“TEATRO AMORE MIO”, AL FLAIANO DI ROMA UNA PIÈCE DI ROCCO MORTELLITI

APPASSIONATO INNO D’AMORE PER LA PIÙ ANTICA DELLE ARTI DAL VIVO.

di Salvatore Scirè 23/12/2019
Recensione
teatro amore mioRoma. Al Teatro Golden si concludono le repliche di un interessante pièce teatrale, dal titolo Teatro, amore mio, ideata e diretta da Rocco Mortelliti. Una carrellata di un’ora e mezza, nella quale gli attori hanno “mostrato” al pubblico alcuni momenti storici del teatro.  Piacevole l’inizio della rappresentazione, quando i quattro attori siedono tra il pubblico ed iniziano proprio interloquendo con gli spettatori, spiegando già l’origine della parola stessa “teatro”.

Ovviamente, si parte dalla tragedia greca, con una scena tratta da Le Baccanti di Euripide, resa molto intrigante dall’uso delle maschere, che erano un po’ l’essenza di quella forma espressiva.
Divertente il quadro successivo,  un esempio di commedia dell’arte italica, con le maschere di Zani, il Dottor Balanzone, Pulcinella, il Capitano e la Ricciolina. Segue un bel momento dedicato al mimo e alla pantomina, mostrati grazie a una coreografia essenziale nei movimenti ma efficace  a vedersi.

Poi tocca a Cechov, con un quadro dall’atto unico L’Orso, che ci porta verso atmosfere e ambientazioni diverse, per poi concludere con Pirandello, grazie a una scena de La Patente.
I quattro attori, Alessandro Bruno, Miriam Fricano, Martina Paiano e Mario Sapia , si alternano a volte in alcune singole scene, mentre in altre recitano coralmente. Ma dobbiamo dire che tutti sono stati abili nell’adattarsi di volta in volta ai diversi personaggi.

Sicuramente si è trattato di uno spettacolo molto particolare, potremmo definire di sperimentazione divulgativa, ma che si è rivelato comunque assai gradevole.
Ben curata anche nei dettagli la regia di Rocco Mortelliti.

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