“OBLIVION RHAPSODY”, PER FESTEGGIARE I LORO PRIMI DIECI ANNI

AL SALA UMBERTO L’OPERA OMNIA DEI CINQUE SIMPATICI ARTISTI “TUTTOFARE”

di Salvatore Scirè 21/01/2023
Visto e recensito
oblivionRoma. Al Teatro Sala Umberto di Roma hanno appena debuttato gli Oblivion, un fantasioso gruppo di cinque artisti: attori, musicisti, cantanti, i quali, tra l’altro, proprio con questo spettacolo, chiamato OBLIVION RHAPSODY, festeggiano i loro primi dieci anni di tournée insieme.

Stiamo parlando di Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli, che sono i componenti di questo gruppo ormai da considerare “storico”, anche se relativamente recente nel panorama artistico italiano.

Loro stessi si definiscono (paradossalmente!) così: “In piena crisi di mezza età i cinque rigorosi cialtroni sfidano sé stessi con un’inedita e sorprendente versione acustica della loro opera omnia. Uno spettacolo che toglie tutti i paracadute per arrivare all’essenza dell’idiozia: cinque voci, una chitarra, un cazzotto e miliardi di parole, suoni e note scomposti e ricomposti a prendere nuova vita. Per la prima volta saliranno sul palco nudi e crudi per distruggere e reinventare le loro hit, dopo aver sconvolto senza pietà quelle degli altri.”
In realtà, lo spettacolo è tutt’altro che “essenza dell’idiozia”: è invece una raccolta intelligente ed arguta delle più riuscite e famose parodie dei classici della letteratura, delle canzoni, delle imitazioni di cantanti e di protagonisti della musica, in chiave rigorosamente comica, a volta quasi dissacrante, in cui il nonsense e il paradosso la fanno da padroni.

Si parte da una riuscitissima parodia dei Promessi Sposi manzoniani, passando per Leopardi e citazioni letterarie varie. Si rende “omaggio” al bardo Shakespeare, per passare poi a una “lezione di storia” con un divertente parallelo fra Troja e Waterloo, toccando anche la musica degli Anni 40. Assai applaudito anche il pezzo sul Sommo Poeta Dante! 

Uno dei pezzi migliori, che testimonia a pieno la bravura degli OBLIVION, a nostro avviso è la scenetta “delle vocali”: i 5 protagonisti si presentano con una bombetta in testa su cui spicca un cartello con una vocale: A, E, I, O, U: quasi per una impensabile sfida tra di loro, iniziano a parlarsi usando soltanto parole contenenti solo ed esclusivamente la vocale indicata sul copricapo di ciascuno: il risultato è esilarante e di grande efficacia.

Infine, una scena dedicata all’Ultima Cena! E un esaltante bis, che racconta a modo loro la storia del Rock!

La regia dello spettacolo, firmata da Giorgio Gallione, trova ed esalta il giusto equilibrio tra paradosso, ironia, sorriso, tipici del gruppo, con la loro bravura e la professionalità. Interessanti ed eloquenti le sue parole nelle note di regia: “Tutto è libero e volatile nel loro teatro, ma nulla è affidato al caso...Una costruzione variegata e complessa di parole e musica che gode della gioia della lingua e del pensiero, ma che si trasforma presto in sberleffo liberatorio, sovversione del senso comune, ludica e ragionata aggressione alla noia.”

Il risultato di questo grande lavoro si esprime con leggerezza, con ritmi spettacolari e studiati, con schemi già collaudati, che trovano grande apprezzamento da parte del pubblico.

Una serata con tanto serio divertimento. Perché senza gioia le parole, e le musiche, hanno i piedi di piombo.”

Piacevoli nella loro semplicità le scene di Lorenza Gioberti e i costumi di Elisabetta Menziani. Le luci sono di Aldo Mantovani.

Nel complesso, uno spettacolo gradevolissimo, che vale sicuramente la pena di andare a vedere.
 
Salvatore Scirè
 
Fino al 29 Gennaio 2023
SALA UMBERTO
Via della Mercede, 50, 00187 Roma
Info:  06 679 4753 - prenotazioni@salaumberto.com
mart – sab h 21:00 – dom h 17.30
prezzo biglietto da 30€ a 25€ disponibili su www.salaumberto.com - www.ticketone.it

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