“VLAD DRACULA”IL TRIONFO DELLA TECNOLOGIA TEATRALE
AL TEATRO BRANCACCIO L’AVVINCENTE MUSICAL DEL CONTE VLAD
di Salvatore Scirè
27/01/2023
Visto e recensito
Roma. Dracula è il titolo di un romanzo epistolare, creato nel 1897 dalla penna di Bram Stoker, scrittore irlandese, ispirato alla storica figura del Principe di Valacchia Vlad III. Un esempio di letteratura “gotica” (così detta per l’ambientazione, di solito in castelli o edifici in parte diroccati), un genere che fonde i canoni del romanticismo con l’horror.
Cosa di meglio che la figura di un vampiro? Nasco così il mito di Dracula, un conte serial killer, che si celava all’interno di un lugubre castello in Transilvania. Dotato di grande fascino, Dracula non solo diventa nell’immaginario collettivo il vampiro per antonomasia ma diventa simbolo del male, che attrae e terrorizza, seduce e uccide.
Protagonista di una serie infinita di adattamenti teatrali e cinematografici e fonte inesauribile di ulteriori opere letterarie, che l’hanno reso celebre in tutto il mondo e immortale, proprio come il suo personaggio.
Il musical che è in scena al Teatro Brancaccio di Roma, “Vlad Dracula”, nasce grazie a Ario Avecone, (autore del libretto e di parte delle musiche, nonché produttore e regista) il quale immagina un personaggio sempre ispirato al racconto di Bram Stoker, ma con una diversa prospettive temporo-spaziale. Non a caso, stavolta il Conte del mistero compra un castello nella cittadina di Whitby, in Inghilterra, ridente località dove improvvisamente sopraggiunge una strana nebbia, e cominciano le prime sparizioni di persone, gettando la popolazione nel panico.
Inizia così – e non vi raccontiamo altri dettagli sulla storia – la classica e sempre avvincente lotta tra il bene e il male, tra la vita e la morte, fra lampeggiare di fulmini e raggi laser. E già, perché gli effetti speciali, fatti con tecnologie veramente raffinate ed avveniristiche, la fanno veramente da padrone e sono certamente uno degli elementi di maggior attrazione di tutto il musical.
Ci troviamo di fronte a un nuovo genere di linguaggio teatrale (che caratterizza questo come altri musicals contemporanei), in cui forse la parte musicale è predominante, e che comunque attrae per questa sua “modernità” che si poggia, appunto sulla tecnologia visiva.
Il cast è di ottimo livello: Christian Ginepro è il professor Van Helsing, che con i suoi studi cercherà di risolvere il caso, mentre il personaggio di Vlad è affidato a Giorgio Adamo. Arianna Bergamaschi è Mina, mentre Marco Stabile e Chiara Vergassola dànno vita a Jonathan e Justina.
E ancora sul palco Antonio Melissa, (Renfield), Valentina Naselli (Lucy), Paolo Gatti (Seward),
Jacopo Siccardi (Strattford) e Dario Guidi (Renfield-X).
L’ Ensemble è composto da Anna Gargiulo, Giovanni Quaranta, Luca Nencetti, Federica Mosca.
I testi sono di Ario Avecone e di Manuela Scotto Pagliara (sia per la parte letteraria che per alcune canzoni originali). Le musiche sono del M° Simone Martino, mentre l’allestimento scenico è curato da Michele Lubrano Lavadera e da Ario Avecone. Spettacolare l’uso delle luci realizzato da Alessandro Caso.
I costumi di epoca vittoriana sono firmati da Myriam Somma.
Va aggiunto che verso la conclusione, l’antitesi bene/male intende generale un forte dubbio sulle certezze che diamo per acquisite. E’ veramente così? O si invertono i ruoli?
Questo è il messaggio che viene proposto allo spettatore. Una riflessione interessante, da non sottovalutare!
Un musical interessante, nel suo complesso. E sicuramente intrigante!
