"CINDERELLA SWING IL MUSICAL" AL TEATRO ARCOBALENO

UNO SPETTACOLO DI ALTISSIMO LIVELLO, CHE HA SAPUTO AFFASCINARE E INCANTARE IL PUBBLICO

SALVATORE SCIRE' 10/01/2025
VISTO E RECENSITO
CINDERELLARoma. Si sono appena concluse al Teatro Arcobaleno le repliche di “Cinderella Swing Il Musical”, uno spettacolo di altissimo livello, che ha affascinato e incantato il pubblico.
Scritta e ideata da Alessandro Carvaruso, che ne ha curato la regia insieme con Paolo Mellucci,CINDERELLA

la celebre favola è stata totalmente rivisitata e ripensata. Possiamo dire – senza andare troppo lontano – che è stata riadattata in una interessante traccia su cui costruire qualcosa di più attuale, di più vicino a noi; il tutto arricchito da notevoli momenti di ironia e comicità e con la parte musicale che comincia con la celeberrima “I sogni son desideri” per andare a finire a “Non ti fidar di un bacio a mezzanotte”: tanto per far capire lo spirito dell’operazione, che a nostro parere si è rivelata vincente.

La storia ricalca nello schema la classica favola che tutti conosciamo fin da bambini.

In questo caso, però, l’ambientazione è un noto locale notturno, lo Swing Club Cristal, dove la titolare, Madame Balzac (la matrigna), sta preparando uno swing contest, una gara di ballo, cui vuol far partecipare le sue figlie Guendalina e Orietta, ovviamente escludendo a priori la figliastra Rose (Cenerentola): ha saputo, infatti, che il principe cerca moglie; e quale migliore occasione per piazzare al meglio una delle due fanciulle?

CINDERELLASi dà il caso che anche il principe, amante del ballo, frequenta il locale sotto mentite spoglie e per caso si trova a ballare con Rose, la cameriera (in realtà figliastra della titolare e, quindi, Cinderella): tra i due, come è facile immaginare, sboccia una reciproca simpatia. Madame Balzac fa di tutto per impedire a Rose di partecipare alla gara, ma per fortuna ci sta Miss Hardy, la vedette del locale, ma a part-time anche fata buona, la quale si dà attivamente da fare per aiutare Rose.  
Alla fine, il principe ballerà con Rose, che fuggirà lasciandogli in mano delle scarpe! La giuria sceglierà Guendalina, che nel frattempo si è innamorata del pianista. Orietta si occuperà del suo sogno di gestire con criteri moderni il locale e la stessa signora Balzac (rimasta vedova) troverà un nuovo corteggiatore. Per poi concludersi con il noto lieto fine!

Come si può desumere, l’intreccio della favola è stato modificato modificato per esigenze di copione, ma questo è del tutto secondario.

In effetti è l’idea, che risulta vincente: quella di riproporre una favola tradizionale in chiave quasi moderna (diciamo ambientata negli anni 20/30 del XX secolo), onde poter attingere a piene mani dal repertorio di canzoni dell’epoca, e non solo.

Molti momenti sono raccontati in musica, con le tecniche della parodia e della parafrasi, sempre efficaci.
Il risultato è fantastico, anche perché nel cast tutti recitano, cantano e ballano divinamente. E un paio di loro si cimentano pure al pianoforte. Il tutto condito da romantiche fantasie e da deliziosi siparietti comici.CINDERELLA

Al ritmo di swing e di charleston gli artisti si scatenano e in questo magnifico acquerello teatrale spicca la bravura e l’esperienza di Alessandra De Pascalis nel ruolo di Miss Hardy, nel centrale ruolo della “fata”.  Come si diceva, un BRAVO collettivo va Elisa Franchi nella parte di Madame Balzac, a Nicole Mastroianni nei panni di Rose/Cinderella, a  Greta Polinori (Guendalina), a Elena Barbati  (Orietta), ad  Andrea Lami in un ruolo simpaticamente “diverso”, a Federico Pappalardo, che oltre tutto suona benissimo il pianoforte ed ha scritto ed arrangiato le parti musicali.

Ricordiamo ancora Jacopo Bargnesi Hassan nei panni del principe Jim, il multiforme Francesco Lappano nel ruolo dell’amico Jason. E Dennis Carletta nella parte del barman.

Va detto che Francesco Lappano ha curato tutta la parte coreografica, elemento portante di tutto lo spettacolo.

Va anche sottolineato che tutta la supervisione della parte musicale è stata curata dal M° Giovanni Zappalorto, presenza importante nel Teatro Arcobaleno.
I costumi sono di Ianni Altamura.

Uno spettacolo che già è in tournée dallo scorso anno e al quale non possiamo che augurare il meglio.

Il pubblico ha apprezzato, applaudendo entusiasticamente: un’opera che ci piacerebbe rivedere di nuovo!

Salvatore Scirè
 
 
TEATRO ARCOBALENO
Centro stabile del Classico
Via F. Redi, 1° - Roma
Info: 06.44248154/06.4402719

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