“LA TOVAGLIA DI TRILUSSA” DI ARIELE VINCENTI E MANFREDI RUTELLI

AL TEATRO 7 OFF VIAGGIO NELLA ROMA DI UNA VOLTA

di Salvatore Scirè 27/03/2023
Anteprima teatro
LA TOVAGLIA DI TRILUSSARoma. La Tovaglia di Trilussa è uno spettacolo interpretato con poetica e sincera passione da Ariele Vincenti. Il protagonista è Remo, un immaginario custode dello zoo di Roma, diventato amico del poeta durante le lunghe passeggiate in sua compagnia tra le gabbie degli animali.

Una sera Trilussa, ormai settantenne decide di invitarlo per la prima volta a cena in Osteria. Tra quintini di vino e sfilatini burro e alici, si entra nella Roma “di una volta” in cui la comicità spontanea, i sani valori popolari e la schiettezza nei rapporti erano il fondamento della vita quotidiana.

La cena segue un percorso di narrazione a doppio binario in cui la poetica pungente ed emozionante di Trilussa viaggia di pari passo con la sua vita avventurosa: dagli inizi nei caffè concerto, alle lunghe tournée in giro per l’Italia, in Europa e in Sud America.

La sua disincantata ironia, i suoi amori incostanti, la passione per le Osterie, il suo vivere sopra le righe, il suo sperperare i guadagni, la sua innata libertà, il suo rapporto col potere, fanno di Trilussa un poeta con un vissuto unico.

Nonostante scriva in dialetto, il riconoscimento e la stima di tanti intellettuali dell’epoca come Pirandello e De Filippo testimoniano quanto la sua arte sia entrata di diritto nella storia della letteratura.

Le sue poesie più famose, le macchiette, i sonetti, le favole malinconiche, tutto frutto di un’accurata ricerca. sono parte fondante di questo racconto teatrale che vuole restituire a noi, e a Trilussa, il giusto ricordo umano, il doveroso onore artistico, la giocosa e scanzonata maschera del poeta che è stato.
 
È uno spettacolo popolare, emozionante e divertente in cui, attraverso le parole e aneddoti pubblici e privati del “Poeta di Roma”, racconto una romanità in via d’estinzione.

All’apice del suo successo, tutte le donne di Roma lo corteggiavano e file di curiosi gravitavano giorno e notte sotto la sua casa.

In vecchiaia purtroppo ebbe problemi economici, ma non rinunciò alle amate cene in osteria.

La cosa che mi ha colpito è che quando arrivava il conto, Trilussa scriveva due versi sulla tovaglia di carta mezza unta, la strappava, la dava all’oste e la cena era pagata.


Durante le ricerche mi sono reso conto della grande attualità dei suoi scritti che toccano, con metafore sarcastiche, quegli aspetti sociali della politica e del potere che nella Storia sempre si ripetono uguali a sé stessi. (Ariele Vincenti)
 
musiche dal vivo: M° Pino Cangialosi
consulenza registica: Nicola Pistoia

dal 30 marzo al 2 aprile
TEATRO 7 OFF
via Monte Senario, 81a - 00141 Roma
Tel. 06.925.99.854
www.teatro7off.it - botteghino@teatro7off.it

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