MAURIZIO MARTUFELLO e MARCO SIMEOLI in "I DUE CIALTRONI" DI PINGITORE
AL SALA UMBERTO CON LA PARTECIPAZIONE STRAORDINARIA DI FANNY CADEO E CON ELENA FERRANTINI E LUCREZIA GALLO
SALVATORE SCIRE'
06/05/2024
VISTO E RECENSITO
Mattia e Massimo sono due attori (comico il primo e drammatico il secondo), che stanno in vacanza in una baita delle Dolomiti; ufficialmente per riposarsi, ma in realtà̀ ciascuno di loro attende spasmodicamente una telefonata da Roma. Perciò̀ ogni trillo di telefonino li fa scattare come molle.
Entrambi sono nervosi e mal si sopportano. Per fortuna c’è sempre la signora Eugenia, la padrona della baita, che cerca di fare da paciere e riesce a moderare i due contendenti, che se ne dicono di tutti i colori, forti della loro caratura artistica nei rispettivi campi. Eugenia a un certo punto deve andare ad accogliere in paese nuovi ospiti, quando la baita rimane isolata da una valanga.
Tale episodio scatena ulteriore tensione fra i due: Massimo si atteggia a primo della classe, dall’alto del suo forte spessore come attore drammatico, rinfacciando a Mattia di essere un comico da quattro soldi, capace solo di dire fesserie per strappare la risata. Mattia viceversa si richiama alla sua grande notorietà tra le masse popolari. Insomma, rischiano di passare alle maniere forti e anche estreme, quando vengono fortunatamente bloccati da Deborah (con l’H!), la ragazza della baita accanto, che porta loro dei generi alimentari per conto della collega Eugenia, rimasta in paese).
Ci vorrà il provvidenziale arrivo di Alessandra (fidanzata di Massimo), di Eugenia che rientra dal paese e di Deborah, per calmare le acque in extremis: la frana è stata rimossa e tutti posso rientrare a Roma dove sono attesi dai rispettivi successi. Ma quante se ne sono dette e fatte!
La storia è, tutto sommato, paradossale, ma volutamente semplice, proponendosi lo scopo di divertire, grazie anche alla manifesta e collaudata bravura dei protagonisti.
Alla fine, Pierfrancesco Pingitore, autore e regista della pièce, è salito sul palco, ricordando con nostalgia la vicinanza del Salone Margherita (ancora sottratto alla città di Roma per incomprensibili motivi) e della Sala Umberto, spazi gemelli della stessa epoca storica ed entrambi parte integrante della storia dello spettacolo a Roma.
Le scene e costumi sono di Graziella Pera. Lo spettacolo è prodotto dal Centro Teatrale Meridionale, con la Direzione Artistica di Fausto Costantini.
In conclusione, abbiamo assistito a un lavoro certamente divertente, ideale per passare una spensierata serata in allegria.
Salvatore Scirè
Fino al 12 maggizo 2024
SALA UMBERTO Via della Mercede, 50, 00187 Roma
Info: 06.87606075 - prenotazioni@salaumberto.com
www.salaumberto.com