psicologico, è nascosta la reciproca voglia di tornare insieme, anche se inconfessata per reciproco orgoglio.
Mentre è solo in casa, in attesa che rientri la moglie, Alfredo sente bussare alla finestra del balcone. Un uomo infreddolito, tale Riccardo, gli chiede di dargli rifugio: confessa di essere l’amante segreto di Elis, una vicina, la moglie di Michele, (un amico di famiglia).

Il povero Alfredo cercherà di salvare capra e cavoli e ci riuscirà, tra l’altro con un happy end che ci sta tutto.
Il risultato è una commedia esilarante, costruita volutamente sugli equivoci, in un intreccio di situazioni e storie personali permeate di sano umorismo.
Ma parliamo ora degli interpreti. Biagio Izzo impersona egregiamente il personaggio di Alfredo, colorandolo di ogni possibile sfumatura: un grande carisma e l’indiscutibile fascino della lingua partenopea sono il quid che fa la differenza. Una bravissima Carla Ferraro dà vita a Valeria, la moglie decisa, autorevole, “milanese”, quindi tutta precisina e tetragona (salvo, alla fine, lasciar intuire qualche... femminile debolezza) .
Mario Porfito è una vera e propria rivelazione, nei panni del latin lover sciupafemmine: si presenta subito con tempi comici perfetti, grande mimica e una comicità naturale e spontanea.
Al loro fianco Roberto Giordano veste i panni di Michele, il marito tradito di Elis, la signora del piano di sopra, cui dà voce e presenza un’Adele Vitale, brava e affascinante, nonché abile nell’uso dell’accento spagnolo. Ciro Pauciullo, infine, è il malandrino “sfigato”, Ciro, che cade da un cornicione e si sloga una caviglia! Bella e convincente la sua interpretazione, che rende comico un ruolo di per sé drammatico.
Il testo è di Mirko Setaro e Francesco Velonà: scorre piacevolmente e diverte. Alla fine un richiamo vago al lockdown, forse poco utile agli effetti drammaturgici: nel complesso un lavoro ben costruito e di buon livello.
Puntuale e fantasiosa la regia di Pino L’Abbate, capace di sottolineare i passaggi essenziali e ricca di ritmo e dinamismo.
Ricordiamo che le musiche sono di Antonio Caruso, le scene di Massimo Comune, i costumi di Federica Calabrese e le luci di Luigi Raia.
In poche parole, uno spettacolo veramente di alto livello, che vale la pena andare a vedere!
Salvatore Scirè
Fino al 29 ottobre 2023
SALA UMBERTO Via della Mercede, 50, 00187 Roma
Info: 06.87606075 - prenotazioni@salaumberto.com
biglietti da 34,00€ a 20,00€ disponibili su www.salaumberto.com