“NON È VERO MA CI CREDO”, DELL’INDIMENTICABILE PEPPINO DE FILIPPO
AL TEATRO VITTORIA CON ENZO DE CARO
SALVATORE SCIRE'
06/04/2024
VISTO E RECENSITO

Abbiamo assistito con una certa curiosità a un Peppino realizzato “in chiave moderna”, seguendo il solco già tracciato dal figlio Luigi. Infatti, la commedia originale (scritta in italiano, non in napoletano! Anche questo va ricordato) era ambientata negli anni ’30. Già Luigi De Filippo, nel riproporla, l’aveva fatta slittare in avanti intorno agli anni ’50. Il regista Leo Muscato, nelle note di regia, dice: “Noi seguiremo questo sua intuizione avvicinando ancora di più l’azione ai giorni nostri, ambientando la storia in una Napoli anni 80, una Napoli un po’ tragicomica e surreale in cui convivevano Mario Merola, Pino Daniele e Maradona. Lo spettacolo concepito con un ritmo iperbolico condenserà l’intera vicenda in un solo atto di 90 minuti.”
Lo scrivente ha avuto la fortuna di vedere (da ragazzo!) la commedia originale al Teatro Quirino di Roma, nella versione originale con il grande Peppino! Ovviamente, è del tutto fuori luogo fare paragoni o confronti.

Parliamo invece del nostro spettacolo, che si propone con una veste indubbiamente piacevole e divertente. Non stiamo a raccontare tutta la trama, che quasi tutti conoscono. La grandezza di questo spettacolo consiste proprio – a livello autorale – nell’iperbole già insita nel titolo. Il protagonista Gervasio Savastano (ottimamente interpretato da Enzo De Caro) vive infatti nell’incubo del malocchio, della jettatura, delle credenze, al punto di aver scritto un regolamento di “contromisure” anti-jella che vanno adottate non appena si presenta la necessità. Regolamento che in azienda tutti devono applicare. Azienda personale in cui chiunque non rispetti le regole viene licenziato: addirittura il capocontabile Malvurio viene cacciato via, poichè ritenuto responsabile di affari andati a male.
Finchè non appare il giovane Sammaria, il quale entra in silhouette controluce, effetto che esalta la sua “gobba”, suscitando grandi risate in platea e sul palco la gioia di Savastano, che pensa di aver così risolto tutti i suoi problemi.
Ovviamente, agli affari aziendali si vanno a intrecciare le problematiche familiari: una moglie e una figlia quasi segregate in casa, fino al curioso ed originale happy end.
Però, con una conclusione inattesa: anche di fronte all’evidenza più evidente, alla dimostrazione concreta che la jella non esiste, ma che tutto dipende dal caso, il dubbio, in fondo in fondo rimane: non è vero.... ma ci credo comunque! Che mi costa?
Una commedia divertente che ci riporta a quella Napoli della tradizione più profonda, più popolare, più folkloristica.

Ben curata ed attenta anche nei dettagli, la regia di Leo Muscato, che ha saputo ben sintetizzare e compattare una commedia originariamente in 3 atti.
Originali ed interessanti le scene Luigi Ferrigno che ben si sposano con il disegno luci di Pietro Sperduti.
I costumi sono di Chicca Ruocco.
Sicuramente si tratta di uno spettacolo di livello, che vale la pena di essere visto. Sarà in scena al Vittoria fino al 7 aprile e poi proseguirà la sua tournè, che riportiamo appresso.
Ricordiamo che la produzione è firmata da I Due Della Città Del Sole.
di Salvatore ScIrè
Dal 2 al 7 aprile 2024
AL TEATRO VITTORIA
Prossime date della tournée
Lucca Teatro del Giglio dal 12 al 14 aprile
Stradella Teatro Sociale il 16 aprile
Pietrasanta Teatro Comunale 17 aprile
Benevento Teatro Comunale 19 aprile
Melito Teatro Barone 20 aprile
Lacedonia Teatro Comunale 21 aprile
Milano Teatro Manzoni dal 3 al 5 aprile
Fino al 7 aprile 2024
TEATRO VITTORIA
Piazza S.Maria Liberatrice 10 – Roma (Testaccio)
Info: 06.5740170 e 065740598
www.teatrovittoria.it
info@teatrovittoria.it