Salvatore Scirè
Dal 24 al 29 gennaio 2023
TEATRO BRANCACCIO
Via Merulana, 244, 00185 Roma
Info: 06.80687231 e botteghino@teatrobrancaccio.it
biglietti disponibili su www.teatrobrancaccio.it e www.ticketone.it www.workinmusical.com
Cosa di meglio che la figura di un vampiro? Nasco così il mito di Dracula, un conte serial killer, che si celava all’interno di un lugubre castello in Transilvania. Dotato di grande fascino, Dracula non solo diventa nell’immaginario collettivo il vampiro per antonomasia ma diventa simbolo del male, che attrae e terrorizza, seduce e uccide.
Protagonista di una serie infinita di adattamenti teatrali e cinematografici e fonte inesauribile di ulteriori opere letterarie, che l’hanno reso celebre in tutto il mondo e immortale, proprio come il suo personaggio.
Il musical che è in scena al Teatro Brancaccio di Roma, “Vlad Dracula”, nasce grazie a Ario Avecone, (autore del libretto e di parte delle musiche, nonché produttore e regista) il quale immagina un personaggio sempre ispirato al racconto di Bram Stoker, ma con una diversa prospettive temporo-spaziale. Non a caso, stavolta il Conte del mistero compra un castello nella cittadina di Whitby, in Inghilterra, ridente località dove improvvisamente sopraggiunge una strana nebbia, e cominciano le prime sparizioni di persone, gettando la popolazione nel panico.
Inizia così – e non vi raccontiamo altri dettagli sulla storia – la classica e sempre avvincente lotta tra il bene e il male, tra la vita e la morte, fra lampeggiare di fulmini e raggi laser. E già, perché gli effetti speciali, fatti con tecnologie veramente raffinate ed avveniristiche, la fanno veramente da padrone e sono certamente uno degli elementi di maggior attrazione di tutto il musical.
Ci troviamo di fronte a un nuovo genere di linguaggio teatrale (che caratterizza questo come altri musicals contemporanei), in cui forse la parte musicale è predominante, e che comunque attrae per questa sua “modernità” che si poggia, appunto sulla tecnologia visiva.
Il cast è di ottimo livello: Christian Ginepro è il professor Van Helsing, che con i suoi studi cercherà di risolvere il caso, mentre il personaggio di Vlad è affidato a Giorgio Adamo. Arianna Bergamaschi è Mina, mentre Marco Stabile e Chiara Vergassola dànno vita a Jonathan e Justina.
E ancora sul palco Antonio Melissa, (Renfield), Valentina Naselli (Lucy), Paolo Gatti (Seward),
Jacopo Siccardi (Strattford) e Dario Guidi (Renfield-X).
L’ Ensemble è composto da Anna Gargiulo, Giovanni Quaranta, Luca Nencetti, Federica Mosca.
I testi sono di Ario Avecone e di Manuela Scotto Pagliara (sia per la parte letteraria che per alcune canzoni originali). Le musiche sono del M° Simone Martino, mentre l’allestimento scenico è curato da Michele Lubrano Lavadera e da Ario Avecone. Spettacolare l’uso delle luci realizzato da Alessandro Caso.
I costumi di epoca vittoriana sono firmati da Myriam Somma.
Va aggiunto che verso la conclusione, l’antitesi bene/male intende generale un forte dubbio sulle certezze che diamo per acquisite. E’ veramente così? O si invertono i ruoli?
Questo è il messaggio che viene proposto allo spettatore. Una riflessione interessante, da non sottovalutare!
Un musical interessante, nel suo complesso. E sicuramente intrigante!
Salvatore Scirè
Dal 24 al 29 gennaio 2023
TEATRO BRANCACCIO
Via Merulana, 244, 00185 Roma
Info: 06.80687231 e botteghino@teatrobrancaccio.it
biglietti disponibili su www.teatrobrancaccio.it e www.ticketone.it www.workinmusical.com