“AVEC LE TEMPS: DALIDA”, ANDATO IN SCENA AL TEATRO MANZONI
IDEATO E INTERPRETATO DA MARIA LETIZIA GORGA PER LA REGIA DI PINO AMMENDOLA
di Salvatore Scirè
05/06/2023
Visto e recensito

Un lavoro pregevole, che vuole essere, ancora oggi, un omaggio artistico a una grande cantante, ad una vera eroina dei nostri tempi, e soprattutto al suo personalissimo modo di attraversare la storia, di illustrarne i cambiamenti.
Maria Letizia Gorga, protagonista a tutto campo della serata, ancorchè supportata egregiamente da tre meravigliosi musicisti (ma ne parleremo più avanti), rivela al pubblico un suo particolarissimo rapporto con la cantante/atttrice Dalida: fin da bambina ha sempre portato con sé, in tasca, una foto della diva, di quella “piccola ragazza italiana dagli occhiali spessi, nata in un sobborgo popolare del Cairo, diventata prima Miss Egitto e poi Mademoiselle Bambino la regina dei juke-box, consacrata infine come la più grande cantante francese di tutti i tempi”.
In pratica, stiamo ricordando una ragazza di famiglia calabrese, nata al Cairo e poi trapiantata a Parigi, nel cuore di Montmartre: e i due maggiori cantanti “francesi” furono lei, appunto, e Yves Montand (ovvero Ivo Livi, nato in Toscana e poi emigrato), entrambi italiani.
Maria Letizia Gorga ha saputo tessere uno straordinario omaggio, raccontandone la vita, i suoi amori, tra cui quello con il grande Luigi Tenco, la cui fine la indusse addirittura a tentare il suicidio,

le sue esperienze, da Sanremo a vamp hollywoodiana tutta lustrini e file di boys adoranti
Per tutta la vita, dietro la star Dalida, si celava la donna Jolanda , capace di amare e soffrire semplicemente, umilmente.
Insignita dal generale de Gaulle della medaglia della Presidenza della Repubblica, unica donna e artista ad averla ottenuta, alla sua scomparsa la città di Parigi le ha dedicato una piazza: Place Dalida. Alla scoperta del suo busto in bronzo, il quotidiano Libération ha scritto: "Dalida è più presente che mai, nessuna artista sarà mai così celebre!"
Maria Letizia Gorga si conferma una show-woman di altissimo livello, ma in questa operazione applauditissima è validamente coadiuvata da tre grandi musicisti: Stefano De Meo al pianoforte (e autore degli arrangiamenti), Laura Pierazzuoli al violoncello, Luciano Orologi ai fiati.
Non possiamo dire che l’accompagnano: sarebbe riduttivo. La raffinatezza dell’arrangiamento, la tessitura del contrappunto e gli accostamenti timbrici, si fondono con la voce e risultano in tal modo musicalmente sublimi.

Avec le temps Dalida, scritto e diretto da Pino Ammendola, è stato accolto con grande successo: “È uno spettacolo – spiega il regista Pino Ammendola- che nasce dal desiderio di ricordare, oltre alla sua vita, il suo infinito repertorio musicale, il suo sorprendente trasformismo, nel misterioso e affascinante percorso tra arte e amore, malinconico e beffardo, scientificamente interrotto dalla sua volontà di decidere anche la propria morte”.
Speriamo solo che ritorni presto sul palcoscenico! Saranno in molti che vorranno assistervi. Complimenti a tutti!
SALVATORE SCIRÈ
Teatro Manzoni, Via Monte Zebio, 14 – Roma
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