“MOULIN ROUGE! IL MUSICAL”PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA
AL SISTINA CHAPITEAU LA NUOVA GRANDE PRODUZIONE DIRETTA DA MASSIMO ROMEO PIPARO
SALVATORE SCIRE'
28/10/2025
VISTO E RECENSITO
qualcosa di nuovo, costruito su misura. Esteticamente piacevole, con le poltrone delle prime file che riproducono esattamente quelle grigiorosse tradizionali del Sistina, il SISTINA CHAPITEAU impressiona subito lo spettatore per la sua imponenza, per l’ampiezza del palcoscenico (in realtà un proscenio principale e due prosceni minori ai lati). In altre parole, colpisce la maestosità di uno spazio teatrale innovativo, che, dopo un esordio a Milano la scorsa stagione, quest’anno si propone come la grande novità del panorama capitolino.
“MOULIN ROUGE! IL MUSICAL” è la colossale opera che anima e fa palpitare questa gigantesca struttura in ferro. All’entrata in sala, lo spettatore viene accolto subito da un’atmosfera veramente particolare. Si è cercato, infatti, di ricreare un’ambientazione tipica della Parigi bohémienne di fine ‘800. Sospeso a mezz’aria, un drappello di ballerini-acrobati “arealisti” (Agostino Solagna, Eleonora Friello, Giorgia Giammona, Elisa Pattuglia, Despoina Kossyvaki) dà vita a un pre-show fatto di ardite evoluzioni aeree, giocando con cerchi e lunghi tessuti colorati.Sul palco e in platea altri figuranti si muovono “en relenti”, fin quando non scende il buio in sala e parte la travolgente musica di Lady Marmelade, che dà il via alla suggestiva performance.
Quello che segue è un musical veramente spettacolare, che ha entusiasmato il pubblico presente, tra cui decine e decine di “volti noti” del mondo artistico, politico, economico e istituzionale. Un lavoro ispirato al celebre e celebrato locale parigino, nato nel 1889 come cabaret e sala da ballo, la cui entrata era costituita appunto da un mulino rosso, che ancora oggi si affaccia in Boulevard de Clichy, nel mitico quartiere di Pigalle. Frequentato da artisti e da appassionati (tra cui il grande pittore Henry de Toulouse Lautrec, un importante personaggio del nostro musical), agli inizi il locale dovette affrontare grandi difficoltà economiche, rischiando il fallimento. Ed è proprio a tale circostanza che si ispira il film Moulin Rouge di Baz Luhrmann (2001) dal quale successivamente (nel 2018) è stato tratto lo spettacolo di cui stiamo parlando: Moulin Rouge! Il Musical. E fu subito un grande successo: l’anno successivo, infatti, il
kolossal debuttava a Broadway, da dove spiccava il volo per essere apprezzato in tutto il mondo, collezionando premi e riconoscimenti. Massimo Romeo Piparo, nella molteplice veste di regista, traduttore e produttore, lo ha voluto portare per la prima volta in Italia su licenza della casa produttrice australiana Global Creatures. Così, il SISTINA CHAPITEAU ci propone l’appassionata storia di Christian, un giovane scrittore che si innamora della stella del Moulin Rouge, Satine. Purtroppo il loro amore è messo a dura prova da un ricco Duca che aveva rilevato la produzione, non solo, ma è destinato ad avere un finale particolarmente commovente.
Come in tutti i musical, il testo (il libretto originale è di John Logan) risulta relativamente sintetico, rispetto alla preminenza della musica, suonata, cantata e ballata. La colonna sonora originale ci propone successi senza tempo di icone storiche come David Bowie, Lady Gaga, Queen, Elton John, Rihanna, Madonna e molti altri, interpretati egregiamente dalla grande orchestra dal vivo diretta dal M° Emanuele Friello.
Alla fine, applausi scroscianti hanno salutato i protagonisti e tutto il cast: Diana Del Bufalo, ottima la sua interpretazione del personaggio di Satine, cortigiana e vedette del locale parigino; autorevole e convincente la prova di Luca Gaudiano, nella parte del giovane Christian, un aspirante cantautore americano giunto a Parigi per conoscere il mondo bohémien; e ancora un bravissimo Emiliano Geppetti, nei panni di Harold Zidler, l’impresario del Moulin Rouge; molto apprezzati anche Daniele Derogatis, perfetto nel ruolo di Henri de Toulouse-Lautrec, il geniale e visionario pittore bohémien, e Gilles Rocca nel
ruolo di Santiago, l’affascinante ballerino di tango argentino. Bravo anche Mattia Braghero nei panni del “cattivo” e possessivo Duca di Monroth.Ricordiamo ancora, Elga Martino (Ninì), Sabrina Ottonello (Arabia), Gloria Enchill (La Chocolat), Raffaele Rudilosso (Baby Doll) e il gruppo dei performers: Gabriele Aulisio, Michele Balzano, Claudia Calesini, Federico Colonnelli, Luigi D’Aiello, Mario De Marzo, Robert Abotsie Ediogu, Linda Gorini, Antonio Lanza, Simone Nocerino, Laura Offen, Serena Olmi, Luca Peluso, Simone Ragozzino, Gaia Salvati, Viviana Salvo, Marco Stella, Rossana Vassallo.
Le coreografie firmate dall’inglese Billy Mitchell sono sensuali ed eleganti, a volte travolgenti.
Ricca e fantasiosa la magnifica scenografia curata da Teresa Caruso, che ha ricreato lo stile Belle Époque, e gli sfarzosi costumi di Cecilia Betona, un vero e proprio trionfo di nastri, corsetti e piume, che si esaltano nel can-can finale.
Notevoli il disegno luci di Daniele Ceprani e la fonica di Stefano Gorini.
Oltre due ore di travolgente spettacolo hanno incantato il pubblico. Alla fine, per i saluti finali, è salito sul palco un Massimo Romeo Piparo raggiante e ovviamente in smoking rosso (o rouge, se preferite!). Quando si realizza un’opera così complessa l’impegno è notevolissimo.
Comprensibile, quindi, la soddisfazione nel vedere che tutto è filato liscio!
Complimenti a tutti! Uno spettacolo da vedere! Per sognare, per ricordare, per fantasticare!
W IL TEATRO
di Salvatore Scirè
MOULIN ROUGE! IL MUSICAL

FINO A GENNAIO 2026
IL SISTINA CHAPITEAU
Viale di Tor di Quinto 98/100, Roma
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