SEGNALI DI RITORNO ALLA NORMALITÀ: IL TEATRO DEGLI AUDACI RIAPRE.
PERÒ ANCORA TROPPO POCHI I PALCOSCENICI ROMANI CHE HANNO ALZATO IL LORO SIPARIO.
di Salvatore Scirè
29/06/2020
Stagione estiva

Ma tralasciando il “latinorum” di manzoniana memoria, occorre dare atto che veramente il Teatro degli Audaci ha voluto “esserci” caparbiamente e, con somma “audacia”, ha allestito addirittura una stagione estiva all’aperto, grazie alla disponibilità di uno spazio antistante la struttura, trasformabile in “arena all’aperto”. Ma mentre i tecnici lavorano a montare palchi, “americane”, a collegare fari e cavi elettrici, dal 15 giugno lo stesso Flavio De Paola ha voluto riproporre uno spettacolo particolare e raffinato: Novecento, di Alessandro Baricco.

Si tratta di un monologo profondo e interessante, sicuramente metaforico e surreale nei contenuti, ma proprio per questo ricco di fascino e di intense sonorità. Come molti ricorderanno, il racconto ha avuto grande successo nella versione cinematografica di Giuseppe Tornatore (La leggenda del pianista sull’oceano, un film del 1998). La storia narra di un emigrante siciliano, che si imbarca sul piroscafo Virginian ed essendo anche un valido trombettista, riesce a farsi assumere come musicista nell’orchestra di bordo. Qui conosce il pianista, tale Danny Boodman T.D.Lemon Novecento, così chiamato in quanto nato sulla nave e abbandonato dalla madre, sperando che qualcuno a bordo, magari in Prima Classe, se ne occupasse. In effetti, se ne occuperanno gli orchestrali, in particolare il pianista del complesso, che lo chiamerà Novecento, in quanto venuto al mondo il giorno di Capodanno del 1900!
Il paradosso consiste nel fatto che il giovane Novecento si rifiuterà di scendere da quella nave, che per lui è patria, madre, famiglia... tutto; mentre la terraferma continua sempre ad essere una “misteriosa realtà”!!!! Per il pianista Danny le paratie del piroscafo sono le mura di casa, che lui caparbiamente si rifiuta di lasciare; tanto da farsi saltare in aria, quando l’imbarcazione verrà demolita.
Il testo ha già un suo fascino, che l’interpretazione di Flavio De Paola rende ancora più suggestivo, grazie anche alla regia curata da Pablo Maximo Taddei, che “gioca” a far pervenire dei suoni e delle voci da vari punti della sala, così da rendere l’impressione di una presenza multipla: è ovviamente lo stesso De Paola che ha registrato vari personaggi, i quali interagiscono nella storia con voci diverse. Mentre al personaggio principale conferisce un pizzico di piacevole sicilianità nella parlata e nella pronuncia!
Le musiche di scena sono di Andrea Vincenti Mareri. Nel complesso, abbiamo assistito a uno spettacolo di spessore, con il quale il Teatro degli Audaci ha voluto marcare la sua presenza nel territorio e nel panorama romano. E la voglia di rinascere ha fatto allestire al volo una stagione estiva post-Covid, che comprende tre lavori per la famiglia (e quindi per i ragazzi): Aladino, La Sirenetta e Maui... Oceania, tutti diretti da Gianluca delle Fontane, oltre a un divertente cartellone che vedrà sul palco allìaperto bravissimi interpreti come Marco Falaguasta, Rodolfo Laganà, Francesca Nunzi, Marisa Laurito, Marco Simeoli ed altri ancora.
Un importante segnale di ripresa e voglia di normalità!