QUESTIONE CATALANA: È LECITO L’ERGASTOLO PER UN ATTO POLITICO ILLEGITTIMO?

GLI STATI EUROPEI DOVREBBERO RICONOSCERE I VALORI IMPRESCINDIBILI DEI VALORI UMANI

di Filippo Russo 09/04/2018
L'Analisi
CatalognaRoma. La comunità internazionale dovrebbe dotarsi di regole condivise riguardo alle proclamazioni d’indipendenza unilaterali.

A mio giudizio le proclamazioni d’indipendenza non concordate con l’autorità centrale non dovrebbero, per principio, essere ritenute valide, se non previste nella carta costituzionale dell’intera realtà statuale.

La proclamazione d’indipendenza del parlamento della Catalogna è stata a livello internazionale giudicata un atto illegittimo, un atto nullo, non riconosciuto da nessuno Stato, ed il governo di Madrid, nel rispetto della costituzione, ha proceduto allo scioglimento del parlamento catalano ed alla riconvocazione di esso attraverso una nuova tornata elettorale.
Il Governo centrale sperava, con le nuove elezioni, di dimostrare che la maggioranza degli elettori catalani era avversa all’indipendenza, ma così non è stato.

Il fatto che il numero degli elettori fautori dell’indipendenza superi di pochissimo il numero dei contrari non rende giuridicamente e “umanamente” accettabile la proclamazione d’indipendenza. Ma è anche sciocco pensare che atti di intimidazione del governo centrale possano modificare l’atteggiamento dell’opinione pubblica catalana, che, dobbiamo prenderne atto, è profondamente divisa.
È’ più facile immaginare che la detenzione illimitata attribuisca un’aureola di martirio ai leader indipendentisti, ed appanni l’immagine dell’Europa garante dei diritti umani.

La domanda da porci è questa: un atto politico illegittimo che non dia luogo ad atti di violenza, che non ne promuova, né ne inciti può essere punito con pene previste, di regola, soltanto per la strage e l’omicidio?

Si dirà il codice spagnolo lo prevede, quindi è legale. E no! Il diritto moderno si fonda sul principio che esistono dei valori, dei principi imprescindibili: rispondere ad un atto illegittimo, ma non violento (e quindi non immediatamente lesivo dei diritti di alcuno) con la massima pena detentiva contrasta palesemente appunto coi principi e i valori di cui sopra. Il diritto “positivo” dei singoli stati non va rispettato, se palesemente in contrasto coi “diritti umani”.

Il rispetto del “Diritto Naturale” è per l?Europa un collante irrinunciabile, non può venir accantonato per rispetto alla ragion di Stato. Non si tratta di interferenza nei problemi interni della Spagna, si tratta di fissare delle regole politiche e culturali comuni, fondamentali per l’armonia nei rapporti fra gli stati dell’Unione e fra le diverse nazioni all’interno dei singoli stati.
 

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