“CARA ANNA MAGNANI” RAGGIUNTE LE 300 REPLICHE

AL TEATRO PLANET SI FESTEGGIA L’OMAGGIO SCRITTO E DIRETTO DA CATERINA COSTANTINI

di SALVATORE SCIRE' 30/06/2023
Visto e recensito
magnaniRoma. Abbiamo avuto la fortuna di assistere a uno spettacolo di grande suggestione e di fascino evocativo: “Cara Anna Magnani”. Scritto e diretto da Caterina Costantini, vuole essere soprattutto un omaggio alla grande attrice romana, e non certamente una mera riproposizione biografica della grande e indimenticabile Nannarella.
Quale migliore occasione, quindi, per presentarla al Teatro Planet, come dire in famiglia, non solo per festeggiare la cifra tonda della 300^ replica in giro per l’Italia, ma anche per dare l’opportunità di vederla a chi, come chi scrive, non ne aveva mai avuto l’occasione.

Lo spettacolo è costruito come un varietà, anche se sarebbe più logico definirlo un delizioso acquerello, in cui Caterina Costantini, con nonchalance, parte da lontano, ricordando la nativa Bari e il suo primo accostarsi al teatro. Cosa che avrebbe inciso profondamente sulla sua vita.

Poi, alla parola, si mischiano le canzoni, quelle di un’epoca storica ben precisa, guarda caso quelle amate da Nannarella e che fecero parte del suo repertorio artistico.  Coadiuvata da due bravissimi attori, quali Emiliano Ottaviani e Vincenzo Pellicanò, con, al pianoforte, un nome importante e stimato, come quello del M° Mario Vicari, Caterina Costantini spicca il suo volo, tra una Reginella e la Sagra di Giarabub,  narrando ora l’incontro tra la Magnani e Paolo Stoppa, ora le prime avventure nel mondo della rivista, ad esempio con i Fratelli De Rege.

Poi ecco materializzarsi l’incontro con il marito, Goffredo Alessandrini, in un matrimonio che zoppica subito per la mancanza di figli, fino alla crisi (quando lui la lascerà per la giovane Regina Bianchi). Finchè Nannarella non incontra un grande del cinema, Massimo Serato, il suo grande amore, che le darà un figlio, Luca. E ancora sotto i nostri occhi scorrono pagine preziose, come la parodia di Signorinella, che si alterna con Scapricciatiello, con la celeberrima Fioraia del Pincio; poi l’incontro con Alberto Moravia per realizzare una versione teatrale de La Ciociara,magnani

Quanto sei bella Roma; e Geppina, a ricordare l’amicizia e la collaborazione con Totò.  E ancora un grande amore, che segnerà per sempre la sua vita: Roberto Rossellini, che sancirà suo trionfo in Roma città aperta.

Viene rievocata anche l’esperienza del film Bellissima, e soprattutto l’emozione della vittoria dell’Oscar: ma il richiamo di Roma, vince su tutto e così la Magnani rientra dagli USA.

E infine, O Surdato innamorato sugella questa magnifica carrellata.

Nel complesso, abbiamo potuto assistere a uno spettacolo di grande spessore artistico e culturale, dotato di una grande valenza storica, uno spettacolo che tutti gli amanti del cinema e del teatro dovrebbero vedere, per sapere o per ricordare, per scoprire o per riassaporare: carattere, doti, debolezze, grande forza d’animo, di una donna unica, che si chiamava ANNA MAGNANI!  E che tanto ha dato alla storia dello spettacolo italiano negli anni Quaranta e Cinquanta, anni difficili, tra la guerra e il dopoguerra.

L’augurio è che “Cara Anna Magnani” , di Caterina Costantini, torni ancora in scena, magari puntando alle 400 repliche!  Sicuramente da vedere!  Complimenti!

Salvatore Scirè

INFO:
TEATRO PLANET –
Via Crema, 14 - Roma
Per info e prenotazioni: 339.5223492

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