"LA RAGAZZA NELLA VALIGIA", TUTTA L'UMANITA' DI SALVATORE SCIRE' IN UNA SERATA
EMOZIONANTE RASSEGNA DEI CORTI TEATRALI DELL’AUTORE SICILIANO.
di Vito Bruschini
04/04/2019
Teatro
Roma. Alle volte capita che un Autore, solitamente avvezzo al genere comico-brillante, abbia la voglia di esplorare nuove dimensioni emozionali. E così decide di affrontare tematiche drammatiche, magari ispirate da qualche recente fatto di cronaca; oppure da personaggi storici, o ancora da figure mitiche ben presenti nell’immaginario collettivo.
Una riflessione ha colpito l’autore: curiosamente, l’amore in qualche modo è sempre presente, nel bene e nel male. Anche nelle sue espressioni più atipiche o patologiche.
Nascono così dei corti in grado di appassionare ed emozionare lo spettatore. E l’Autore, con sua stessa sorpresa, scopre di trovarsi a suo agio anche in queste “tonalità” narrative che per lui risultano piuttosto insolite.
Ma vediamo più in dettaglio come si articola questa mini rassegna personale di Salvatore Scirè.
Ad esempio, “L’Ultima Sinfonia” sicuramente vuole essere un omaggio a Piotr Ilych Ciaikowski, il grande musicista russo di fine Ottocento; ma racconta anche i suoi amori contrastati e particolari! E anche il mistero della sua morte, su cui molto si è discusso e ipotizzato.
“Ti parlerò d’amor” invece prende lo spunto da una splendida canzone cantata dalla mitica Wanda Osiris, per elevare un inno alla femminilità, alla seduzione sempre e comunque, anche se sullo sfondo affiorano ricordi di amori e disillusioni. In altre parole, il racconto di una vita complicata, in un’ambientazione Anni Trenta/Quaranta.
“Come un guerriero normanno” è un canto di dolore che narra dell’amore materno, pur se generato dall’inganno, e che, se violato, può condurre anche alla follia: anche questa storia è ambientata in Sicilia, negli anni Trenta/Quaranta, vagamente ispirata a un personaggio vissuto realmente.
Ed infine segono due affascinanti e suggestive storie di “femminicidio”, l’una assai diversa dall’altra.
“Mare d’inverno” infatti racconta con toni a volte anche leggeri la storia di una figura femminile molto popolare nella tradizione romanesca; una vicenda tenera e passionale, che purtroppo avrà un finale assai amaro: chi sarà mai la protagonista? Lo scopriremo solo alla fine!
Questa mini rassegna personale si conclude con “La ragazza nella valigia”, un atto unico che va in scena per la prima volta, dopo essere stato presentato a Schegge d’Autore 2018. Narra una storia amara, lontanamente ispirata da recenti fatti di cronaca nera, ma raccontata in una speciale chiave di lettura, in cui i singoli personaggi assumono una valenza cosmica, diventando archetipi dell’umanità.
In definitiva, Salvatore Scirè, autore e regista, ha voluto mettere insieme uno spettacolo capace di emozionare, ma lanciando un messaggio ben preciso e accendendo comunque un barlume di speranza.
Sul palcoscenico del Teatro Petrolini si alterneranno: Antonella Arduini, Adolfo Bianchi Whites, Maria Cristina Capogrosso, Federica Di Girolamo, Nicola Di Lernia, Alberto Franco, Silvia Notari, Laura Ranghi eMatilde Tursi.
Dal 9 al 14 aprile 2019, alle h 21 (domenica h 18)
TEATRO PETROLINI – Via Rubattino, 5 – Roma (Testaccio) – tel. 06.5757488
Una riflessione ha colpito l’autore: curiosamente, l’amore in qualche modo è sempre presente, nel bene e nel male. Anche nelle sue espressioni più atipiche o patologiche.
Nascono così dei corti in grado di appassionare ed emozionare lo spettatore. E l’Autore, con sua stessa sorpresa, scopre di trovarsi a suo agio anche in queste “tonalità” narrative che per lui risultano piuttosto insolite.
Ma vediamo più in dettaglio come si articola questa mini rassegna personale di Salvatore Scirè.
Ad esempio, “L’Ultima Sinfonia” sicuramente vuole essere un omaggio a Piotr Ilych Ciaikowski, il grande musicista russo di fine Ottocento; ma racconta anche i suoi amori contrastati e particolari! E anche il mistero della sua morte, su cui molto si è discusso e ipotizzato.
“Ti parlerò d’amor” invece prende lo spunto da una splendida canzone cantata dalla mitica Wanda Osiris, per elevare un inno alla femminilità, alla seduzione sempre e comunque, anche se sullo sfondo affiorano ricordi di amori e disillusioni. In altre parole, il racconto di una vita complicata, in un’ambientazione Anni Trenta/Quaranta.
“Come un guerriero normanno” è un canto di dolore che narra dell’amore materno, pur se generato dall’inganno, e che, se violato, può condurre anche alla follia: anche questa storia è ambientata in Sicilia, negli anni Trenta/Quaranta, vagamente ispirata a un personaggio vissuto realmente.
Ed infine segono due affascinanti e suggestive storie di “femminicidio”, l’una assai diversa dall’altra.
“Mare d’inverno” infatti racconta con toni a volte anche leggeri la storia di una figura femminile molto popolare nella tradizione romanesca; una vicenda tenera e passionale, che purtroppo avrà un finale assai amaro: chi sarà mai la protagonista? Lo scopriremo solo alla fine!
Questa mini rassegna personale si conclude con “La ragazza nella valigia”, un atto unico che va in scena per la prima volta, dopo essere stato presentato a Schegge d’Autore 2018. Narra una storia amara, lontanamente ispirata da recenti fatti di cronaca nera, ma raccontata in una speciale chiave di lettura, in cui i singoli personaggi assumono una valenza cosmica, diventando archetipi dell’umanità.
In definitiva, Salvatore Scirè, autore e regista, ha voluto mettere insieme uno spettacolo capace di emozionare, ma lanciando un messaggio ben preciso e accendendo comunque un barlume di speranza.
Sul palcoscenico del Teatro Petrolini si alterneranno: Antonella Arduini, Adolfo Bianchi Whites, Maria Cristina Capogrosso, Federica Di Girolamo, Nicola Di Lernia, Alberto Franco, Silvia Notari, Laura Ranghi eMatilde Tursi.
Dal 9 al 14 aprile 2019, alle h 21 (domenica h 18)
TEATRO PETROLINI – Via Rubattino, 5 – Roma (Testaccio) – tel. 06.5757488