Silvia Siravo tra teatro e cinema, sarà Prudance in "La Signora delle camelie" al Quirino

Figlia d'arte (suo padre è Edoardo Siravo) si divide tra teatro e cinema dove in "Finché giudice non ci separi" interpreta la parte di una moglie tradita

Globalpress 21/02/2018
Personaggi

Silvia SiravoROMA - Silvia Siravo sarà al teatro Quirino di Roma con la " Signora delle camelie" dal 27 Febbraio all' 11 Marzo. E' in scena con Marianella Bargilli (Margherita),  Ruben Rigillo (Armando) e Carlo Greco suo padre. La regia è di Matteo Tarasco. Silvia interpreta il ruolo di Prudance un personaggio cinico e dissoluto che suona la fisarmonica.

“Il regista/poeta di questo spettacolo – afferma Silvia Siravo – è Matteo Tarasco ed è bello camminare nella sua fantasia. Ha costruito uno spettacolo pieno di fascino e poesia. Prudance, il mio personaggio, cinico e dissoluto, respira quando suona la fisarmonica, strumento cui ho provato ad avvicinarmi per l'occasione; ringrazio Matteo per la sua idea, per la sua fiducia... e il teatro perché ti permette di fare cose mai immaginate”.
La carriera di Silvia in questo momento viaggia perfettamente tra cinema e teatro. A fine Marzo uscirà il film FINCHÉ GIUDICE NON CI SEPARI regia di Toni Fornari e Andrea Maia, con Francesca Inaudi, Augusto Fornari, Luca Angeletti, Toni Fornari, Simone Montedoro. Silvia interpreta, Elisabetta, la moglie tradita e abbandonata da Simone Montedoro. Il film analizza, ma allo stesso tempo ironizza sul difficile tema della separazione trascinando lo spettatore, attraverso sensi di colpa, arrabbiature, disperazione, ironia e sarcasmo, all’interno di una divertente vicenda piena di colpi di scena. 

Silvia Siravo ha lavorato con grandi maestri come Armando Pugliese, Luca De Filippo, Mariano Rigillo e interpretato bei ruoli come Ofelia, Mommina, Antigone e tanti altri, ma indipendentemente dal mezzo usato, sia esso cinema o teatro, i suoi personaggi sono tutti sempre molto completi:Provo a mettermi in gioco  racconta Silvia - a non nascondermi o compiacermi sulla scena. Provo a non giudicare mai un personaggio, a difenderlo… anche i più biechi …perché nella vita si agisce sempre immaginando di essere nel giusto. E poi lavoro prima con la testa ma poi solo d’immaginazione, con le suggestioni giuste il personaggio cammina nel modo e nel mondo che­­­­­ gli è proprio”.

A Maggio invece sarà in scena con IO ERO di Alma Daddario (rivisitazione contemporanea del mito di Ero e Leandro) insieme ai ballerini Carlotta Bruni e Luca Piomponi per la regia di Mariagiovanna Rosati Hansen al Teatro Abarico di Roma. Nella trasposizione contemporanea del mito, Ero diventa una ballerina, segregata dai genitori e consacrata alla danza. Leandro è un giovane musicista, incontrato per caso in riva al mare. Pur di frequentare l’amata, Leandro la raggiunge di nascosto ogni sera, ma anche qui il destino gioca la sua parte: Leandro perderà la vita in un incidente durante una notte di tempesta. La voglia di assoluto sublimata in un sentimento eterno è un archetipo che anticipa tutte le storie di amori impossibili, nel mito come nella letteratura, Orfeo ed Euridice, Romeo e Giulietta o West Side Story.

Inoltre Silvia Siravo partecipa a LE PAROLE DEGLI EROI, progetto cross mediale che si articola in ambito teatrale e documentaristico a cura di Massimo Reale. Il prossimo appuntamento sarà nelle Marche a giugno con CAPORETTO: NASCE L'ITALIA con Luca Zingaretti e Massimo Reale. Testi, immagini e suoni della Grande Guerra, si affronta così il tema del conflitto bellico e i fatti di Caporetto attraverso le lettere e le testimonianze di uomini e donne, soldati e persone comuni, che vissero quei momenti tragici ed eroici della storia del nostro Paese.
 
 

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